Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Un Vero Rebus
Tenendoci sul tema che analizza le discrepanze fra ciò che lo Stato fa e ciò che lo stesso si propone di fare, ecco un altro punto da rimarcare.
Sempre con la valente collaborazione di Giovanni Abiuso, (Jonny), per aprire questo mio “dire” ti mostro una foto scattata quasi all’altezza dell’abitazione del Nostro, quindi, quasi in zona “prelibata” per la nostra attuale amministrazione municipale, zona, per altro, che a detta della stessa amministrazione, dovrebbe essere protetta dall’”occhio vigile” del costoso impianto di videosorveglianza, di cui tante volte abbiamo blatterato da questo sito.
Possibile che queste “strabilianti” videocamere non siano in grado di mostrare un balcone pericolante?
In tempi precedenti, almeno per quanto concerne il tema oggi trattato, mi ero tenuto lontano da questa parte del paesello, volendo mettere in luce il disinteresse per il centro storico dello stesso,
Così, la stessa squadra oggi in azione, ha fotografato quanto è in essere da qualche decennio al Carminale di sotto.
e la mancanza di cura in cui vengono tenuti ambienti frequentati dai pochi bambini di Gambatesa, pochi e assolutamente mal protetti, da eventuali danni provocati dall’incuria degli adulti, cosa rimarcata mentre il concittadino medio, durante l’”Estate gambatesana”, pensava ad oziare.
Come detto in tante occasioni:
“Prima pagina, venti notizie, ventun’ingiustizie e lo Stato che fa?
Si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità”.
Come in questo caso?
L’abitazione di cui alla foto in testa alla farneticazione odierna, è stata o è tutt’ora, di proprietà di Michele Di Mauro, (il vecchio esattore municipale), che per varie traversìe personali, oggi non vive più nel nostro borgo.
Stando alle fonti de “Il segreto di Pulcinella”, il nostro si è visto sequestrare l’abitazione in questione, ed al momento non mi è dato sapere qual è l’attuale destino di suddetta proprietà.
Nel frattempo, inesorabilmente come per tutto ciò che è materia, anche per la casa in questione arriva il giusto deperimento.
Ora si pone un problema:
Chi dovrebbe evitare che fotografando quella casa, la stessa appaia come si vede?
La casa, oggi, di chi è?
A chi vanno tributati gli eventuali ringraziamenti da elargire nel caso in cui, per eventuali crolli, qualche nostro simile venga colpito e magari eliminato dalla faccia visibile di Madre Terra?
Insomma:
Dov’è lo Stato che, a tragedia consumata, dice “Di esserci”?
Cose simili, in uno Stato la cui Ricorrenza di precetto apre i suoi festeggiamenti ufficiali ogni giorno corrispondente a quello di domani, diciassette gennaio, e li chiude regolarmente ogni martedì grasso, cose simili, accadono giornalmente ed io ne ho prova sulla mia pelle.
Quanta, e per quanto tempo biblico, deve ancora durare la nostra Pazienza?
Personalmente ho già dichiarato che se avessi agito secondo le mie possibilità, nelle occasioni in cui sono stato mio malgrado coinvolto, senza ricevere giustizia da una magistratura, rapida solo nell’adempimento della pratica che riguarda gli stipendi dei suoi componenti, o in quella, non meno “importante” relativa agli avanzamenti di carriera degli stessi, avrei avuta la Giusta Giustizia, ma soprattutto, sarei diventato una Persona Rispettabile, in grado di dettare condizioni politiche, basate su reali risultati, (Don Liborio Romano docet).
Oggi, mi ritrovo a combattere contro mulini a vento, fatti di stupidi burocretini che, se paghi le tasse e chiedi servizi a te dovuti alla bisogna, evitano persino di risponderti, tanta è la loro competenza in merito, (ma di questo parlerò nei prossimi giorni).
Oggi, ad esempio nel caso in oggetto, converrebbe arrivare a corso Roma 19 muniti di palanche e quanto di simile per abbattere il balcone pericolante, scongiurando così a priori che cada in testa a qualche malcapitato, colpevole semplicemente di essersi comportato in maniera civicamente corretta:
Vale a dire, di aver camminato sul marciapiede.
In definitiva:
Carabinieri di Gambatesa!
Agenti della locale polizia municipale!
DOVE SIETE?
State considerando la possibilità di citarmi nei vostri uffici come “persona informata sui fatti”?
Non serve.
D’ora innanzi, voi ne sapete quanto me, e quanto chi ha il tempo da perdere per leggere questo scritto.
AGITE!
E’ UN ORDINE DATO DALLO STIPENDIO CHE RICEVETE, PRELEVATO DALLE TASSE CHE I VOSTRI CAPI C’IMPONGONO!
E’ UN’ORDINE DATO A VOI DALLA VOSTRA STESSA COSCIENZA DI NOSTRI CONCITTADINI;
Sempreché ne abbiate una.
Pregate Dio inoltre che non accada nulla a me per queste vostre negligenze.
Diversamente, come già detto in altra farneticazione, Quanto mi sarà capitato e qualora (cosa abbastanza verosimile)siate stati anche così incapaci di completare l’Opera, l’accaduto servirà come biglietto per decidere, questa volta secondo leggi non convenzionali, quale dovrà essere il vostro destino, e quanto dovrà essere crudele, per appagare la mia sete di sadico divertimento.
Ormai chi mi legge avrà compreso a pieno il grado di considerazione in cui tengo esseri del vostro stampo.
Spero, (per la vostra salute), che quanto detto resti sola teoria.
Non vorrei essere io, chi raddrizzerà l’attuale situazione, almeno dal punto di vista del problema:
“Disoccupazione di bassa categoria”.