Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Il Mio Punto Di Vista
Come ampiamente ed approssimativamente pubblicizzato, (vedi comunicati sulla home page del sito istituzionale del municipio), si è “celebrata” ieri a Gambatesa la festa del rifugiato.
La scarna cronaca ci dice che tutto è iniziato verso le sette pomeridiane, che il pubblico presente è stato composto da parte dell’amministrazione municipale in carica più loro familiari o cooptati, (fra l’altro, alle otto e un quarto, nell’abbandonare il bar trasce e Jsce per andare presso la biblioteca a seguire l’estrazione della lotteria dell’infiorata della quale ti ho poi rimesso il risultato, ho avuto modo di notare che in quel momento c’è stata più gente sulla villa che in piazza municipio), e che fra i piatti di provenienza africana che chi ci governa ha desiderato far conoscere ai gambatesani, stando alla testimonianza di Totore, è stata avvistata la parmigiana di melanzane, nota, popolare ed apprezzata pietanza nata nei territori subsahariani, così come in Somalia, ove questo piatto è bandiera di Stato.
Risolto in breve il problema “cronaca”, mi limito a dire la mia sull’ipocrisia di fondo che trasuda da cotanto spreco di pubblico danaro, non prima di averti ricordato quanto accaduto in tema nel duemilaquindici, atteso che l’anno prima l’attuale amministrazione si fosse appena insediata, mentre l’anno successivo io abbia preferito trattare altro perché il mio stomaco non ha retto.
Sai bene come la penso io su questa Gente che tutto vorrebbe fare, tranne venir ospitata da noi italiani in generale e gambatesani in particolare, così come ti dovrebbe essere noto il mio pensiero in riferimento a quanto accaduto lo scorso novembre, cosa che se ti va puoi rileggere cliccando qui. Ciò che mi preme ribadire quindi, è il sottolineare con forza lo schifo e la ripugnanza che derivano dall’ipocrisia che come detto viene fuori da una celebrazione che enfatizzando l’operato della politica italiana tout court e della locale amministrazione in particolare, utilizza allo scopo persone che non sono libere come vorrebbero, ma anzi, vengono sfruttate in nome di un non lasciarle senza far niente per mettersi a disposizione di chi le ospita, fatto derivante dal forzoso tenerle fra noi, come più volte detto, cosa non voluta principalmente proprio da loro.
CHE BELLA FESTA!!!