Di Marco Frosali
Le torride temperature estive di quest’anno, mi hanno fatto tornare in mente una poesia del grande Mario di Renzo “U’ Temp”:
Che ciel celest,
che sol cucent
che voglia e fa’ nient
che sol, che call
che ruttur d’ pall!
E proprio la rottura di dover sopportare temperature africane in una Roma che dalla Caput Mundi che fu è diventata Mundi d’ for e’ Caput, mi ha spinto di fare un viaggetto assieme a Sara in cerca di posti tranquilli e rilassanti, ma soprattutto freschi!
Data la poca disponibilità economica del periodo a causa del trapasso della vecchia Y, quest’anno ho preferito la qualità dei luoghi visitati alla quantità dei km percorsi per cui…quale occasione migliore per fiondarmi alla scoperta della Toscana?
Fatta una bozza di itinerario scegliendo alcuni borghi inseriti tra quelli più belli d’Italia, Sabato 15 Luglio preparo i bagagli e verifico le condizioni di Sara ferma da un paio di settimane, e qui trovo la sorpresa delle sorprese: qualche idiota nel manovrare lo scooterone nelle rimessa, probabilmente gli è scivolato finendo addosso a Sara provocando la riapertura della crepa sul cupolino sistemata 2 anni fa con la vetroresina e lo spostamento del cupolino stesso verso sinistra, oltre a piegare leggermente il pedale del freno!
Raddrizzato il freno e chiedendo aiuto all’arciduca di Castel Chiodato e Palombara, l’Innominabbile (con 2 b!), raddrizziamo anche il cupolino e sistemiamo piccole cosette in modo tale che, Domenica 16 mattina alle ore 9.30, con Sara carica come al solito di borse laterali, tenda e sacco a pelo siamo in condizioni di poter partire!
La strada ormai è una vecchia conoscenza avendola percorsa diverse volte: la SS2 Cassia che, attraversando Viterbo, Montefiascone (dove saluto i miei amici), Bolsena e Acquapendente, lasciamo per imboccare la SP321 per giungere, dopo circa 3 ore di viaggio, alla prima tappa di giornata: la bella località di San Casciano dei Bagni, noto centro termale! La temperatura oggi è piuttosto gradevole, per cui mi dirigo subito in direzione del centro storico alla scoperta dei suoi tesori!
I vicoletti sono abbastanza frequentati dai turisti di varie nazionalità, alcuni sono molto stretti in quanto circondati dalle case in pietra, ma sono molto caratteristici!
E fra i piccoli vicoletti si staglia l’imponente Palazzo Bologna…
d’aspetto medioevale, ma costruito nel 1911!
Il centro era famoso per le sue terme già dall’epoca degli etruschi ed è lungo la Via Francigena, per cui era ed è tuttora, meta di passaggio dei turisti che la percorrono.
Dopo circa un’ora trascorsa tra i vari vicoletti, io e Sara procediamo sempre lungo la SP 321 e poi sulla 308, dove iniziano a venire fuori magagne a livello di carburazione che ci accompagneranno per tutto il viaggio: a causa forse di benzina sporca, Sara borbotta e strappa col motore sotto coppia alle marce alte, il che mi costringe a scalare spesso di marcia e mi impedisce di godere appieno dell’erogazione del motore. Nulla di grave, si può proseguire lo stesso e in meno di mezz’ora giungiamo alla seconda tappa di giornata: Città della Pieve!
Qui la temperatura è un po’ più calda,essendo quasi le 13, ma comunque sopportabile e anche qui; posteggiata Sara all’ombra, mi accingo ad andare in giro nel centro storico a scattare qualche foto!
Terminato il giro turistico nel centro abbastanza deserto (ma i turisti erano tutti a pranzare al fresco dei ristorantini locali!), mi dirigo verso il parcheggio notando una curiosa opera d’arte (definiamola così) del benzinaio locale: una panchina creata con i paraurti in acciaio delle vecchie 500 e 600! Molto bella a vedersi, ma se uno ci si siede quando ci batte il sole…chissà che ustioni!
Meno male che in quel momento era all’ombra!
Si riparte e, in circa mezz’ora, io e Sara giungiamo sul luogo del misfatto di 2 anni fa: il Lago Trasimeno!
