Di Matteo Renzi
Buongiorno a tutti.
1. Il mondo sanguina.
Questa settimana purtroppo si è chiusa nel segno del sangue. La Siria, la Svezia, l’Egitto.
Le questioni sono complesse e diverse. L’Egitto di Al Sisi è da anni il fronte più esposto all’estremismo islamico. La lotta contro Daesh ha prodotto risultati ma il clima è sempre difficile: mai come in questa stagione della storia in particolar modo i cristiani hanno conosciuto il martirio. Qualcuno dovrà pur dire prima o poi parole di verità sullo scandalo – nel senso etimologico – del martirio cristiano di questo periodo.
Sulla Siria si gioca una partita di equilibri tra Stati Uniti e Russia. Solo che nel frattempo la popolazione subisce da anni gli effetti di una guerra devastante. E in prima linea ci sono i bambini, alcuni uccisi in modo atroce dal gas. Mi piacerebbe che l’Europa non stesse solo alla finestra ma giocasse un ruolo attivo, nei negoziati, nella discussione, nel processo di pace. Altrimenti siamo bravi solo a fare discorsi e convegni ma l’Europa serve anche ad altro. Soprattutto ad altro.
Infine la Svezia. Ancora una volta una capitale europea colpita da un attentato isolato ma compiuto con modalità analoghe a quelle di Nizza e di Berlino. Continuo a pensare che abbiamo bisogno di sancire a livello europeo il principio di liberare gli investimenti in sicurezza dal patto di stabilità. E di affermare l’idea che per ogni euro speso in sicurezza un euro vada speso in cultura.
2. L’Italia ha il segno Più.
I dati economici di questa settimana sono tutti molto buoni, a cominciare dalla produzione industriale di oggi con il più 1% e confermano il trend degli ultimi mesi. Le misure di sostegno alla crescita e all’economia di questi mille giorni, le misure delle varie leggi di Bilancio hanno cambiato il segno all’Italia passando dalla crisi alla ripartenza. Ancora la strada è lunga ma la direzione è quella giusta. Cristina Scocchia, manager quarantenne che ha guidato importanti aziende e che ho avuto il piacere di conoscere nelle 117 visite ad aziende durante i mille giorni ha detto oggi in una intervista: “L’Italia ha tanti problemi che conosciamo bene, ma il principale è secondo me culturale: dopo il calcio, lo sport più praticato è il mugugno. Invece a me piace essere costruttiva. Che non significa ottimismo fine a se stesso. Significa che se c’è un problema cerco di risolverlo. Abbiamo nel Paese eccellenze che non conosciamo. Quando abbiamo rifatto lo stabilimento di Settimo, secondo i concetti della fabbrica 4.0 ci siamo rivolti alle migliori imprese del mondo per l’automazione dei processi produttivi. Erano aziende piemontesi ed emiliane.”
Io la penso come Cristina. Ci sono problemi, certo. Ma l’Italia c’è. Ed è più forte di quello che si dice.
Abbassare le tasse, ridurre la burocrazia, lottare contro l’evasione attraverso la digitalizzazione e soprattutto creare un clima di fiducia non è storytelling: è l’unico modo per rilanciare l’Italia. I risultati lo stanno dimostrando. Io dico che dobbiamo farlo ancora di più. Avanti, insieme.
3. Condividi la sfida per andare avanti, condividi la APP.
ATTENZIONE. PUNTO MOLTO IMPORTANTE PER CHI VUOLE IMPEGNARSI IN PRIMA PERSONA.
In vista delle primarie del 30 aprile abbiamo deciso di sperimentare una Applicazione (la scaricate gratis cliccando qui per android, qui per ios).
Con il solo passaparola è già stata scaricata da migliaia di persone.
Chi vuole darci una mano sulla rete, per le primarie e per non lasciare che si creda alle bufale e alle fake news, scarichi questa APP e ci aiuti.
Sulla rete in questi anni abbiamo lasciato che il Movimento Cinque Stelle con la propria azienda di riferimento spadroneggiasse. È stato un errore clamoroso di sottovalutazione, me ne assumo la responsabilità. Per questo abbiamo lavorato duro nelle ultime settimane alla piattaforma Bob e ad altre novità che mostreremo in modo graduale. Intanto però c’è la prima APP.
Tiene in contatto in modo semplice quelli che vogliono darci una mano.
