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Gambatesa. ECOCOMPATTATORE: Ma Davvero E’ Progresso?

Di Vittorio Venditti
(Audio), Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Da Marco Frosali Con Modifica Di Salvatore Di Maria E Da Vittorio Venditti

L’Inchiesta

Donato, Lo Spazzino, del 14 novembre 2012

In attesa del rientro a lavoro di Donato, (se le cose stanno come dice “Radio Fante”, ladri sono stati, ladri restano, anzi, ladri ed ancor di più, ma ne sparlerò a tempo debito se sarà necessario e spero di no), torno sul tema proposto dal titolo e vediamo se l’oggetto del quale tratto è davvero il progresso per Gambatesa, immaginato dalla locale amministrazione per il nostro bene.

Ecocompattatore Del Toppo

In diverse occasioni ho sparlato di ciò che vedi in foto e non serve rimettere i link se sei fedele a leggermi; siccome però a me piace toccare le cose con mano e non solo scriverle, (magari per moda e facendo il copia/incolla), ecco che martedì scorso, dopo l’incontro presso la CGIL di Campobasso, avente per tema ciò che a Gambatesa accade agli spazzini, (quelli veri, non chi ne ha usurpato il posto), ho voluto verificare fino a che punto sia valido il discorso del quale si vanta l’amministrazione municipale gambatesana, non tanto per il riciclo in sé che può venir fatto in altre maniere così come ribadirò in seguito, quanto per vedere fino a che punto il gioco valga la candela dal punto di vista economico, inteso anche come tempo che si perde in tal operazione.

Ecocompattatore (OASI)

Dunque, martedì scorso, armato di grosse buste contenenti plastica ed alluminio, unitamente a Donato e Totore, sono andato presso il supermercato OASI di Campobasso, ove è posizionato l’ecocompattatore mostrato in quest’ultima foto; il dispositivo non ha nulla a che vedere con quello installato in paese, in quanto è decisamente più capiente; ha tutto a che vedere con quello del borgo invece, se si considera il funzionamento, anzi, il mancato funzionamento di questi contenitori, atteso che se l’apparato che è stato installato presso il parco giochi del Toppo sia guasto un giorno sì e l’altro pure, quello che puoi trovare presso il supermercato campobassano di cui sopra si comporti allo stesso modo o forse peggio, visto che martedì scorso lo abbiamo trovato bloccato e dopo che è stato rimesso in funzione, si è guastato nuovamente sotto le nostre mani. C’è però qualcosa di diverso se parliamo di come si deve provvedere per la riattivazione dei due ecocompattatori: Se infatti a Campobasso va chiamato un numero verde il cui operatore poi invia il tecnico a far ripartire il dispositivo, a Gambatesa questa funzione è sbrigativamente risolta da Antonio Mucci, (il vigile urbano): Gli hanno trovato finalmente un lavoro?

Tornando a bomba: Dov’è il vero problema?

Martedì sera, ho voluto verificare fino a che punto sia importante la cultura del riciclo anche a favore dell’utente: Io ho scritto più volte che la modalità di ricompensa proposta a chi “ricicla” a Gambatesa sia una vera perculazione, invitandoti a conferire i tuoi rifiuti presso Donato, il quale li porta a sua volta a Campobasso, guadagnandoci e potendo spendere direttamente quanto acquisito; continuo a consigliarti come sopra perché il mio amico normalmente porta le buste d’immondizia direttamente presso il punto di raccolta, ricevendone immediatamente i relativi scontrini da spendere, ma facendo tutto in maniera rapida, mediante la consegna delle buste agli operatori non all’ecocompattatore installato all’OASI, ma come detto presso il centro di raccolta sito a Campobasso nord; dovesse Donato operare come proposto anche nel centro murattiano infatti, sarebbe deleterio e controproducente, atteso che martedì sera, volendo inserire pezzo per pezzo i rifiuti nell’ecocompattatore campobassano, in tre abbiamo perso più di un’ora e siccome poi il dispositivo si è bloccato, delle due buste a nostra disposizione, metà della seconda l’abbiamo dovuta riportare indietro, guadagnando, dopo un’ora per l’appunto, la ragguardevole somma di un euro e ventinove centesimi, (lì, il prezzo per ogni unità conferita è di un centesimo), spesi con l’aggiunta del resto per acquistare tre barattoli di birra come premio di consolazione.

