Di Mario Ricca
Ipocrisia Istituzionale O Alzheimer Politico?
Come in tutte le occasioni di decessi eccellenti, il manifestarsi di messaggi di cordoglio carichi di melmosa ipocrisia e di viscido buonismo urtano il mio Alto Senso Cinico.
Fermo restando il rispetto per chi ci ha lasciati e per chi ha motivi per piangerne la dipartita, da elettore del centro destra, io non riesco a dimenticare le occasioni nelle quali il signor Scalfaro, nell’esercizio delle proprie funzioni, ha favorito i da me considerati (senza l’ipocrisia del politically correct) nemici.
I signori Fini e Casini pare che ieri siano stati presi da un improvviso vuoto di memoria…
Se la mia, di memoria, ancora funziona, i signori Fini e Casini furono tra i maggiori danneggiati nel 1994, quando Scalfaro rese nullo il voto popolare e, a mio avviso, da ex Magistrato, si comportò come tale agendo in maniera sovversiva al fine di favorire i complici di chi annientò con quella pagliacciata chiamata “Tangentopoli”, l’allora classe dirigente per prenderne il posto.
Quelli che oggi si inchinano ieri lo accusavano di “golpe”.
QUINDI:
Difronte a “Sorella Morte”, si dovrebbero dimenticare tutti i precedenti contrasti, trasformando le precedenti maledizioni in elogi, magari santificando chi in vita si sarebbe voluto annientare?
Preso per postulato quanto appena scritto, se tanto mi da tanto, qualora l’attuale Capo dello Stato dovesse precedermi all’altro Mondo, (senza voler dissacrare alcuno: cosa sufficientemente probabile), io dovrei dimenticare che il Nostro, come il suo predecessore, (di cui in questi giorni si cantano i “pregi”), ha fatto cadere il Governo Berlusconi per tentare di sovieticizzare questo Paese e che una volta tolto di mezzo Silvio, ha dato il suo benestare a misure economiche che invece rifiutò quando vennero proposte dal Governo precedente?
Il doppiopesismo di Napolitano smascherato nella firma dei decreti del Governo Monti.
Io non lo dimenticherò e non sarò il solo.