Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria
Ossequio Al Dio Danaro
L’odierna farneticazione è il prologo a ciò che espettorerò domani, come promesso a proposito della sindaca più zozza d’Italia, che ovviamente non ne sa niente e quindi va per la sua strada. Ma perché parto da oggi?
Si sa che certe forme di mafia, se vogliamo le più becere e vigliacche nelle azioni imposte, nascono da connubi normalmente improponibili perché antitetici fra loro; così, accanto a politici che si occupano per loro guadagno del potere temporale, cosa se vogliamo anche legittima, quando non viene portata avanti con espliciti latrocini e falsità simili, troviamo religiosi, (d’ogni credo, quindi non necessariamente cattolici anche se oggi a questi ci riferiamo), che pensando teoricamente al potere spirituale, acquisiscono, spesso spartendolo con i compari di cui sopra, quel potere temporale che non spetterebbe loro e che questi ultimi difendono a spada tratta, non necessariamente teorica.
(Stanno combattendo la fame nel mondo. Non disturbateli)
Involontariamente quindi, si arriva al dunque che qualche volta vede incrociarsi le strade di chi è posto all’antitesi del compare, magari solo per far credere ciò all’ingenuo popolino che abbocca da quel fesso che è: Questo è il caso che ci viene proposto oggi da un’intuizione della nostra Mina Vagante, suggerimento presente con un articolo che la dice lunga sul tema, ovviamente commentato da Mario da par suo: Avvenire come il Manifesto il buonismo va a braccetto, “Feccia della stessa medaglia”.
Ossequio al Danaro, come detto nel sottotitolo, unico Vero Dio in cui crede questa feccia che si fa passare per Santa o Eccellente e domani vedremo come, prova ne sia il fatto che i giornali in questione non vengono regalati a chi ha lo stomaco per leggerli. Io, da buon fascista, accetto democraticamente che venga proposta ogni idea, tanto da permetterlo anche in queste pagine, scansate solo da chi ha qualcosa da nascondere o non si vuole ribassare alla discussione, generalmente perché non ha niente da dire; ma quanto visto in questi articoli che ho voluto rileggere di prima mano, supera ogni immaginazione su ciò che si può e si deve pensare a proposito di certa chiesa, (cosa da me ricordata ogni domenica, magari toccando interessi o ciò che non si deve dire su e della sezione locale, e o in riferimento a certa politica…
Ma di quella, parlerò adeguatamente domani.