Di Marco Frosali
Seconda nottata in tenda trascorsa decisamente meglio: adottando come cuscino una asciugamano e l’accappatoio sono riuscito a dormire più comodamente…solo una cacacazzi di tedesca (da quel poco che ho capito) ha bisbigliato e ridacchiato fino alle 2 e mezza passate!
E poi dicono male di noi!
Consueto cappuccino al bar, bisogni pre-partenza…l’ammiratrice segreta di Sara è già partita! Non ho avuto nemmeno il tempo di salutarla!
Vabbè…salito in sella a Sara, dopo una breve pausa alle poste per spedire alcune cartoline ci dirigiamo verso i primi obiettivi odierni che raggiungiamo dopo una quindicina di km: la Pieve e il Castello di Romena situati nel comune di Pratovecchio! La Pieve è situata in aperta campagna, ma vi si accede comodamente. Le piante di lavanda e i campi di grano e girasoli che la circondano, creano veramente un bellissimo contesto, rendendo magica l’atmosfera!
Anche questa la trovo aperta ed entro a visitarla, in compagnia di un gruppo di camperisti Italiani…
…ed anche questa Pieve ha al suo interno un’atmosfera particolare in grado di rilassare e distendere la mente come poche cose riescono a fare!
Dopo 20 minuti di meditazione, riprendo Sara e percorriamo un paio di Km raggiungendo il vicino Castello di Romena, anch’esso isolato in mezzo alle campagne e sul cucuzzolo di una collinetta.
Ripartiamo e in poco tempo raggiungiamo la vicina Stia, centro termale che offre però diverse attrattive come il parco del canto della rana, il museo dell’arte della lana ricavato nel vecchio lanificio di Stia e per i più intrepidi c’è il parco avventura con ponti tibetani e carrucole!
Io mi sono limitato al girovagare per il centro!
Ripresa Sara, si lascia Stia e imbocchiamo la SP556 Stia-Londa, sostando alcuni minuti presso il vicino santuario di S. Maria delle Grazie, patrona di Stia, che ha un caratteristico e massiccio portone in bronzo.
Lungo la strada per Londa, ad un certo punto scorgo un ciclista che arrancava a fatica…riconosco l’ammiratrice di Sara così mi accosto e la saluto dato che al campeggio non ero riuscito a farlo!
Giunti a Londa, ci dirigiamo verso Dicomano e da qui al paese di Vicchio, dove posteggio Sara in Piazza della Vittoria dirigendomi al centro dove ho potuto scoprire cose interessanti come la statua di Giotto e la casa natale di Benvenuto Cellini.
Seguendo le indicazioni della barista presso cui mi ero fermato a rinfrescarmi, riesco a trovare sia la casa di Giotto…
…sia, più a valle e accanto ad un campo di girasoli, il Ponte di Cimabue…
…un po’ trascurato, viste le erbacce alte che lo nascondevano quasi del tutto!
Ripreso di nuovo il viaggio, alle 13.30 io e Sara giungiamo alla terza tappa di giornata: il piccolo comune di Scarperia. E qui intuisco subito che si tratta di un borgo particolare, vista la massiccia presenza di coltellerie che vendono una miriade di diversi modelli di coltello, da quelli tascabili a quelli da cucina a quelli da macellaio! Alcuni tipici della zona…
…altri provenienti dal Molise!
Inoltre è presente anche un enorme palazzo molto caratteristico, il palazzo dei vicari di epoca trecentesca che custodisce al suo interno opere di Della Robbia e della scuola del Ghirlandaio, oltre alla torre dell’orologio attribuita al Brunelleschi!
Essendo ora di pranzo, mi sfamo e mi disseto al bar accanto al palazzo dei Vicari, dopodiché si riparte alla volta del vicino Lago di Bilancino…
…un invaso artificiale nei pressi di Barberino del Mugello,dalle acque limpide e azzurre, preso d’assalto dai turisti che, con i loro bagni, confermano la pulizia di quelle acque! Ma oltre ai turisti è stato preso d’assalto anche da un canadair…
…impegnato nello spegnimento di un incendio scoppiato da poco nei pressi di Barberino, confermato da una grossa colonna di fumo nero!
Ci rechiamo a Barberino del Mugello per visitare il centro, ma anche stavolta restiamo delusi: non c’è nulla di interessante! Se escludiamo il vicino autodromo (che non ho visto, dato che la velocità non mi interessa) e il Lago, non mi sembra una località che offra qualcosa da vedere.
