Il Medico Risponde
2 Aprile 2017
Enews 466, 3 aprile 2017
3 Aprile 2017
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Alatri: Quant’E’ Diversa Da Gambatesa?

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca

Anche Da Noi C’E’ Omertà

Ad una settimana esatta dai fatti di Alatri, con i riflettori che nel frattempo si sono spostati verso un’altra discoteca dov’è accaduto un altro omicidio, con la collaborazione di Marco e Mario che pensavano d’inserire quanto mi hanno mandato nel “barile” che raschieremo domani, senza rendersi conto del fatto che a tutto c’è un limite, in questo caso abbondantemente superato, vado a dire la mia in tema.

Delitto Alatri, chiesta a Csm pratica su scarcerazione Castagnacci.
Commento di Marco:
“Il giudice avrà smezzato le dosi con questi qui…se solo avesse fatto sul serio il suo lavoro sbattendo questo delinquente di campagna dietro le sbarre per almeno 1 anno vista la notevole quantità di sostanze stupefacenti e la reiterazione del reato, a quest’ora un povero ragazzo di 20 anni sarebbe ancora vivo.
Il giudice in questione non solo dovrebbe essere sospeso dall’incarico in quanto incapace, ma dovrebbe essere condannato per concorso in omicidio!
Quanto ai due fratellinastri…dovrebbero marcire in carcere per parecchi anni e nessun avvocato dovrebbe difenderli (almeno per adesso nessuno vuole!) per un semplice motivo: sono indifendibili!
Quanto ai loro concittadini: i Ciociari sono persone che sanno sbrigarsela senza tanti complimenti…ma stavolta sono stati dei veri pecoroni! Possibile che con tanta gente che ha visto, nessuno è corso in aiuto del povero ragazzo (tranne che un suo amico che per fortuna le ha solo prese senza conseguenze) o per lo meno ha chiamato la polizia?
Mi vien da pensare che fossero tutti ubriachi o chissà cos’altro”!
Commento di Mario:
“Io diffido sempre quando cane vuol mangiare altro cane”.

Futuro Insabbiamento? No, perché quando c’entrano le autorità così succede!

Marco ha ragione quando dice che quei delinquenti sono indifendibili:
Omicidio Alatri, Castagnacci e Palmisani rischiano in carcere. E gli avvocati non li vogliono difendere.
Commento di Mario:
“Chi sa con questi due quanta gente di quella che adesso urla, intimidisce, si indigna, ci avrà fatto affari, ci avrà mangiato e bevuto insieme e adesso di colpo sono diventati i mostri del paese.
Gli italiettani sono fatti così, qualcuno da questa storia potrebbe prendere degli spunti.
È da tempo che fantastico di servizi segreti deviati che organizzano un attentato durante l’angelus domenicale di piazza San Pietro, con almeno 10000 morti, tutte vite da sacrificare in nome del blocco dell’invasione afro/islamica”.
Dateli in mano ai detenuti, aggiungendo anche il giudice “liberatore”; sta a vedere che alla fine la vera giustizia trionferà?

Nel frattempo però, alla fantapolitica proposta dalla Mina Vagante, si sostituisce la realtà così come segue:
Omicidio Alatri, vegani scatenati contro Emanuele Morganti: “Un cacciatore, si meritava di essere ammazzato”.
Commento di Marco:
“Io prenderei tutta questa massa di idioti e la metterei in una gabbia piena di leoni, coccodrilli e anaconde affamate…giusto per vedere se gli animali che tanto difendono, li trattano allo stesso modo.
E visto che hanno gioito perché qualcuno ha fatto la pelle ad un povero ragazzo che ha avuto la colpa della passione per la caccia in contrapposizione al loro credo, spero vivamente che queste persone, per la stessa legge del contrappasso che hanno nominato, vengano ingoiate per intero da una pianta carnivora…sempre che questa non li vomiti”!
Commento di Mario:
“Che medaglia diamo a questi”?
A QUESTI, DIAMO LA MEDAGLIA DI MERDA!!!

Abbiamo superato e di molto il fondo, ma a me ancora viene da dire qualcosa in merito al titolo ed al sottotitolo di questa farneticazione, redatta un po’ in ritardo, ma pur sempre presente: Che sarebbe successo di diverso se quanto accaduto nel frusinate si fosse verificato a Gambatesa? Probabilmente niente di diverso per l’appunto: Avremmo avuti i giornalisti nazionali in casa come accadde per il delitto di Ferrazzano,probabilmente qualcuno sarebbe dovuto andare a perdere tempo nelle aule di tribunale dove si gestiscono le cause che poi portano agli effetti che hanno visto morire un ragazzo nel pieno della vita, ma sarebbe soprattutto capitato che l’omertà l’avrebbe fatta da padrona perché, si dice da queste parti, con un bel “Sì” t’impicci, con un bel “No” ti spicci, sempre che non ci fosse di mezzo qualcuno da proteggere, magari per becera politica di parte.

Ma di queste “protezioni” sparlerò nei prossimi giorni.