Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
Da Allora Ad Oggi, L’Unica Differenza E’ Il Costo Del “Biglietto”
Allora in molti ci credemmo, non tenendo conto dei corsi e ricorsi della storia. Se ad esempio avessimo considerate le “gesta” di Verre in tema, come minimo avremmo riso, magari anche sulla morte di coloro che venticinque anni fa o giù di lì caddero in disgrazia, a vantaggio di chi, un passo più indietro o facente parte di altro potere, avrebbe preso il posto dei primi,
ovvero di chi è stato considerato anche peggio del politico romano di cui sopra, quel Bettino Craxi che in un certo qual modo, fra esilio volontario e sconti di pena, ne ha, chissà quanto intenzionalmente, ripercorsa la strada.
Oggi il moralismo divampa e tutti parlano di “lezione di Mani Pulite”; Mario non si è lasciata scappare l’occasione e mi ha trasmessa la pezza, come al solito corredata dal suo commento: La stagione di Tangentopoli: 25 anni dopo, la lezione di Mani pulite, “Si è passati semplicemente dal Manuale Cencelli al Manuale Visconti”, aggiungo io, si è passati semplicemente dalla POLITICA alla politica.
A questo punto, io mi chiedo quanta differenza si possa trovare fra Verre ed il moderno “Solerte Magistrato”, non tanto inquadrando gli attuali esseri umani, quanto nel dare un’occhiata al sistema che mi sembra non troppo differente da quello che vigeva poco più di duemila anni fa: Vittorio Feltri: Mani pulite, coscienze sporche. Così i magistrati sono diventati una casta di intoccabili, ulteriore contributo così commentato dalla nostra Mina vagante: “La cosa patetica è che i criminali rossotogati hanno anche la faccia tosta di autocelebrarsi”, aggiungo di nuovo io, la cosa patetica è che quanto dice Feltri, noi lo farnetichiamo da anni e la gente che poi si lamenta del disservizio, tutto fa, fuorché reagire.
Ma all’inizio ho menzionato un “tuttofare” vissuto durante la repubblica romana che già si era espansa, per cui viene spontaneo andare a vedere come, in altre parti dei domini dell’Urbe, in tempi moderni viene trattata la corruzione che da noi ha preso il nome di Tangentopoli. Questa volta mi viene incontro Marco che contribuisce anche con il suo commento: Romania, dopo le proteste in piazza il governo revoca il decreto salva-corrotti, “I Rumeni i cazzi loro se li sanno vedere…Ceausescu docet”! Ha ragione Marco: I rumeni, i cazzi loro se li sanno vedere e quelli che vogliono vederseli ancora meglio, vengono in Italia ad esaudire il loro desiderio… Sì, è così; se infatti in Romania funziona come abbiamo visto sopra, chi vuole imparare l’arte della vera corruzione che si concretizza spesso con il detto: “Vivi e lascia vivere”, viene nel Bel Paese e se non ha già imparate le regole d’ingaggio, le studia con corsi professionali che alla fine fanno dire della terra che è nostra patria: Tanti Paesi corrotti, ma l’Italia è imbattibile, affermazione così commentata da Mario: “Può essere che tutto il mondo è paese ma tutto il mondo non sarà mai bel paese”. L’acqua calda è stata scoperta ben prima di Tangentopoli! Ergo: Se non avete niente da dire … Perché espettorate inutili chiacchiere da bar?
E poi ci lamentiamo di gente che ruba il lavoro ai suoi concittadini con l’aiuto più o meno evidente dei politici di turno o ci battiamo il petto e chiediamo perdono a Dio, ovviamente senza rendere il maltolto per il quale ci si è andati a confessare presso personaggi che sono fra i primi che se condannano la corruzione, poi attingono a piene mani ai benefici che questa “virtù” offre giorno per giorno … Considerato che dal millenovecentonovantadue ad oggi, l’unica cosa che davvero è cambiata è il contenuto delle tangenti, ora più pingue e soprattutto raffinato, più passa il tempo, più mi viene voglia di sperare che si verifichi la legalizzazione della corruzione, come fosse l’ascesa al governo della setta Grillo/Casaleggio … Almeno per vedere l’effetto che fa!
Sta a vedere che effettivamente vivremmo meglio?