Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Da Mario Ricca E Stefano Venditti
E Passa Tutto Per Grande Novità!
Come detto in precedenza, oggi si “festeggia” il Corpus Domini; a Gambatesa, per fortuna non è così, ma se dai un’occhiata a ciò che accade a Campobasso, più che ad una festa, pensi alla carcerazione preventiva di tutti coloro che sono accusati di appecoronarsi ad un super potere che non sa nemmeno dell’esistenza di questi nostri luoghi che per farsi notare, arrivano a dire: “se non mi vanta mamma, lo faccio io!”.
Se non credi a me, pazzo ed inutile abbaiante alla luna, prova a leggere quanto mi ha inviato in maniera arrabbiata la nostra Mina Vagante, ovviamente con il suo sempre gradito commento: Tra divieti e militari. Sui social il dibattito: “No all’Isis, si’ ai ladri”. “Non e’ piu’ la nostra festa”, “una simpatica rivincita per quelli come il sottoscritto che la festa non l’hanno mai digerita ma che comunque l’hanno dovuta subire negli scorsi anni con tutti i disagi che ne sono conseguiti in fatto di traffico, mancanza di parcheggi e di quiete e che sono stati costretti a barricarsi in casa come una 903. Cialtroni pecoroni Che ogni anno vanno a vedere la stessa cosa, nel nome di una tradizione che come tutte le tradizioni popolari e patetica volgare e ridicola. Cialtroni E pecoroni che in assenza di queste misure, se fosse successo qualcosa, avrebbero accusato le autorità di scarsa vigilanza. Cari cialtroni con i quali condivido la cittadinanza, vi invio un sentito vaffanculo”.
Sì, in nome di una paura che la gente non ha, sapendo dove vive, pur di raggiungere quell’effimera fama data dalla cassa di risonanza denominata Stampa o TV, si sacrifica la libertà di poter festeggiare,
sapendo bene che l’ISIS sorride all’idea di venir raffigurata da noi come descritto sopra, con l’aggiunta di modifiche a feste e tradizioni che fanno bene solo a chi con ciò chiede ai cittadini se è nuovamente il caso di sacrificarsi per loro, come ben descritto in quest’altra pezza, sempre commentata da Mario: “Se me lo chiede il Paese, mi sacrifico”. L’effetto rieccolo della politica italiana, “Un paese governato da altruisti e io fino a oggi non me ne ero mai accorto..”.
Perché chiedere qualcosa con simile masochismo?
Ma a Gambatesa non siamo da meno: Oggi, nel mercato campobassano, fra militari e cani antiterrorismo, si può trovare uno stand che ci “parla” e ci Mostra le peculiarità di Gambatesa, tradizioni ormai snaturate da gente “plurilaureata” che si è sacrificata per il nostro bene e che oggi sta lavorando in attesa di spiegare convintamente come ha uccisa la tradizione per antonomasia che contraddistingue nel mondo i gambatesani, già da me più volte trattata, qui se vuoi leggere uno dei miei sfoghi.
Insomma: Tutti si vogliono sacrificare per noi, distruggendo quel poco di genuinità e facendolo in nome di una democrazia in pericolo. Nessuno ha chiesti questi “innovativi” sacrifici, ma nessuno si affretta a dichiararlo con veemenza e capacità di vera reazione.
Questa è la condanna che meritiamo, cantando il de profundis a quel poco che ancora ci distingue.