Di Michele Iorio
Se domani le ennesime modifiche alla legge sui finanziamenti all’editoria molisana approderanno in aula in Consiglio regionale presenteremo una pregiudiziale. Che questa legge truffa sia nata per escludere un’emittente televisiva ormai è cosa chiara come altrettanto lampante è il fatto che le norme ad escludendum comportano inevitabilmente danni anche ad aziende che si vogliono invece aiutare. Le numerose modifiche che nel corso di due anni hanno riguardato la legge numero 11 nata nel 2015 con il governo Frattura hanno voluto porre rimedio ogni qualvolta una testata, che non fosse quella tanto vituperata, veniva intaccata ed esclusa per “errore”. Ma ciò che sta avvenendo in questi giorni in IV Commissione ha davvero dell’incredibile.
L’organismo in questione, che si sta occupando di discutere la proposta di legge che prevede le ennesime modifiche alla legge, ha occultato o fatto rimanere secretato (volutamente?) pareri dell’Avvocatura distrettuale che pare consiglino esattamente di non fare ciò che Frattura e compagni stanno facendo: approvare correzioni con effetto retroattivo per elargire una valanga di fondi a chi, dalla legge originaria, ne era stato escluso.
Insomma, come già avvenuto in altri settori, la maggioranza politica della Regione Molise continua a modificare le regole durante il gioco e, con l’intenzione di trarne benefici, continua a produrre effetti negativi per le imprese e per i lavoratori.
Perché tali pareri non sono stati resi noti?
Perché si continua imperterriti a camminare in una strada senza uscita rimanendo sordi alle istanze del sindacato della categoria che ha bocciato in toto la legge regionale 11 del 2015?