Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
A Spese Di Chi?
Sì Disoccupati, No Preoccupati! E’ questo il motto che da decenni contraddistingue il prodotto della scuola italiana, esportato in vario modo nel mondo.
Dal cervello che va via perché fra noi morirebbe di fame e d’incomprensione, (ma questa è cosa di sempre, vedi ad esempio Guglielmo Marconi), a chi, stufo di “studiare”, decide che per mangiare, forse è il caso di togliere le tende, soprattutto quando il reddito parentale che fino ad ora ha sostenuti cotanti “studenti”, viene meno e anche qui, nulla di nuovo sotto il sole, magari con un occhio e qualche insulto a chi viene fra noi per la medesima ragione per la quale i nostri lasciano l’Italia.
Ma cosa fare fuori dal suolo patrio?
Università, Italia penultima in Ue per percentuale di laureati.
Commento di Mario:
“Non oso nemmeno immaginare se si dovesse fare una classifica sulla qualità dei laureati italiettani Che il pezzo di carta straccia lo hanno ottenuto in patria…”.
Chi ci comanda a bacchetta, ancora una volta ci ha ricordato che quelle bestie che ti ho mostrate nella prima foto, siamo noi e ciò che negli anni abbiamo concepita come scuola; io, a suo tempo, ho espettorata qualcosa a proposito delle scuole elementari che, non sembra, ma ricalcano lo stesso stampato in buona parte d’Italia; da ciò, deriva poi la scuola media, inferiore e superiore, (non si sa superiore in cosa), e di conseguenza l’università.
Di che ci dobbiamo lamentare dunque, se poi da fuori ci prende in giro chi s’arrangia meglio del miglior napoletano?
Ma sì! Non ci preoccupiamo della disoccupazione, vero problema che costringe una generazione a “studiare” illudendosi per un futuro che non avrà! Siamo Felici e speranzosi per ciò che in pochi e con grossi sacrifici sanno acquisire ed in parecchi con raccomandazioni più o meno potenti, sgomitando, riescono a intravvedere come punto di tranquillità raggiunta!
Nel frattempo, mentre si arriva a rubare il lavoro altrui, magari alle dipendenze di ditte che ti pagano se e quando ne hanno voglia, la “politica” e l’anti “politica” a turno ci mostrano la luce che appare in fondo al tunnel, credendo ancora di abbindolare un popolo che per questo, non può non venir considerato una massa di inutili fessi, facendo ciò, (politica e anti politica), magari dopo essersela presa con chi,
non rispettando La Regola Delle 12 P, (“Prima Pensa, Poi Parla, Perché Parole Poco Pensate Potrebbero Produrre Parecchie PUTTANATE!”), si ostina ad abbaiare alla luna proprio per ricordare a questi delinquenti che sarà pur vero che il popolo è costituito da una massa di fessi, ma che fra questi, ogni tanto, c’è qualcuno che sprovveduto lo è solo a propria insindacabile volontà e che di conseguenza si può permettere il lusso di ricordare che la regola appena esposta, va applicata proprio da chi, sulle altrui disgrazie, ingrassa e prospera.