Di Monica Surace
Anche i frati francescani della provincia monastica di Foggia , S. Giovanni Rotondo e s. Michele, preferiscono la città alle periferie, tradendo così, oltretutto, il messaggio di S. Francesco e la ruralità di Padre Pio . A seguito pure di rivalità interne, ad esempio, hanno deciso di chiudere Larino, il primo convento della Provincia di Campobasso, risalente al 1535, per trasferirsi a Termoli e verso altre sedi più appetibili dal punto di vista urbanistico e della vita mondana.
Eppure Larino era diventato un fulcro per attività pastorali e sociali della zona. Si era riusciti , vincendo una causa al TAR del Molise, a recuperare quasi € 1.500.000,00 per la sistemazione di una importante ala. E poi: le missioni che facevano capo a Larino, sono riuscite a raccogliere annualmente considerevoli fondi per gli interventi in Africa. E ancora: il servizio agli anziani della casa di riposo, all’ospedale, ai malati terminali presso l’Hospice, ai malati nelle loro case, particolarmente in campagna, estesa per quasi 10.000,00 ettari nell’agro di Larino. Senza assolutamente dimenticare il servizio del banco delle opere di carità con il quale vengono assistite non meno di 30 famiglie bisognose. Infine la carità spicciola e quotidiana che i buoni frati di Larino dispensano in ogni momento.
“Un plauso ai dirigenti della provincia monastica di Foggia, che vivono nello spirito di S. Francesco e che per rivalità interne non si curano degli ultimi, dei poveri come insegna anche papa Francesco – commentano un gruppo di fedeli – Chiediamo a tutto il popolo, anche della zona, di opporsi a questo scellerato disegno”.