Di Raffaele Salvione
IL MENU’ ANTI-INVECCHIAMENTO
I più recenti studi sull’invecchiamento dell’uomo dimostrano come questo dipenda per circa un terzo da fattori genetici e per ben due terzi da fattori ambientali, cioè dal nostro stile di vita. La teoria ormai più accreditata come responsabile dell’invecchiamento è quella che vede i radicali liberi come i maggiori responsabili del danno e del deterioramento cellulare, quindi di un invecchiamento accelerato.
La medicina anti aging imposta le strategie volte a rallentare i processi di invecchiamento su tre diversi fronti contemporaneamente:
ripristinare funzioni alterate per mezzo di farmaci o di precursori naturali;
ridurre il numero di radicali liberi circolanti attraverso un miglioramento dello stile di vita;
aumentare le nostre difese antiossidanti tramite l’introduzione di sostanze ad elevato potere anti radicalico.
Circa dieci anni fa, il dipartimento del ministero dell’agricoltura americano ha stilato una sorta di elenco di alimenti dotati di spiccate capacità antiossidanti, cioè anti radicali liberi. Tale classificazione denominata O.R.A.C. (Oxigen Radical Absorbance Capacity) vede valori, ad esempio, che vanno dalle 40 unità ORAC di un cetriolo alle oltre 5000 unità ORAC di un bicchiere di succo di uva rossa. Alla fine degli anni novanta, importanti studi sono stati pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche di nutrizione e di anti invecchiamento e tali studi hanno evidenziato enormi capacità antiossidanti di spezie, erbe e alimenti da secoli coltivati prevalentemente nel bacino del mediterraneo.
Certamente, dunque, le popolazioni che gravitano, come quella italiana, su tale zona geografica, beneficiano più di altre di una varietà di alimenti preziosi per la nostra salute e per la nostra longevità. Numerosi lavori scientifici hanno confermato l’importanza che hanno diversi costituenti nella nostra alimentazione. La vitamina E, ad esempio, ci protegge dalle malattie cardiovascolari modulando l’aggregazione delle placche aterosclerotiche, aumenta l’immunocompetenza, inibisce la formazione di agenti mutageni, potenzia la riparazione delle lesioni ossidative della membrana cellulare, previene il cancro orale. La vitamina C sembra sia associata ad una minore incidenza di patologie relative a cuore, occhi, cancro della faringe, del laringe, dello stomaco e del colon. Una dieta ricca di alimenti con elevati contenuti in carotenoidi è spesso associata ad una maggior prevenzione nei confronti del cancro della vescica, del collo dell’utero e del seno. Infine alimenti ricchi in polifenoli, come i vegetali e l’olio, sembrano ridurre sensibilmente l’incidenza di trombosi.
Nonostante sia impossibile definire un menù giornaliero che possa essere standardizzato, in quanto sottoposto a numerose variabili dovute al clima e soprattutto allo stile di vita (la quota dei carboidrati aumenta all’aumentare dell’attività fisica e viceversa) possiamo però ipotizzare una sorta di “menù anti invecchiamento” per eccellenza.
Per evitare “copia e incolla” da parte di non Medici e successiva distribuzione di detto menù, non lo riportiamo ma invitiamo chi legge a rivolgersi a noi per una visita medica iniziale; per la valutazione dell’ età biologica (la definizione, cioè, della reale età dell’ organismo, a volte diversa dall’ età anagrafica) e infine per la prescrizione del menù anti invecchiamento personalizzato.
Buon appetito.
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