A questo punto decido di tornare verso Poppi, così torniamo indietro in direzione San Piero a Sieve e imbocchiamo la SS302 che è molto ricca di curve e attraversa una zona di montagna, solo che ad un certo punto, un cartello indica che la SP84 che ci avrebbe fatto bypassare Firenze era chiusa e così procediamo sulla SS302, passando nei pressi di Fiesole…
…che da lontano avevo scambiato per Firenze, sbucando a Firenze stessa! Dopo un paio di semafori, trovo le indicazioni per Coverciano e seguo in quella direzione, fino a sbucare dietro il centro sportivo federale.
‘Ma qui dietro abitano i miei parenti!’
E dato che erano quasi 20 anni che non li vedevo, trovata a fatica Via Manni, parcheggio Sara davanti al negozio di mia zia Floriana ed entro dentro lasciando di stucco mia cugina Donella!
“Io ti conosco…ma non ti riconosco! Chi sei?”
“Donè, so’ Marco, il figlio di Bruno. Sono tuo cugino!”
Mi si è fiondata incontro ad abbracciarmi, sprezzante della maglietta sudata che avevo addosso e che io cercavo di fargli notare!
Chiaramente ha subito citofonato a mia zia che era al fresco dell’aria condizionata in casa, al secondo piano della palazzina!
Dopo i saluti e scambiate 4 chiacchiere, Donella mi da una maglietta pulita (il negozio è un piccolo negozio di abbigliamento) e, dopo essermi dato una sciacquata, andiamo a fare un giro in centro sfidando le torride temperature (36°) odierne!
Donella mi porta nella parte alta di Firenze, a San Miniato al Monte dove ovviamente, la temperatura è leggermente più fresca (33° ventilato)…
…e da dove si può godere di una bella panoramica di tutta Firenze!
Dopo esserci rinfrescati con un ottimo gelato prodotto dai monaci ‘Benedettini Olivetani’ dell’Abbazia (pure i gelatari se so’ messi a fa!?)…
…io e Donella ci rechiamo al vicino giardino delle rose…
…dove sono esposte alcune opere dello scultore belga Folon, molto apprezzato da Donella!
La foto con la nave (partir) non ha molto senso fatta così, ma con Firenze sullo sfondo: sembra che stia solcando la città! Solo che c’era il sole alle spalle e si vedeva male.
Risaliti a Piazzale Michelangelo, dopo la foto di rito al Davide…
…io e Donella facciamo rientro a casa per prepararci alla cena: è stato avvisato del mio arrivo anche mio cugino Giancarlo, per cui, quale miglior occasione per rivedere anche lui dopo tanti anni?
Ci rechiamo così ad un localino sul lungarno…
…ordinando prosciutto e melone, insalata e bistecca fiorentina, oltre a birra e coca cola.
Di li a pochi minuti ci raggiunge anche Giancarlo che, insieme a Donella, iniziano a raccontare aneddoti su varie zone della Toscana e monumenti di Firenze che ascoltarli da persone preparate e appassionate come loro è sempre un piacere! Ma sono le 22.30 e io sono ancora a Firenze! Donella e Giancarlo mi propongono di passare la notte a casa e di ripartire il giorno successivo…ma io ho addosso i vestiti del viaggio, ho bisogno di una doccia e ho tutte le mie cose al campeggio, per cui li ringrazio, declino la loro proposta promettendogli che da lì a un paio di giorni sarei tornato e decido di rientrare affrontando un bel viaggio in notturna sfidando i tornanti del Passo della Consuma che io e Sara superiamo senza grossi problemi (a parte i soliti singhiozzi di Sara che in alcuni momenti minacciavano di farla spegnere) alle 23.15…
…e con un po’ di apprensione per il rischio di trovare qualche animale selvatico (soprattutto cinghiali e caprioli) per strada.
La bestiaccia si materializza a circa 200 metri dal camping: una lepre ci zompetta a circa 20 metri da noi creando un po’ di apprensione, ma niente di più!
Alle 23.45 raggiungiamo il camping e, dopo aver parcheggiato Sara ed essermi dato una bella lavata, accompagnato dal silenzio del campeggio posso ritirarmi nel mio loculo per il meritato riposo!
A domani mattina!