Allora: Riciclare in questo modo, a Chi conviene?

Schiattarella: Il Grande Lavoratore

Luca D’Alessandro, (schiattarella), enfatizza in ogni modo e se vogliamo anche legittimamente il lavoro suo e dei suoi complici per la serie: Se non mi vanta mamma lo faccio io. Ai cittadini, specialmente se pagano le tasse per avere ”Servizi Migliori”, ciò non interessa affatto e magari, questi cittadini rompicoglioni vorrebbero anche che le cose fossero modificate con un minimo di criterio e d’intelligenza; io, giusto sèi anni fa, iniziando a rompere gli zebedèi per l’appunto, riportai qui l’esempio di Moncalieri, dove esiste un punto di raccolta che impiega personale e permette ai locali cittadini di conferire i propri rifiuti adeguatamente separati, a fronte di punti equivalenti a moneta, da spendere per pagare la bolletta annua dell’immondizia. quella, nello spettacolo di fine anno che vi ha proposto, ha dichiarato di non poter abbassare le tasse, alla faccia di ciò che aveva promesso durante la campagna elettorale, (Carmelina Genovese, Comizio Di Conclusione Della Campagna Elettorale, 1, Carmelina Genovese, Comizio Di Conclusione Della Campagna Elettorale, 2), per il nobile obiettivo di offrirci “Servizi Migliori”, vedi link proposto un po’ più sopra. Visto che il municipio è in possesso di un tesoretto che si dice ammonti a trecentomila euro, ([download id=”1155″ format=”2″]), tolti feste e festini che l’amministrazione medesima organizza a nostre spese durante ogni anno, si potrebbe agire aprendo un punto di raccolta gestito, in maniera che i cittadini possano conferire volontariamente e per tempo l’immondizia, che se adeguatamente separata dai cittadini stessi, porterebbe ad un compenso da ricevere mediante delle carte di credito da fornire agli utenti, permettendo così a Questi di acquisire quei punti da spendere per pagare la relativa bolletta, magari evitando di sborsare danaro utile ad altri scopi, valido motivo per riciclare seriamente, senza dover abbandonare i rifiuti per le campagne, cosa alla quale si è costretti oggi per evitare di tenere l’immondizia in casa, cosa che quei fessi pensano di bloccare con stupidi, quanto inutili controlli pseudopolizieschi, come quello carnascialesco di sabato, quando si sono visti i vigili urbani locali al lavoro dalle sèi di mattina, (che bello scherzo!), senza sapere che chi ha voluto, li aveva già fregati, mandando in discarica ciò che era necessario mandarci, anzi tempo.

Emilio Venditti

Se parli con tanti gambatesani, ti rispondono che la nordica proposta è stata inutile da presentare, quando il paesello era governato da un “rozzo”;

quella

oggi abbiamo messa al potere chi, fregando l’occupazione ad altri, ci ha portata civiltà e soprattutto progresso dei quali vantarsi. La segnalazione che sto ribadendo, se ben applicata, porterebbe almeno un posto di lavoro in più, (da altre parti gli occupati sono in numero maggiore, ma qui siamo pochi…), magari da assegnare a gente di quella risma, cacciata da altre ditte ufficialmente per crisi, più chiaramente perché sfaticata ma da sostentare in quanto “votante”, ma soprattutto lecchina.

Logo Leccheria

Sarebbe una soluzione che salverebbe capra e cavoli, se per capra o caproni intendiamo gli sfaticati da sistemare per ragioni elettorali e riferendoci ai cavoli, se consideriamo chi, facendosi i cavoli suoi, tornerebbe a fare onestamente il suo lavoro, senza che questo gli venga rubato.

LA BUTTO LI’!!!