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Moralismo = Verità?

Di Mario Ricca

Sottoponiamo Il Moralistame Alla Macchina Della Verità

“Voglio Proprio Vedere Come Va A Finire”!

Chiedo scusa a Vasco Rossi se ho preso in prestito l’estratto di un suo brano di 30 anni orsono, ma visto che si tratta in parte di musica, in parte di festival di SanRemo credo possa essere appropriato.

Come ormai si sente spesso quando si tratta di soldi, vengono fuori le solite litanie ipocrite fatte da coloro che non potendo arrivare all’uva, dicono che la stessa non è matura.

Quando non è più di moda sparare sui privilegi della “Casta”, il moralistame riversa la sua ipocrisia sui calciatori che sono sempre di stretta attualità, dando poi fiato alle proprie “trombette di carnevale” quando le aziende che fanno televisione, ingaggiano qualche personaggio di grido ritenendolo un buon investimento.

La macchina della verità, posta la sua attendibilità, dovrebbe fare al popolino moralista queste domande:

Se lei fosse un politico e avesse la possibilità di beneficiare di privilegi di vario genere e di stipendi alti ci rinuncerebbe?
Se lei avesse un figlio o un fratello talentuoso conteso tra le più forti squadre del mondo pronte a spendere fior di quatrini per accaparrarselo, consiglierebbe al proprio congiunto di rinunciare all’ingaggio?
Se lei avesse mercato e ci fosse la possibilità di andare in televisione guadagnando cifre a sei zeri, eviterebbe di prendere tanti soldi per rispetto di quelli che risentono della presunta crisi?

Rimetto alla tua intelligenza le risposte alle domande successive:

quante maschere salterebbero?

E a proposito di maschere:
Che ritorno d’immagine avrà la genialità proposta dalla “Beneficenza” fatta da Celentano a sette sindaci di sette città?
E il ritorno d’immagine, chi farà più “Santo”?

Io sono fermamente convinto che di fronte a certe cifre, sia i patetici paladini del “bene comune”, sia quell’”alternativame” che ha la necessità esistenziale di sentirsi accettato dalla società e che io personalmente “accetterei” con immenso piacere, farebbero vacillare la macchina della verità, perché a mio avviso, questi teorici della moralità, sono i mistificatori più subdoli e pericolosi.

Bene fa Celentano a prendere il compenso;
Bene fa a contrattare per cercare di guadagnare quanto più è possibile;
Meglio farebbe a tenersi il proprio guadagno.

Tutto ciò, indipendentemente dalla strada che prenderanno poi i soldi.

Giusto fare così come ha fatto tempo fa anche Benigni, alla faccia del benpensantistame che critica queste azioni.

Personalmente non assisto al festival dal 1987 e non è certo la presenza di personaggi di grido a farmi cambiare idea, anche perché la mia faziosità, non mi farebbe gradire certi “liberi pensatori”.
Però in tutto ciò, la cosa che mi diverte, è che questi personaggi di grido, vengono portati sugli altari dal popolino quando ospiti in trasmissioni che si dichiarano “antagoniste al Sistema” condannano il “sistema” stesso e poi quando si tratta di beccar quatrini, non si fanno giustamente scrupoli nel tradire il popolino “credulone”, lasciando a quest’ultimo, il plafond limitato degli “ideali” e della “moralità”.