Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
A Calci In Corpo Si Ottiene Tutto
Riscontrato che il camion dell’immondizia di proprietà del municipio di Gambatesa è ancora parcheggiato allo stesso posto e nelle medesime condizioni che a breve tratteremo secondo la Legge e detto dell’inizio delle “feste” di agosto a Gambatesa, oggi, nel presentarti lo stato delle strade del paese e come vengono pulite dopo che quel lavoro è stato tolto a Totore, ti racconto di qualcosa in tema che lascia davvero esterrefatti, se non si considera che tutto deriva da chi ci governa e tutto viene trattato secondo i crismi di chi, nel frattempo ha persa la pazienza, dichiarando guerra senza quartiere a quella ed i suoi accoliti.
L’inizio del tour è nella normalità, posto che si possa parlare in questo senso quando ci si trovi di fronte ad un disservizio che viene fatto passare per servizio migliore da chi evidentemente è così mediocre, (per non dire di peggio), che non sa cosa siano realmente i servizi migliori, ovvero ci marci, per ragioni politicamente rivoltanti se pur legittime.
Questa foto invece la voglio trattare a parte, atteso che io sia stato testimone del fatto che alle otto di sabato mattina ultimo scorso, abbia incrociata la maschietta che fra un bofonchiare e l’altro raccoglieva ciò che l’aumento temporaneo della popolazione locale aveva lasciato per strada. Ho incontrata quella cosa sotto il supportico di via San Nicola, vale a dire tre o quattro metri dall’inizio di via del Corso, (a rue du furn), che alle nove e mezza successive è stata immortalata come vedi:
“Voglia de lavorà, sartem’addosso, ma famme lavorà meno che posso!”
E criticavano Totore…
La cosa più interessante di tutto ciò, è accaduta qualche giorno dopo su facebook, ma di questo tratterò subito dopo averti rimesso un messaggio whatsapp che lunedì scorso è stato girato alla popolazione e che di seguito commenterò:
“07/08/17, 13:20 – Municipio Di Gambatesa: â»â»â»AVVISO RACCOLTA DIFFERENZIATA: si invitano i gentili cittadini a prestare attenzione al corretto frazionamento dei rifiuti, avendo cura di ridurre al massimo l’indifferenziato. Si ricorda che dal mese di luglio sono in corso controlli periodici sulla conformità dei conferimenti.”
Dunque, andiamo per ordine: Intanto, voglio ricordare a chi ha trasmesso il messaggio appena copiato che con i tentativi stupidamente polizieschi che solo comunisti e schifezze simili possono ancora considerare di attuare, non solo non si risolve il problema, ma si ottiene l’esatto contrario. Come ad esempio ho fatto lunedì mattina a proposito dell’uso dell’acqua con la quale ho lavata la macchina perché era praticamente ingovernabile a causa della sabbia che il Padre Eterno aveva depositata sui vetri, così ho fatto per l’immondizia; per l’acqua utilizzata per il lavaggio dell’auto, che avrei evitato se solo chi di dovere mettesse a disposizione della cittadinanza una vera rete di mezzi pubblici che all’utente costerebbe sicuramente meno della gestione del veicolo privato con il quale andare a lavorare, sfido pubblicamente l’amministrazione a perseguirmi, atteso che l’acqua passata per il contatore, da bene pubblico, diventi cosa a disposizione di chi, per questo, paga profumatamente per ottenere il disservizio cronico dato dalla discontinuità giornaliera di fornitura, a cui va aggiunto l’aumento che troveremo in bolletta dal prossimo anno, come da [download id=”1277″ format=”2″], cosa già riportata qui, giusto cinque mesi fa. Aspetto con ansia il provvedimento che l’amministrazione vorrà erogare contro di me per reagire come guerra impone. Passando poi alla raccolta differenziata, intanto vorrei sapere se quest’anno, come capitava durante il mese di agosto dello scorso anno e precedente, nel cassonetto portatile ora a disposizione della maschietta, arrivano buste di monnezza al lancio, (qui un caso fra i tanti in archivio), o se tutto era predisposto ad arte per boicottare il lavoro di Totore; poi, voglio anche qui denunciare pubblicamente che se martedì scorso da casa mia non è uscito il mastello dell’indifferenziata, è stato solo per via del fatto che di immondizia indifferenziata non ne avevamo, ma che circa un mese fa, ho obbligato, (senza che questi se ne accorgessero), i lecchini a trasferire in discarica un computer che nel frattempo aveva deciso di passare a miglior vita. Ho potuto agire in questo modo, approfittando del fatto che ci troviamo di fronte a dei poveri fessi che se non fossero tali, avrebbero cercato e trovato il lavoro da soli e senza che altri lo rubassero a chi lo ha gestito fino allo scorso febbraio per dare ai fessi ora operanti in campo il tozzo di pane altrimenti non recuperabile.
La prova della stupidità di questi sottouomini sta nel loro operare di ieri mattina, quando, nel recuperare il mastello davanti casa di Totore, i vostri si sono permessi di commentare come segue: “che ci volevi trovare qui? Solo bottiglie di birra!”. Il problema sta nel fatto che quelle bottiglie di birra sono state pagate con soldi acquisiti onestamente, cosa ben diversa dallo stipendio che quella feccia al completo riesce ad incamerare per imposizione e direzione di chi dà loro il tozzo di pane e non ricorda a quelle pedine di voltarsi periodicamente per verificare l’impronta dell’ombra che lasciano.
