Di Matteo Renzi
1. Il terrorismo e la musica
Settimana molto difficile. Per i tragici eventi di Londra, soprattutto.
Qui trovate un commento un po’ pensieroso, da padre prima ancora che da politico, sui fatti di Londra. Tuttavia assistere ieri in TV al concerto organizzato da Ariana Grande a Manchester è stato molto bello: sembrava un abbraccio tra generazioni nel nome della musica. Perché i terroristi vogliono farci piombare nell’abisso ed è giusto che la nuova generazione risponda sapendosi difendere, ma non rinunciando a vivere. Anzi. Dobbiamo ballare di più, cantare di più, suonare di più. I nostri valori si difendono vivendo, non rinchiudendosi. Ne parleremo anche stasera in diretta web alle 19 dalla Terrazza PD insieme al ministro Minniti. Intanto nella mia pagina Facebook è in corso un bel dibattito su questo tema, vi leggo volentieri. Mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista.
2. In difesa del futuro
Il Presidente Trump ha comunicato la decisione americana di non rispettare gli impegni assunti a Parigi. La firma in sede ONU di questo straordinario accordo sul clima è stato uno dei momenti più emozionanti della mia esperienza al Governo: era evidente, infatti, che stessimo facendo qualcosa per i nostri figli prima che per noi. Per difendere quell’accordo e gli obiettivi che l’Italia ha siglato, domani sera il PD ha organizzato 100 fiaccolate (troverete l’elenco sul sito del PD domani). Nessun evento show ma solo il desiderio di ritrovarsi insieme per dare un messaggio di unità e di rispetto verso l’ambiente. In difesa del futuro, tutto qui. Bene l’impegno dei governi, ma occorre il coinvolgimento dei cittadini. E faremo seguire a questa iniziativa la presentazione di mozioni parlamentari sulla strategia energetica nazionale e di ordini del giorno in tutti i comuni. Per chi è interessato all’argomento segnalo domani sera alle 18.30 la Terrazza PD con Ermete Realacci e altri ospiti.
3. Il segno più sui dati Istat
Quando le cose vanno meglio i dati Istat non fanno rumore. Grazie alle misure della Legge di Bilancio â che finalmente iniziano a ingranare â il primo trimestre ha fatto più 0,4% e la disoccupazione è all’11% (scesa di oltre due punti), mentre quella giovanile è al 34% (scesa di oltre dieci punti). E nei prossimi mesi andrà ancora meglio grazie a Industria 4.0 e i progetti su Periferie e Investimenti.
La strada è ancora lunga. Ma questi dati economici dimostrano che la legge di bilancio è lo strumento più efficace per indirizzare il rilancio del Paese: ecco perché noi non siamo interessati a discutere oggi della data delle elezioni, ma ci basta che la prossima legge di bilancio continui nella stessa direzione delle ultime, come ho detto in questa intervista al TG1. Noi non abbiamo fretta di votare, noi abbiamo fretta di abbassare le tasse, tutto qui.
Segnalo anche una corposa intervista economica al Sole 24 Ore e questo interessante articolo di Tommaso Nannicini sui BONUS. Ma sul tema dei Bonus riprenderemo presto la discussione. All’improvviso per alcuni la parola Bonus è diventata negativa. Forse preferivano continuare con i Malus del passato?
4. Il sistema tedesco
Prosegue il cammino della legge elettorale alla Camera. Ribadisco il concetto: gli stessi che ci hanno criticato per mesi sull’Italicum dicevano che bisognava fare una legge condivisa. Dopo il fallimento del referendum, ahimè, l’unica legge che può passare è una legge che veda il consenso dei principali partiti: Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Forza Italia e Lega Nord â insieme a Sinistra Italiana â hanno condiviso insieme le regole. Dovremmo essere tutti fieri per questo risultato nel metodo. Finalmente le regole scritte insieme!
Nel merito il sistema che è emerso è un proporzionale con lo sbarramento al 5%: il sistema tedesco. A me non piace, non è la mia legge elettorale. Ma l’alternativa, dopo la bocciatura del referendum, è un altro proporzionale solo con lo sbarramento al 3%. Nient’altro.