Quando venimmo colti di sorpresa da una tromba d’aria e costretti alla ritirata in quel di Castiglione del Lago, terza tappa di giornata, in cerca di un epica rivincita! Oggi il cielo è limpido e il Trasimeno è tranquillo, per cui posso addentrarmi nel centro storico brulicante di turisti!
Essendo quasi le 15 il mio stomaco inizia a brontolare per cui mi addentro in uno dei numerosi negozi che vendono sia prodotti in legno o ceramiche di artigianato locale come souvenir…
…sia prodotti tipici della zona, quali salumi, formaggi, olio e miele.
E qui la mia attenzione ricade sulla ‘torta al testo’…
…una specie di pizza bianca bassa da imbottire con salumi e formaggi: opto per pecorino semi stagionato e salame al tartufo, rigorosamente della zona!
Scambiate 4 chiacchiere con le 3 belle ragazze del negozio e presa anche una bottiglietta di acqua frizzante, mi addentro nel centro storico e giungo al cospetto della Rocca del Leone, fatta edificare nei primi decenni del 1200 da Federico II di Svevia.
Tornando indietro, noto il campanile della chiesa di Santa Maria Maddalena…
…un po’ imboscato in un angolino rispetto alla chiesa…
…accanto alla quale, in un locale, si organizzano dei particolari corsi di recupero!
Chissà quando iniziano?
Terminato il giro mi dirigo al parcheggio dove, con lo sfondo del Trasimeno, posso finalmente divorare il pranzo…
…prima di ripartire e salutare questo piccolo gioiellino di paese, veramente accogliente, ben tenuto e pieno di attrattive! Chissà…un giorno ci verrò come turista per più tempo!
Si riparte lungo la SR71 e, arroccato sul fianco di una collina, cattura la mia attenzione il borgo di Cortona per cui, con una piccola deviazione di circa 4 km decido di andarlo a visitare!
E qui vengo letteralmente spiazzato: il centro storico (in particolare Piazza della Repubblica) era stracolmo di turisti! Tanto che si procedeva a fatica nelle strette viuzze del centro.
Lasciato l’affollato centro storico, mi reco a recuperare Sara al parcheggio e riparto con il cruccio di non aver potuto visitare la maestosa Chiesa di S.Maria delle Grazie al Calcinaio in quanto c’era una stradina stretta, ripida e sterrata all’apice di una curva dove per poco non rischiavo di essere travolto! Forse c’era un’altra strada migliore, ma va bene così!
Proseguendo lungo la SR71 ammiriamo dal basso il bel castello di Montecchio…
…e, oltrepassata Arezzo, giungiamo nel piccolo paese di Poppi raggiungendo il Camping ‘La Pineta’ dove abbiamo pernottato anche 2 anni fa, dove ritroviamo posto e dove, dopo aver montato la tenda, scaricati i bagagli e fatto una bella doccia, mi reco con Sara al vicino hotel ristorante ‘La Torricella’ da cui si può godere di una vista mozzafiato sia su Poppi che sul Casentino…
…dove posso finalmente abbandonarmi ai piaceri del mangiar bene ordinando un antipasto a base di crostini misti toscani e fagioli all’uccelletto…
…e un bel piatto di gnocchetti di patate e ortiche con panna e noci tritate…
…porzioni abbondanti ovviamente, che ho fatto fatica a finire anche per la quantità di acqua frizzante (0,75 L), birra rossa (0,25L) e sambuca finale ingurgitata a causa della immensa sete che mi viene ogni qual volta faccio questi giri!
Il prezzo abbastanza contenuto (27 €) e la soddisfazione di aver visto tanti posti interessanti quest’oggi lasciano spazio alla grande stanchezza che sta per prendere il sopravvento e che mi invita a cadere tra le braccia di Morfeo in un profondo sonno ristoratore, al fresco della foresta e cullato dal canto silenzioso dei grilli e dei rapaci notturni che popolano la vegetazione! Per un po’ non verrò svegliato dal camion della spazzatura che passa a notte fonda (se passa) o dai gatti che si azzuffano sotto casa, dalle macchine che strombazzano anche di notte e dalle ambulanze!
A domani!