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SANTA ROMANA CHIESA: Non Sanno Più Imitare Pietro

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti

Non Sanno Più Che Pesci Pigliare?

Cupolone

Santa romana Chiesa, si sa, ci dice che si rifà all’esempio di Pietro per pescare ed attirare a sé le sue vittime, preferibilmente umani docili e mansueti. Fra i moderni pescatori, c’è chi “lavora”, percependo alti vitalizi, cosa che mi sembra, (da quel “peccatore” incallito che sono), non sia del tutto conforme agli insegnamenti impartiti da chi, suo malgrado, ha fondata quell’azienda.

Cardinale Angelo Bagnasco

Prendendo dunque in esame l’operato di uno di questi “gran lavoratori”, va detto che del “brav’uomo” riprodotto in foto già abbiamo sparlato giusto undici mesi fa qui, riprendendo un articolo inviato da Marco: Il maxi-vitalizio del generale di brigata cardinal Bagnasco. Il soggetto, ricco da far schifo, con la sua bella faccia ed alla faccia di coloro di cui parla, si pone a difesa dei poveri, indicando la strada ai politici italici che sono obbligati a seguirla, pena una probabile non rielezione, cosa che a parecchi di questi, se si andrà a votare prima del prossimo settembre, creerà un insormontabile problema per la futura ricezione del loro, di vitalizio!

Il Vostro predica: “La crisi economica continua a pesare, la povertà aumenta a ritmo sproporzionato, gli indigenti non solo semplici numeri ma «volti e storie di centinaia di migliaia di famiglie». Per superare la piaga in cui versa il Paese, servono subito due provvedimenti: l’introduzione del Reddito d’inclusione (Rei) e la predisposizione del Piano nazionale contro la povertà”. … “In tema di immigrazione, Bagnasco chiede anche che sia riconosciuta la cittadinanza ai minori che abbiano conseguito il primo ciclo scolastico e la possibilità di affidare i minori non accompagnati a case famiglia”. Fonte: Bagnasco imita il Papa: cittadinanza ai migranti e reddito di inclusione.
Commento di Mario:
“S. r. C. e i suoi pizzini”!

Dei pizzini dei quali parla la Mina vagante ho detto esplicitamente sopra; ora passo alla sintesi di quanto estrapolato dalla pezza che Mario mi ha gentilmente trasmessa. In buona sostanza, il ricco che parla dei poveri ci dice che:
1°: Va protetta la famiglia, e solo quella, non tenendo conto del fatto che spesso, se non si arriva a fine mese, è per colpa della volontà di certi poveri di considerare i propri desideri come diritti acquisiti.
Conosco tanti “poveri” che non arrivano a fine mese, ma in casa, (per la quale magari non pagano nemmeno l’affitto), hanno SKY o Mediaset Premium, (in molti casi ambedue le televisioni a pagamento più parabola satellitare che non ha nulla a che vedere con quelle che raccontava Gesù), per vedere le partite con TV da quarantacinque/cinquanta pollici comprati magari a rate, cosa che non so fino a che punto un povero possa permettersi, cosa però che fa moda perché oggi se non hai un mutuo aperto non vieni nemmeno guardato in faccia, cosa derivata dalla pubblicità che se è l’anima del commercio lo è grazie anche all’educazione impartita in merito da certi “pastori”, una linea telefonica fissa per avere l’ADSL ed uno smartphone per componente della famiglia stessa, minorenni o quasi lattanti inclusi e per finire una o più automobili. In altre realtà, esistono sussidi che vengono elargiti senza troppa burocrazia a famiglie di vario genere e non solo, a condizione però che il “povero” o il disoccupato petente, si attivi, con l’aiuto delle Leggi, a risolvere il suo problema, pena la decadenza del sussidio medesimo.
2°: Dare la cittadinanza agli immigrati, ma soprattutto far sì che i minori non accompagnati vengano ricoverati nelle cosiddette “Opere Pie”, ovviamente a spese della collettività.
Della prima parte di questo secondo punto, va detto che la cittadinanza, innanzitutto andrebbe data agli italiani con il rispetto di quanto da chi ti tedia proposto, secondo ciò che accade all’estero e rimesso nel punto uno, poi, fatti salvi i doveri d’ospitalità, procedere secondo quanto già per altro avviene, atteso che per esempio a Gambatesa abbiamo nuovi concittadini d’origine non italiana, persone che da prima che ottenessero il pezzo di carta in questione, già venivano da noi considerate più che compaesane.
Riguardo poi al problema “minori”, io ho già detto in diverse occasioni cosa penso del business delle “Opere Pie”, atteso che io sia stato costretto in prima persona a subire la loro ospitalità con tutti gli annessi e connessi; per questo ti evito link e ripetizioni di cose che già sai, condannando però senza mezzi termini questa diabolica insistenza nel cercare di procacciarsi nuovo pescato, approfittando della debolezza altrui, ma soprattutto del danaro derivato dalle tasse che in Italia paghiamo in tanti, non necessariamente ossequianti i dictat di chi predica bene e razzola male.

Chissà che ne pensa il Pescatore per eccellenza: Pietro…