Di Marco Frosali
Moto Passeggiata Di Primavera
Dopo le festività pasquali e una settimana di temperature ‘quasi’ polari, visto il miglioramento del tempo dal punto di vista climatico la Zoccola Dura del Guzzi Club Roma si è data appuntamento domenica 23 Aprile per la Moto Passeggiata di Primavera: è previsto un giro breve di circa 120-130 km per non appesantirci troppo la giornata! Io e Sara presenziamo e ci presentiamo al luogo dell’appuntamento, davanti allo “Zio d’America” al quartiere Talenti (Nomentana) in perfetto orario!
Alle 9.30 il gruppone è composto da ben 20 moto e 22 partecipanti, per cui Sgam-One e Sasy, ieri in veste di battistrada al posto di Renzo (Boulevard) indisponibile…
…ordinano la partenza dopo aver fatto colazione al bar del punto di ritrovo!
Percorriamo la Nomentana e ci dirigiamo verso Santa Lucia di Mentana passando accanto al negozio di Starsky, quest’oggi assente. Poco dopo però, Sasy è costretto a fermarsi a metà strada tra Santa Lucia e Palombara: mancavano Sgam-One e Stefanone.
I 2 ci raggiungono dopo alcuni minuti e ci aggiornano di una rovinosa caduta occorsa a Stefanone nelle strade di Santa Lucia a causa di una brusca frenata di una macchina che lo ha costretto a sua volta a frenare con un po’ troppo vigore, bloccando la ruota anteriore e facendolo capitombolare a terra con la sua California, rischiando di coinvolgere anche Sgam-One nella carambola! Fortunatamente le conseguenze si sono limitate ad un faro rotto, un cupolino scheggiato ed una pedana rovinata…poteva andare peggio!
Scampato il pericolo, giungiamo così a Palombara…
…dove la disputa di una corsa campestre ci ha costretti ad attendere qualche minuto il passaggio dei partecipanti.
E anche poco dopo Palombara, altra breve sosta del navigatore odierno, Sasy, tanto che Sgam-One inizia a sbroccare: “Ahò…se stà a fermà ogni 5 metri! E che cojoni!” Il problema è che il cellulare utilizzato a mo’ di navigatore dopo alcuni minuti andava in stand-by costringendo Sasy a doversi fermare appena la strada glielo consentiva per controllare le indicazioni!
Dopo circa un’ora, a calci e mozzichi giungiamo nei pressi di Tivoli dove da una piazzola possiamo ammirare le belle cascate formate dal fiume Aniene…
…e dalla quale c’è anche una discreta vista panoramica della cittadina!
Ne approfittiamo così per fare una breve pausa…
…e Sgam-One dimostra di essere in palla, quando chiede che fiume sia quello che forma le cascate. MA COME!? Alla risposta di tutti “L’ANIENE!” fa finta di cascare dalle nuvole: “Aaah…l’Aniene! Me Cojoni!” Ci dirigiamo così verso il centro di Tivoli per effettuare una seconda sosta ordinata da Sgam-One: “Pausa prostata per il Nonno!”.
Ovviamente un po’ tutti abbiamo approfittato della pausa e, dopo esserci rifocillati e sgranchiti un po’ le gambe, si riparte per raggiungere la tappa di giornata: il piccolo borgo di Castel San Pietro Romano, famoso in quanto vi sono stati girati film dell’epoca d’oro del cinema Italiano, quali ‘Pane, Amore e Fantasia’, ‘I 2 Marescialli’ e altri ancora.
Giungiamo verso le 12.30 al parcheggio del belvedere dove ci accorgiamo di aver perso un pezzo per strada: forse perché ancora scosso dall’incidente, Stefanone ha deciso di far ritorno a casa (anche se a noi ha dato un’altra versione).
