Di Maria Stella Rossi
Mostra Fotografica Di Maria Rosaria Rubulotta
Fotografie come messaggio e possibilità di riflessione sul reale che evocano l’altro/ove e che mescolano il presente e la memoria non più ossimori ma categorie che svelano la vita e le immagini di essa nella loro essenza senza tempo perché vivono l’ indefinibile.
Maria Rosaria Rubulotta, in questa seconda Mostra allestita presso L’Istituto Italiano Studi Filosofici- Napoli, Palazzo Serra di Cassano- in collaborazione con l’Associazione culturale Eleonora Pimentel, conferma e chiarisce ulteriormente la sua attenzione per questo nostro “ corpo celeste” come definiva la Terra la scrittrice Anna Maria Ortese. Foto che paiono prendere le distanze da ciò che la Rubulotta vede e focalizza con occhio lontano procedendo per scelta di campo e di prospettiva proprio per vedere meglio e oltre, nell’essenzialità, nel profondo che le cose celano e che aspettano di essere svelate e quindi comprese. L’essenza è tutta in quell’attimo preciso in cui scatta il desiderio emotivo e mentale di bloccare l’attimo fuggente e renderlo tangibile e vivo per sé e per chi osserva la foto in una empatia cercata e ottenuta quando le sensibilità si incontrano e parlano la lingua sottaciuta che fa capo ad altri alfabeti interiori. C’è un racconto, un filo rosso che traccia una trama in questa Mostra che ci indica nel titolo una possibile chiave di accesso “L’altrove tra memoria e presente” e poi ci suggerisce percorsi individuali tra riflessi che duplicano e modificano il reale e ci dicono che quasi niente è così come ci appare e foto che colgono l’abbandono riscattato dall’immagine nel momento in cui ne coglie un’altra bellezza sognando un passato splendore. Il dettaglio viene colto da Rosy Rubulotta come necessità per scovare la semplicità nella complessità che dona altra vita all’oggetto indagato mentre le immagini dedicate al mare offrono possibili spiragli di pacatezza e di abbandono.
La Mostra, con apertura il dieci marzo, offre anche una importante occasione culturale con gli interventi di Massimiliano Marotta, Elio Pecora, Lucia Stefanelli, Rita Felerico, Carmela Maietta ed Esther Basile, in sintonia con la voce recitante di Anna Maria Ackermann, sottolineata dalle musiche dei maestri Lino Blandizzi e Nicola Rando.