Di Stefano Venditti
Senza palestra da quasi un mese, il TT Campobasso rischia seriamente la retrocessione diretta dalla serie C1 nazionale alla C2 regionale.
Il presidente Cosimi, in ultima istanza, pronto a portare il titolo di C1 in un altro centro molisano
Senza palestra e senza allenamenti dal 23 dicembre 2011.
E’ questa l’assurda vicenda che sta vivendo la società del TT Campobasso.
Fino a prima di Natale il sodalizio del capoluogo di regione si allenava regolarmente nella struttura della scuola media “D’Ovidio”.
Struttura che, poi, è stata chiusa per effettuare dei lavori di messa in sicurezza.
Da allora sia la prima squadra che milita nel campionato nazionale di serie C1 sia tutte le altre compagini, ed in special modo il settore giovanile, sono ferme ai box.
Una situazione che non è più accettata dal presidente Bernardo Cosimi e che potrebbe avere anche dei risvolti economici pesanti a danno proprio della società del TT Campobasso.
«E’ mai possibile che negli impianti presenti nel capoluogo di regione non ci sia spazio per il tennistavolo? – l’amaro sfogo del presidente Cosimi -.
La serie C1 riprenderà il prossimi 12 febbraio e se per quella data non avremo a disposizione un impianto dove svolgere non solo gli allenamenti ma anche e soprattutto le gare casalinghe potremmo rischiare la retrocessione diretta in serie C2 e una multa salata dalla Federazione centrale.
C’è da considerare, poi, che i ragazzi del settore giovanile si sono stufati di stare fermi e di non potersi allenare, con conseguenza che molti di loro si sono allontanati definitivamente dal tennistavolo per orientarsi verso altri sport.
Un danno incalcolabile di immagine ed economico per la nostra società! – ha rimarcato Cosimi -.
Della questione ho già informato sia il Comune sia la Provincia, ma a tutt’oggi non ho ricevuto nessuna risposta.
Se il mio appello non dovesse essere ascoltato in tempi brevi sono disposto come presidente della società del TT Campobasso a portare il titolo di C1 e tutta l’attività giovanile in un altro luogo dove lo sport ed il tennistavolo in particolare possano avere maggiore considerazione.
Se si dovesse arrivare ad una simile decisione, lo faccio presente, il TT Campobasso dovrà comunque pagare una nuova tassa dovuta per il cambio di campo da gioco.
Mi auguro, sinceramente, che questo mio sfogo possa muovere le coscienze dei politici locali , altrimenti il messaggio che verrà inoltrato è che a Campobasso non tutti gli sport sono trattati in egual modo e che ci sono sport di serie A e sport di serie B – ha concluso Cosimi -».