Di Raffaele Salvione
IL CARCIOFO
Contro Il Logorio Della Vita Moderna
Per rispondere alle numerose richieste dei nostri lettori continuiamo una descrizione delle proprietà nutritive di frutta e ortaggi.
Il carciofo, cynaria scolymus, è un ortaggio che appartiene alla famiglia delle composite.
Di origine mediterranea, praticamente sconosciuto allo stato selvatico, deriva da selezionamenti del cardo. È una pianta nota fin dai tempi antichi. La coltivazione è diffusa maggiormente in Italia ma anche in Francia e Spagna, mentre è poco nota in molti altri Stati. La Sardegna è la regione che maggiormente si caratterizza per la coltivazione e il consumo di questo ortaggio.
Il fusto (alto da 50 a 150 cm) è dritto e robusto con striature in senso longitudinale dotato di foglie piuttosto spinose. I fiori azzurri ermafroditi tubolosi sono raggruppati insieme in una infiorescenza a cupolino, detta anche calatide. Il frutto ha una forma ovale, allungata di colore grigio-bruno. Il carciofo predilige un clima mite e umido. Il mese di giugno è considerato il periodo più adatto per la coltivazione dei carciofi.
Quando sono molto freschi è possibile conservarli immersi nell’acqua, proprio come i fiori freschi. Per conservarli in frigo, invece, occorre togliere le foglie esterne più dure e il gambo, lavarli, asciugarli e metterli in un sacchetto di plastica o un contenitore a chiusura ermetica: si conserveranno per almeno 5-6 giorni. E’ possibile congelarli dopo averli puliti e sbollentati in acqua con succo di limone, lasciati raffreddare e riposti in contenitori rigidi.
Proprietà nutrizionali
Questi ortaggi rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi e vantano particolari virtù terapeutiche. Hanno pochissime calorie, sono molto gustosi, ricchi di fibre, calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio. Regolano l’ appetito; hanno un’ azione diuretica e benefica per colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite. I carciofi contengono molto ferro grazie a due sostanze: la coloretina e la cinarina, presente in concentrazione massima durante la formazione del cupolino, che è poi la parte della pianta che viene usata in cucina. Queste sostanze sono in grado di provocare un aumento del flusso biliare e della diuresi e in particolare la cinarina svolge un ruolo importante poiché riesce ad abbassare il livello del colesterolo.
Molto importante è anche la funzione epatoprotettiva e detossificante, in particolare sull’alcol, la cui presenza nel sangue viene ridotta per effetto diuretico. Gli studiosi hanno anche riscontrato proprietà rigeneratrici del parenchima epatico, oltre alla capacità di migliorare le funzioni secretive e motorie del tubo digerente, favorendo la peristalsi. La qualità “bardana” del carciofo ha un effetto depurativo soprattutto per quanto riguarda la pelle, specialmente quella molto grassa e in caso di acne. I carciofi hanno un elevato contenuto in polifenoli che contrastano l’ azione ossidativa dei radicali liberi e sembra abbiano un’ azione importante antitumorale.
Quando “non ci vedi più dalla fame”, altro che merendina: non c’è nulla di meglio del carciofo. Il consiglio è di mangiarlo crudo con un po’ di limone per attutire il gusto amaro e anche perché in questo modo possono essere conservati integri tutti i suoi principi nutritivi che altrimenti andrebbero persi con la cottura. Occorre però sceglierli con accortezza: devono essere molto freschi. Solo 22 calorie per 100gr di prodotto.
Un po’ di anni fa il “Cynar” era un’ aperitivo molto in voga e certo gli effetti salutari non si possono negare in confronto ai superalcolici di oggi.
E allora: contro il logorio della vita moderna… carciofi!!!
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