Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
In Nome Del Dio Danaro?
Mentre oggi a Gambatesa si somministra il florido business della prima comunione a chi fra qualche anno quasi sicuramente non ne vorrà sapere più niente di quel Dire, magari per aver scoperto il predicar bene e razzolar male derivante da quelle fameliche bocche, (ricco fiume di danaro a vantaggio non solo in favore di S. r. C., ma anche di un indotto che se vogliamo campa sull’affare in maniera più legittima), noi oggi torniamo su ciò che è talmente vecchio e rimasticato, da sembrare verginalmente nuovo: Il continuo guerreggiare all’interno della curia romana della chiesa cattolica.
Quando all’interno delle mura leonine si cerca di cambiare qualcosa, la puzza di ciò che viene mosso si espande alta nel “regno”, non si sa fino a che punto “dei cieli”.
Per questo, chi ha voglia di mettersi un po’ in mostra e guadagnarci qualcosa in termini di avvicinamento a Dio, (parlo del Dio Danaro), ecco che inizia a sciacallare come e meglio che può, ad esempio come segue: Vittorio Feltri, la brutale verità sull’islam: “Guerra di religione, il Papa e la Chiesa negano e sono complici”.
Commento di Mario:
“Si tratta di guerre E tutte le guerre si fanno solo in nome del dio denaro. Rimango sempre più convinto che per fermare le invasioni barbariche, è necessario fare un attentato a Piazza San Pietro durante l’Angelus”.
Come se non bastasse, ecco che viene ripreso il Dire di chi oggi è capo azienda, ma non è gradito a tutti: Antonio Socci: Papa Francesco attacca Ratzinger, il colpo basso.
Commento di Mario:
“Mi sa tanto Che queste parole sanno di pizzino al fine di far eseguire ai destinatari del messaggio una sentenza definitiva”.
La “cosa” mi ricorda tanto di quella volta che Leoluca Orlando, Intervenendo alla trasmissione televisiva “samarcanda” di Michele Santoro, parlò del maresciallo Lombardo che per coincidenza venti giorni dopo perì, però, non nel Perù.
Le guerre intestine sono sempre esistite in ogni comunità che si rispetti e questa querelle non fa altro che darmi la possibilità di sorridere un po’ sulla pochezza del genere umano; sicuramente si parlerà ancora di queste “fesserie” atteso che come si può leggere nell’ultimo articolo che oggi usiamo come pezza d’appoggio, ancora si ricordi di come venne cacciato dalla chiesa che in quel momento questo frequentava, un uomo definito Apostolo di Gesù. Spero dunque che certa fantapolitica sia fine a sé stessa e non nuoccia a nessuno perché diversamente ciò si trasformerà in un’ipotesi che verrà tenuta in debita considerazione da chi, oggi, si comunica con Gesù e domani ne negherà esistenza ed insegnamenti.