Detto ciò e visto che la TARI è aumentata rispetto allo scorso anno, considero del tutto falso e fuori luogo invitare la gente a differenziare il più possibile per risparmiare sulla bolletta; ciò, non per la mia voglia di contrastare in ogni modo i pivellini che ancora per quasi due anni dobbiamo sopportare al governo, quanto per loro stessa ed ufficiale ammissione, resa chiara ed inequivocabile dall’aumento di cui sopra.
Il bello di questa settimana però deve ancora venire. Dall’inizio di giugno, (qui per ricordare quanto scrissi in merito giusto due mesi fa), dopo che alla leccheria era stato imposto di eliminare le erbacce dalle strade di Gambatesa e questi avevano eseguito il lavoro a modo loro, cosa che se fosse stato fatto dalla squadra precedente, come minimo ci sarebbe stato un richiamo ufficiale, la leccheria per l’appunto, volendo fare un dispetto a Totore, (per la serie io so io e voi nun siete un cazzo), ha pensato bene di non estirpare quanto dovuto, proprio in via Insorti D’ungheria, al civico quarantadue e non solo. Totore, all’inizio ha aspettato, poi, sempre più indispettito ha iniziato ad interpellare vari questuanti del municipio e l’altro ieri, dopo due mesi d’attesa, ha pensato bene di rivolgersi ai carabinieri.
La cosa era già in precedenza stata notificata verbalmente anche al tecnico comunale e mentre Totore era in caserma a denunciare i fatti, stando alla successiva informativa di Donato, Antonio Mucci e Giuseppe Candeloro hanno provveduto a rimuovere, a modo loro, le erbacce, così come mostrato nella seconda foto.
Tornato a casa, il buon Totore, visto il lavoro mal fatto, ma comunque fatto, si è armato di ciò che serviva ed ha riportata la pulizia secondo i veri canoni anche davanti casa sua. Ci viene da ridere perché se Totore e Donato a suo tempo avessero agito come visto nella foto b, sarebbero stati rampognati da chi, a suo tempo ne controllava il lavoro, fuori da ogni forma di legalità; nello stesso tempo siamo soddisfatti perché il controllore, alla fine, ha dovuto fare ciò che normalmente imponeva a chi non era nelle sue simpatie. Va da sé che visto che Totore sta imparando ad agire, la prossima volta, anziché attendere due mesi l’elemosina proposta dai lavoranti del municipio, provvederà a diffidare per iscritto gli uffici del comune, con comunicazione che a breve termine diverrà querela e verrà consegnata ai carabinieri che già ci corre l’obbligo di ringraziare, non fosse altro che per la paura che incutono in chi è abituato a non fare il proprio dovere, anzi, come più volte mostrato, (qui un esempio), a trasgredire le Leggi in segno di spavalderia e malcelata arroganza che fa credere questa gente onnipotente ed intoccabile.
E… facebook?
Arriviamo anche a questo. Martedì stesso, Totore, prima di girarmi le foto contrassegnate con caratteri alfanumerici, ha pensato bene di sfogarsi su facebook. Fra i vari commenti, ne è stato scritto uno da una persona che ha obiettato: “Io, quando sono venuta a gambatesa, ho trovato che la piazza era pulita!”. C’è stato chi ha fatto notare che Gambatesa non è solo la villa, così come ogni amministrazione vorrebbe far credere. A ciò, io aggiungo che quest’obiezione è stata fra i punti cardini della costruzione del fastidio che ti ostini a leggere. Ho dovuto quasi litigare con Riccardo D’Antonio, (a ciavl), quando in fase di messa a punto del sito, lui avrebbe voluto mettere come foto di home page, qualcosa che presentasse la villa o una delle zone prelibate del borgo, cosa che io ho impedita con tutte le mie forze, atteso che giust’appunto Gambatesa fosse ben altro e soprattutto che via San Nicola, maltrattata da ogni amministrazione tranne che durante le campagne elettorali, avesse pari dignità di altre zone che vengono messe ipocritamente in mostra per non far vedere la polvere che sta sotto il tappeto.
Andando a chiudere quest’ultima considerazione, voglio dire a chi viene a gambatesa che sarebbe il caso di considerare il paese nel suo intero, così che si possa ottenere in cambio il giusto rispetto e la vera considerazione che ogni ospite deve dare; diversamente, invito chiunque a non venire a sfotterci a casa nostra, atteso che i problemi che la politica ci obbliga a sopportare, (ragione per la quale noi cittadini ci dobbiamo difendere dalla politica stessa e da chi approfitta dello status, con buona pace di Matteo Renzi, del quale mi onoro di ripetere le Enews), quei problemi siano già sufficienti e che non abbiamo bisogno di sopportare anche il fastidio di avere, (se pur per breve periodo), in casa chi, con la sua presenza, aggiunge disagi a disagi nostrani, già difficili da risolvere.
Un ultimo punto da chiarire sta nel fatto che a proposito di rifiuti e leccheria, rifiuto ancor più tossico, per colpa di quel cretino che una quindicina di giorni fa mi ha minacciato di morte, va detto che sono saltati tutti i canali con i quali Chupa Chups pensava di “sorvegliarci”, compreso il posto dove ora può andarsi a sfogare, vale a dire il bar giudeo: Per sfizio però, di canale d’“ascolto”, glie ne ho lasciato uno, inopinatamente aperto…
Vediamo un po’ chi sorveglia chi!
Va beh, pensiamo a seguire il calendario feste per stasera!