Di Mario Ricca
La Consulta Ha Messo A Tacere Il Popolino!!!
Ormai come noto, gli ennesimi tentativi di truffa a mio avviso messi in atto dai “Vanna Marchi” dell’Italiettana politica, sono stati resi innoqui dalla bocciatura da parte della Corte Costituzionale, (come riportato nel collegamento sottostante):
Pure la Consulta smaschera l’inganno del referendum sulla legge elettorale. E Di Pietro s’infuria.
Volendo sorvolare sulle reazioni poste in essere da chi plaude e denigra Consulta e Colle a seconda della propria convenienza, mi preme fare alcune considerazioni, che ribadisco, scaturiscono dalla mia ignoranza e soprattutto, come afferma qualche mio amico moralista, dalla mia inciviltà.
Il gestore di questo sito, il dieci giugno scorso, ha già sapientemente parlato dellinutilità dell’istituto referendario nell’articolo: Referenda e allo stato attuale non mi risulta che quelle che io ritengo le truffe messe in atto dai promotori dei referenda (appunto) che la scorsa estate fecero gioire il popolino abbiano avuto degli effetti concreti.
Fermo restando il rispetto che la “società civile” mi impone verso i firmatari dei quesiti bocciati, mi sia consentito di mettere costoro alla stregua delle vittime di ciarlatani come Vanna marchi.
Trovo infatti da pragmatico, lodevole trarre profitto dalla credulità popolare quindi, bene ha fatto chi, come nel caso dei referendum dello scorso giugno, (mi riferisco all’azienda “Italia dei Valori”), ha intascato alla faccia dei “creduloni” 520000 euro, (E intanto Di Pietro si è arricchito grazie ai referendum: 520.000 euro nelle casse di Idv, pubblicato lo scorso 26 agosto), cosa assolutamente legale visto che è sancita da un provvedimento del Parlamento del 1999, quando, lo ricordo, la maggioranza èra di centro sinistra.
La cosa che genera in me ribrezzo, è il vittimismo tipicamente Italiettano di chi, quando non riesce a ottenere, si trasforma come per magia (tanto per rimanere in tema) in “Scissionista”.
Chissà perché tutto ciò mi ricorda la favola di Fedro: “La Volpe E L’Uva”…