Ci sono contenuti, materiali informativi, sondaggi, notizie.
La partita inizia adesso, e dovremo coinvolgere quante più persone, perché in un giorno di ponte difficile come il 30 aprile si possa comunque andare a votare per le primarie.
Questo Paese lo cambiamo solo se ci impegniamo e ci mettiamo il cuore, non solo i voti.
Per chi vuole saperne di più:
• Sui Vaccini qui ci sono due video a Linea Notte, trasmissione alla quale ho partecipato insieme al professor Burioni, un’autorità in materia. Video da 1 minuto. Video da due minuti.
• Sulle differenze tra noi e cinque stelle, qui c’è un video dell’assemblea del PD (dura tre minuti).
• L’intervento integrale alla convenzione del PD (25 minuti).
Per chi soffre di insonnia:
• Qui con Maurizio Martina e Antonio de Caro a Bari.
• Qui con Maurizio Martina e Dario Nardella a Firenze.
Tra le cose più importanti di questa settimana fatte dal Governo segnalo:
• La presentazione di Casa ITALIA, progetto strategico del quale non si parla a sufficienza ma che è destinato a cambiare concettualmente l’idea di prevenzione per i prossimi anni.
• La conclusione del lavoro sulla Buona SCUOLA, con tra le altre cose la realizzazione del progetto Zero-Sei sul quale ci eravamo impegnati dal primo giorno di governo con Graziano Delrio, anche in nome dell’esperienza straordinaria di Reggio Emilia, con Reggio Children. Ogni investimento sull’educazione per i bambini piccoli è un investimento sul futuro del Paese.
Pensierino della sera.
In questa settimana si è consumato un fatto molto grave a livello istituzionale. I franchi tiratori del Senato – a volte ritornano – hanno scelto per la commissione della legge elettorale un candidato di NCD con l’appoggio di Grillo, Berlusconi, Salvini e della sinistra radicale. Tutti insieme, appassionatamente. Bene. Anzi male. Però questa è banalmente una conseguenza del no al referendum: siamo tornati alla palude. Purtroppo il PD può farci ben poco perché è minoranza. Vediamo che cosa proporranno loro e se finalmente ci spiegheranno a cosa sono favorevoli loro: troppo facile dire solo no. Buon lavoro, li giudicheremo dai fatti, senza polemiche. E nel frattempo noi parliamo di cose concrete: posti di lavoro, sanità, vaccini, lotta all’evasione fiscale. Lasciamo agli altri le varie discussioni da addetti ai lavori e preoccupiamoci delle questioni vere degli italiani. Il giorno dopo ciò che è accaduto in Senato ho ripreso il mio trolley e sono andato a Napoli, nel quartiere Sanità, dai ragazzi di don Antonio Loffredo a visitare le Catacombe di San Gennaro e a conoscere la meravigliosa realtà del quartiere. Aria fresca, pulita, distante anni luce dalle polemiche romane. Ma soprattutto l’orgoglio di una comunità di donne e uomini che utilizzando la cultura e l’identità cambia il proprio territorio. Un segnale di riscatto straordinario. Insomma. Se avete tempo durante i ponti di aprile lasciate stare le discussioni sulla legge elettorale e la palude e andate a visitare qualche bella realtà italiana, a cominciare da quelle delle zone terremotate che hanno tanto bisogno di tornare a crescere con il turismo. E se andate alle Catacombe di San Gennaro, fatevi raccontare la storia dei ragazzi del quartiere che si sono ripresi quel bene per restituirlo alla città e ai visitatori. Tornerete più fiduciosi sul futuro, di Napoli e dell’Italia.
Un sorriso,
Matteo
blog.matteorenzi.it
matteo@matteorenzi.it
P.S. Carme aveva 46 anni. La sua immagine di ministro della difesa del Governo Zapatero, prima donna a svolgere quel ruolo, mentre passa in rassegna le truppe fu molto diffusa in tutto il mondo anche perché Carme Chacón era incinta, al settimo mese. Quella foto mi colpi molto e ne parlammo anche in una vecchia enews.
È stata una donna, una mamma, una leader dei socialisti spagnoli. È morta ieri per un problema al cuore. Al suo bambino, alla sua famiglia, a tutti gli amici spagnoli del PSOE l’abbraccio più affettuoso.
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