Di Vittorio Venditti
In Breve
Ho detto ciò che pensavo a proposito della “festa del rifugiato” che ieri si è tenuta a gambatesa. Rafforzo il mio pensiero, aggiungendo ancora una volta che nel borgo non resiste neppure chi vi è giunto per risiedervi, se pur da straniero.
Lo scorso anno abbiamo perso Lay che con le sue Maria e Timea ha preferito andarsene in Germania; stamattina ci sta abbandonando per la più sicura e remunerativa Francia anche Rachid con sua moglie Nadia ed i suoi due figli, Ines e Nadir, gente di cui tutto si può dire, tranne che non fosse perfettamente integrata in paese.
Siamo davvero “ospitali”!
sarà il caso di riflettere, prima di “festeggiare”?