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La Legge: E’ Uguale Per Tutti?

Di Vittorio Venditti

Quando, Cane E Cane Si Annusano

Oggi, mentre tutti parlano (con più o meno enfasi) della “Giornata della Memoria”, come al solito dimenticando che la Stessa è esclusivamente di parte, (Isrlaele, non quello di biblica memoria Docet), io, da “Voce fuori dal coro”, vorrei estrapolarmi da questa inutile ipocrisia, e vorrei tornare ancora una volta a blatterare sul rispetto della legge, imposto al popolo, liberamente interpretabile invece, per quella minoranza di gente ricca di nostro danaro, e povera, ma veramente povera d’intelligenza.

Partendo dal popolo dunque, eccoci a rimarcare quanto accaduto a Vicenza, dove un pensionato, che aveva commesso il gravissimo reato di furto ai danni di un ipermercato, (il Nostro aveva rubate due confezioni di pasta), è stato arrestato.
Nella successiva perquisizione, gli agenti che stavano (per carità) facendo il proprio lavoro, hanno trovato in tasca allo sfortunato “ladro”, la ragguardevole somma di cinquanta lussuosissimi centesimi di euro.
A nulla sono valse le parole proferite dall’anziano, che per giustificare il deprecabile furto, diceva agli agenti di essere titolare di una pensione sociale di quattrocento euro mensili.

Quanto costeranno a Vicenza due confezioni da mezzo chilo di pasta?
Quanto ha speso la burocrazia statale, in termini di tempo perso, carta ed inchiostri consumati, e cibo dato a quel poveretto una volta arrestato?

Sì, perché nonostante tutto, anche in carcere si riesce a mettere insieme il pasto giornaliero.
Pagato ovviamente dalla collettività!

Non sarebbe stato meglio lasciar andare quel povero diavolo, magari donando quei due pacchi di pasta?
Dopo aver controllato se il Nostro dicesse la verità, ben inteso!

Non voglio insinuare nulla, ma innanzitutto, alla brutta, i supermercati hanno apposite assicurazioni, che ovviamente vengono caricate sul prezzo della merce che tutti acquistiamo, poi, ma è un poi che viene prima di tutto, quanto, proprio i supermercati buttano, in termini di cibo, perché non apprezzati dal Mercato o, peggio, perché considerati scaduti ma ancora validamente commestibili?

Non si poteva, (ad esempio), attingere a questa riserva e compiere una buon’azione al posto di un arresto?

Ma bisogna essere zelanti in questi casi!
Il ladro, va punito severamente!
Non importa se si tratti di uno che può dimostrare di non aver nulla da mangiare, e per causa di forza maggiore non aver altre entrate che una pensione, magari ricevuta dopo anni di onesto e dignitoso lavoro.

Diverso è, come spesso accade, lasciare impuniti altri tipi di ladri, che agiscono per cronica mancanza di voglia di lavorare…

Ma questa è un’altra storia.
Che forse… Accade anche a Gambatesa?

Alzando un po’ il tiro invece, e guardando come si fa ad interpretare la legge, nei confronti di chi, con più potere, potrebbe rivoltarsi contro gli “Zelanti Tutori della Legge”, eccoci in quel di Torino, ove, nel maggio dello scorso anno, un viceprefetto, pizzicato alla guida di un’auto senza il contrassegno dell’assicurazione regolarmente esposto, è stato “esemplarmente” multato dalla polizia stradale.

Il Nostro, (che pure ha uno stipendio di quattrocento euro, ma al giorno, non, come per l’anziano di cui sopra, al mese), ha subita l’”esemplare multa di settant’otto euro.

A questa, ritenendo di esser stato oltraggiato, il nostro viceprefetto ha opposto ricorso e, guarda tu alle volte il caso, ha avuto ragione, visto che il giudice che avrebbe dovuto trattare quel ricorso, era, dal nostro Funzionario governativo, perfettamente conosciuto; anzi, meglio del viceprefetto, nessuno poteva conoscere quell’esaminatore, trattandosi, in entrambi i casi, della stessa persona.

Sì, hai capito bene:
Il giudicante ed il giudicato erano la stessa persona.

Va bene che di certi personaggi va messa in dubbio anche l’intelligenza spicciola, ma sarebbe risultato difficile anche ad uno stupido come chi scrive, pensare che il nostro si potesse dar torto da solo!

Al di là di tutta questa commedia, va detto che la polizia stradale, a seguito di quanto appena descritto, ha denunciato il nostro Valente Funzionario per interesse privato in atti d’ufficio, denuncia che, in quel caso, sempreché si trovi un vero collegio giudicante, farà al nostro viceprefetto un baffo a tortiglione.

Ma si dice in giro che guidare un autoveicolo che non esponga il tagliando dell’R. C. auto, comporti l’immediato sequestro del veicolo stesso, con la conseguente denuncia per chi è alla guida, per guida senza assicurazione!

Allora non è vero niente!
E’ tutta una pantonima messa su dagli assicuratori per impaurire chi, arrabbiato per i continui aumenti, non vuol più sottostare alle loro vessazioni!

E se è così, considerato che è sufficiente tenere sotto controllo il movimento delle forze dell’ordine, con dispositivi d’intercettazione che, quando non auto costruiti, costano, ma si acquistano una volta sola, chi c’impedisce di poter rischiare di essere fermati senza l’assicurazione, quando, al massimo, possono “elevare nei nostri confronti” una “esemplare” multa, pari a settant’otto euro?

A meno di non essere particolarmente sfigati, (si può appartenere a questa categoria di gente poco fortunata, anche senz’avere i requisiti proposti nei giorni scorsi dal viceministro all’istruzione), si risparmierebbero una caterba di quattrini!…

Chissà che non sia un valido precedente da mettere in pratica in alternativa all’altro sistema che ci permette di “risanare i nostri bilanci” a discapito dei rapinatori autorizzati, denominati :

“ASSICURATORI”………

Per inciso:

Se attivi il controllo dell’ortografia, a sentir certe “parole”, (Es.: ASSICURATORI), anche il computer s’”indigna”.