I numeri per un sistema maggioritario non ci sono: nemmeno se lo chiedono gli stessi commentatori che urlavano contro il ballottaggio e contro l’Italicum perché dava troppo potere con l’uomo solo al comando e che, invece, adesso inveiscono con la stessa passione contro il rischio del pareggio.
Non sono possibili altre leggi elettorali, purtroppo. Perché io, per creare un sistema dell’alternanza con meno poltrone, una sola camera a dare la fiducia, il ballottaggio, io ho fatto di tutto, dimissioni incluse. Adesso la realtà ci chiama.
Per evitare di fare le larghe intese il giorno dopo bisogna prendere tanti voti, come ha spiegato molto bene qui Matteo Orfini. Ogni voto dato al PD andrà in questa direzione, ogni voto dato ai piccoli partitini aiuterà invece lo schema delle larghe intese.
Il PD farà liste molto larghe, pescherà al centro e a sinistra, nell’associazionismo e nella società civile, non si chiuderà nei propri confini stretti. Parlerà agli italiani, con gli italiani. Dopo aver dato un sistema europeo al nostro Paese: se la Germania ha conosciuto stabilità e crescita con questa legge, chi siamo noi per non essere all’altezza di questa sfida?
Ieri l’ex sindaco di Milano Pisapia ha detto: come farà il PD a allearsi con chi ha fatto la legge per depenalizzare il falso in bilancio? Noi non vogliamo allearci, caro Giuliano. Ma ci piacerebbe anche che venisse ricordato che la legge che depenalizzava il falso in bilancio l’abbiamo abolita noi, reintroducendo il reato, grazie all’azione del nostro governo. Come pure abbiamo fatto molto altro, dalla lotta alla corruzione con l’ANAC, al record nel recupero dell’evasione, con risultati che nessun altro nella storia italiana aveva raggiunto. Quando la sinistra radicale si renderà conto che non siamo noi gli avversari contro cui fare polemica ogni momento sarà un gran giorno.
Fare critiche è molto facile. Trovare soluzioni però è più bello. E noi vogliamo stare dalla parte delle soluzioni, non delle critiche.
5. Comunicazione
Per chi vuole saperne di più o darci una mano nella comunicazione. E se qualcuno dice che comunichiamo male, domando: ci date una mano a comunicare meglio?
A) App PD: da scaricare qui.
B) App Matteo Renzi: da scaricare qui.
C) Ore NOVE. Tutte le mattine alle 9 sulla pagina facebook del PD la rassegna stampa (oggi l’ha fatta Roberto Giachetti, nei giorni scorsi Maurizio Martina ed io. Nei prossimi giorni da qui a venerdì: Luigi Marattin, mercoledì Debora Serracchiani, giovedì Matteo Richetti e venerdì ancora io)
D) La TERRAZZA PD. Iniziamo oggi con Marco Minniti. Tutte le sere alle 18,30 in diretta sulla pagina Facebook e Youtube del PD.
E) La mia partecipazione a Porta a Porta di mercoledì scorso.
Pensierino della sera. Un grande in bocca al lupo ai tanti candidati sindaco per le amministrative di domenica prossima. Fare il Sindaco è la fatica più grande, ma anche l’onore più grande per un cittadino. Significa rappresentare tutti, quello che eccelle e quello che non arriva alla fine del mese. L’anziana non autosufficiente e il bimbo dell’asilo. Significa essere depositario dei sogni di una intera comunità. Il giglio di Firenze a me è rimasto tatuato sotto pelle perché niente al mondo può segnarti come l’esperienza di fare il primo cittadino. Che poi vuol dire essere l’ultimo cittadino. Auguro a tutte e a tutti di vivere bene questi ultimi giorni di campagna elettorale, di concentrarsi sulle proprie proposte anziché sulle altrui accuse. E di ricordarsi sempre che è un grande privilegio vivere in una stagione di democrazia e partecipazione così bella. Per tanti lamentarsi è lo sport nazionale. Noi preferiamo l’impegno alla lamentazione. In bocca al lupo a tutti, ma proprio a tutti i candidati, eh. Se poi vincono quelli del PD è ancora meglio:-)
Un sorriso,
Matteo
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