Torniamo A Sparlare Di Mafia

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti

Non E’ Una Novità!

Falcone E Borsellino

Sempre di venticinquesimo anniversario si tratta: l’ultima volta ne ho trattato qui lo scorso ventitré maggio, in una puntata monotematica del Barile raschiato.

Paolo Borsellino

Zia Mafia forse, prevedendo queste classifiche della vergogna, ha concesso un giorno in più a chi doveva comunque venir sacrificato in nome della realpolitik, ma la vergogna è tale comunque e noi facciamo lo straordinario per tornare sul tema.

Giovanni Falcone

Senza ripetere quanto già scritto nel link, oggi passo direttamente a quelli che sono i risultati di quei Sacrifici che se da una parte ci mostrano che nulla è cambiato dal punto di vista vandalico, Palermo, doppio oltraggio a Falcone: distrutta una statua, bruciata un’immagine del giudice, (Commento di Marco: “Onore a Falcone, che nonostante tutto resterà sempre un esempio di onestà e giustizia…al contrario di qualche coglione che non ha nemmeno il coraggio di metterci la faccia e per questo non sarà ricordato da nessuno in futuro”!), dall’altra, alla faccia di tanti proclami di buone intenzioni, è rimasto tutto come allora, se pensiamo al “rispetto” che si porta a chi è considerato perdente dallo Stato: Il mitico e il grande, (Commento di Mario: “Be, tra quelli che ci hanno governato negli ultimi sessant’anni e il capo dei capi, io non vedo molta differenza. Gioca a favore del capo dei capi che almeno lui è senza maschera e non si è nascosto dietro il paravento di legalità e democrazia”).

Giulio Andreotti

Come da me più volte detto, il capo dei capi è tale per via della cultura di chi lo stima; chi invece è stato campione, lo è stato e lo è per sue capacità insindacabili: C’è una sottile differenza della quale tener conto. Va aggiunto però che il vero Sport non lo si trova generalmente accompagnato al danaro che invece è il supremo mezzo che muove affari e quant’altro riguarda politici d’ogni genere che sono considerati tali quando detengono il potere, mentre vengono disprezzati con ogni termine nefasto, allorché si trovino per qualsiasi ragione al di fuori delle grazie del consesso mondiale ritenuto legale.

Licio Gelli

Siccome siamo in Italia, da buoni italiani non potevamo farci mancare la nota di colore: Strage via d’Amelio, cerimonia in memoria del giudice Borsellino e della sua scorta, altro bel pezzo così commentato dalla Mina Vagante: “Queste giornate della memoria, giovano a qualcuno, a parte chi ci mangia”?

Antonio Battista

La notizia è stata pubblicata da un sito termolese ed in qualche modo si parla di memoria; viene spontaneo dunque considerare che pensando al “fosforo”, probabilmente a guadagnarci sarà qualche pescheria! Visto che però ci troviamo nel bel mezzo del tema trattato, provo a ribadire il concetto che si sintetizza con la frase “’ccà nisciuno è fesso!”, intendendo per ciò che non ci dobbiamo lamentare più di tanto se si arriva, in posti e tempi insospettabili, a toccare il fondo così come racconterò domani.