Di Raffaele Salvione
SI PUO’ FARE IL BAGNO DOPO MANGIATO?
Tempo d’estate, tempo di sole,…di cieli blu.. E tempo anche di consigli sciocchi dati su testate giornalistiche nazionali. Su internet, girano articoli di molti professoroni (o presunti tali) pieni di contraddizioni e consigli ambigui. Questi medici all’avanguardia assicurano che è finito il tempo che la mamma ci obbligava ad aspettare tre ore prima di fare il bagno. Oggi si può fare subito. Uno di questi, però, ad una domanda precisa risponde: “Quali possono essere le conseguenze di un’immersione troppo rapida?” “Ci può essere uno shock termico che può generare crisi vagali con conseguente svenimento in acqua”.”
Insomma, che fare?
1. Innanzitutto non tradire la vostra testata “Il Medico risponde”, l’ unica sempre un passo avanti;
2. e poi leggete…
Ogni estate si ripropone, puntuale, lo stesso problema: bagno o non bagno dopo mangiato? Ed ogni estate, puntuale, ci sono eventi tragici. Facciamo allora chiarezza definitiva. Ci hanno sempre detto che il rischio di congestione è molto alto e di conseguenza il pericolo è l’annegamento.
Le novità
Secondo una revisione scientifica pubblicata dalla Croce Rossa Americana non sono necessarie restrizioni alimentari prima di nuotare. In altre parole, si può pranzare prima del bagno, ma attenzione: non è l’alimentazione in sé a provocare la congestione, quanto lo sbalzo termico. In altre parole, mangiare e buttarsi nell’acqua fredda è in sostanza come “andarsela a cercare”. Come al solito gli americani dicono “americanate” e c’è bisogno di noi Italiani per chiarire i problemi.
Cos’è la congestione
La congestione è un disturbo che colpisce l’apparato gastroenterico a causa di un brusco sbalzo di temperatura nella zona dell’addome. Circa 30 minuti dopo aver terminato un pasto, infatti, il cuore pompa molto sangue verso gli organi dell’apparato gastroenterico, in particolare verso lo stomaco, per dare inizio alla digestione. Questo notevole afflusso di sangue provoca una dilatazione dei vasi sanguigni e un aumento della temperatura corporea. In questa fase siamo molto vulnerabili: se quindi, per esempio, ci tuffiamo nell’acqua, più fredda rispetto al nostro corpo accaldato, subiamo uno shock termico con vasocostrizione e la digestione si interrompe. Risultato? Pallore, tremori, sudore freddo, seguiti da un forte dolore all’addome, con crampi alla bocca dello stomaco, nausea e vomito. Ovviamente, se si è in acqua questi disturbi sono estremamente gravi perché il rischio è quello di non riuscire più a nuotare per tornare a riva.
Cosa non mangiare sotto l’ombrellone
Ancora una volta la corretta alimentazione ci viene in soccorso. No allora a un pasto molto abbondante o particolarmente ricco di cibi grassi ed elaborati perché rappresentano uno sforzo maggiore nei processi digestivi. Sotto l’ ombrellone, meglio evitare il panino con la cotoletta; la pasta asciutta del pranzo della domenica; l’ uovo sodo che puntualmente diventa verde; oppure il piatto di fritto misto al bar della spiaggia, se l’intenzione è di rimanere tutto il giorno al mare. Sempre per non impegnare troppo il sistema digestivo, evitare bevande alcoliche, bibite ghiacciate, granite e gelati, se avete intenzione di fare un bagno presto.
I cibi ideali
Sì invece a un’insalata, oppure a delle verdure o alla frutta. Un pasto leggero, accompagnato da acqua minerale da consumare in un luogo fresco e ombreggiato. Indossare il pareo o in generale qualcosa per coprire la pancia. Anche in questo caso fare attenzione agli sbalzi termici: se la giornata è particolarmente calda aspettare le classiche 3 ore prima di fare il bagno completo. E se proprio il caldo ci attanaglia non ci tuffiamo ma bagniamo prima polsi e caviglie, poi entriamo in acqua gradualmente e facciamo una nuotata di pochi minuti vicino alla riva, senza sforzi.
Purtroppo il 99% degli incidenti che capitano in mare, fiume o lago sono dovuti alla mancata conoscenza delle più elementari norme igienico-sanitarie. Vi siete mai chiesti il perché? Perché a scuola non c’è più il Medico scolastico e nessuno insegna queste cose. La regola di aspettare almeno 3 ore, prima di entrare in acqua dopo aver mangiato è sempre valida (qualcuno dice anche quattro, altri due, dipende essenzialmente da cosa e quanto si è ingerito e da che tipo di bagno si vuole fare), per ridurre il rischio di congestione.
Ah… un’ ultima cosa:
La pennichella dopo pranzo è sacra!!!
Buona estate…
Per informazioni scarica la nostra app android