Posteggiati i nostri mezzi attiriamo subito l’attenzione dei pochi presenti (il paese in tutto conta poco meno di 900 abitanti) con la nostra ‘caciara’ in cui si distingue nettamente il vocione di Sgam-One e ne approfittiamo per fare alcune foto al panorama della vallata sottostante nella quale si vede chiaramente Roma con il tipico alone nero sovrastante che rappresenta la cappa di smog!
Ci rechiamo così alla vicina villetta comunale…
…dove Sgam-One si improvvisa fotografo…
…e ci scatta la classica foto di gruppo davanti al monumento dei caduti!
Ci addentriamo così nel piccolo borgo…
…e ci dirigiamo alla Rocca dei Colonna dove venne tenuto prigioniero Jacopone da Todi, come testimoniano alcune targhe ivi presenti.
Ci addentriamo allora a visitare l’interno della Rocca, ma restiamo un po’ delusi in quanto c’è solo un piccolo piazzale all’interno delle mura…una versione in scala molto ridotta di quella imponente di Civitella del Tronto visitata lo scorso anno!
Dopo la breve visita, ci dirigiamo nuovamente verso il centro del borgo notando delle targhe testimonianti con delle immagini, le riprese dei film avvenuti nel borgo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
Data l’ora (erano circa le 13.30), la fame inizia a fare brutti scherzi…soprattutto al Nonno, il quale pur di arrotondare la pensione decide di mettere in affitto il suo corpo posizionandosi davanti ad una casa (chiusa) con tanto di cartello!
Ma noi non ci caschiamo: abbiamo fame, per cui ci rechiamo ad una piccola locanda, dove a fatica riusciamo a trovare 10 posti mentre il resto della combriccola, compreso un deluso Jurassico (oggi ‘n se batte chiodo!) fa rientro a casa. Ma l’ingresso al locale riserva una brutta sorpresa per il super tifoso giallorosso Sgam-One: uno stemma della Lazio in bella vista proprio sopra la porta…
…che lui bypassa a modo suo: “Ahò, ma io nun je la do sta soddisfazione…piuttosto che morimme de fame, entro de culo!” E così ha fatto, entrando camminando all’indietro nel locale suscitando l’ilarità nostra e quella dei pochi avventori presenti!
La locanda proponeva un menù semplice con piatti tipici della gastronomia laziale: carbonara, gricia, cacio e pepe, fettuccine con funghi, abbacchio, ecc.
Ma Sgam-One ieri era in giornata di grazia: “Oggi me vojo mantenè leggero: spezzatino de abbacchio e facioli co’ a’ cipolla!”
E dopo la frutta…
…e il caffè, saldato il conto, ci dirigiamo tranquilli verso il parcheggio. Alcuni vorrebbero riposare un attimo alla villetta comunale per digerire un po’, mentre la maggior parte vorrebbe tornare a Roma e anche qui Sgam-One esprime il suo disappunto: “Ma riposamose un attimo…proprio oggi che mi moje nun c’è a rompe li cojoni cor cambio de staggione!” Ma la maggioranza vince e così, anche un vecchio leone come Sgam-One decide di adeguarsi in modo che, verso le 15, i superstiti fanno rientro a Roma percorrendo la via Prenestina per circa 40 Km, fino a far ritorno ognuno alle proprie case.
E anche stavolta, altro giro ben riuscito.
Questo inizio di stagione ci ha proposto giretti brevi per non affaticarci troppo, ma sempre in luoghi piacevoli e interessanti da vedere. La compagnia quest’oggi era meno nutrita della scorsa uscita…ma 20 moto e 22 persone rappresenta un gruppone di tutto rispetto, anche in proporzione ai vari gruppi incontrati durante il tragitto, composti al massimo da 7-8 moto.
Quando si tratta di magnà, beve e cazzarà, la nostra coesione non si smentisce mai!
Unica nota stonata, la caduta di Stefanone: fortunatamente lui è molto esperto e gira sempre abbastanza protetto per cui, spavento a parte, non è successo nulla di grave!
Al prossimo giro!