Di Stefano Venditti
Non è stata affatto delusa la grande attesa del popolo sportivo molisano, e non solo, per la venuta nella città capoluogo di Regione della campionessa mondiale di atletica leggera Nicole Orlando. Dalle interviste che Nicole ha rilasciato in lungo e in largo per l’Italia e il mondo è apparsa una ragazza molto dolce, gentile, educata, espansiva e determinata. Un modello di donna e di atleta di assoluto ed indubbio valore morale che riesce a trasmettere in chi è vicino una solarità e una cordialità davvero fuori dal comune.
Sensazioni che si sono fortemente confermate anche a Campobasso nella suggestiva cornice del teatro Savoia dove si è svolta la quarta giornata dello sport regionale voluta fortemente dal consigliere regionale con delega allo Sport, Carmelo Parpiglia.
Accompagnata dal padre Giovanni, Nicole è apparsa subito molto cordiale ed estroversa salutando tutti gli studenti, professori e rappresentanti del mondo sportivo e politico molisano presenti nella platea del Savoia stringendo diverse mani. Un saluto normale di una ragazza normale che ha lasciato nei cuori degli studenti molisani delle pillole di saggezza davvero coinvolgenti. Una campionessa mondiale, ben quattro ori i suoi negli ultimi mondiali in Sud Africa, che ha la sua forza nella famiglia e in quel passato di sportivi e di artisti che è scritto a chiare lettere nei suoi genitori in suo fratello e in sua sorella: tutti sportivi e appassionati di musica. Malgrado l’apparenza possa far sembrare Nicole un po’ timida e riservata dietro questa facciata si nasconde una ragazza molto determinata che sa bene cosa vuole dalla vita. Non a caso la sua biografia, che ha presentato ufficialmente a Campobasso, si intitola “Vietato dire non ce la faccio”.
Nicole, grazie alle domande del giornalista Rai nonché presidente dell’Ussi Molise, Mauro Carafa, e della speaker originaria di Campobasso di Radio Delta 1, Mary Jo, si è aperta agli studenti molisani e ha raccontato la sua vita e il suo legame con lo sport in particolare.
“Ho iniziato a praticare sport da quando avevo cinque anni avvicinandomi alla ginnastica ritmica. Poi pian piano mi sono appassionata dell’atletica leggera, passione che mi ha portato a conquistare i quattro ori ai Mondiali del Sud Africa.
Provengo da una famiglia molto sportiva e quindi per me è stato facile a mia volta praticare più discipline sportive. Per avere risultati nella vita comune e nello sport bisogna avere una forte determinazione e una grande consapevolezza di ciò che si vuol fare. Ognuno ha il suo ruolo e deve svolgerlo nel migliore dei modi.
Ai ragazzi presenti oggi a Campobasso voglio dire che bisogna mettere la stessa determinazione nello studio e nello sport affinché i propri sogni si possano realizzare in pieno. Ragazzi ascoltate sempre i consigli dei vostri genitori e dei vostri insegnanti per affrontare nel migliore dei modi la vita e le difficoltà che si possono incontrare. Io ho un carattere molto forte ed è per questo che fino ad oggi sono riuscita ad ottenere diverse soddisfazioni. Lo sport è la mia vita e oggi come oggi non ne potrei fare a meno. Non è facile conciliare una vita “normale” con il ritmo frenetico degli allenamenti e di una vita sportiva agonistica, ma vi assicuro che lo sport è la cosa più bella del mondo”.
Sul ricordo delle sue medaglie vinte nel Sud Africa Nicole si è sciolta quasi in un pianto nel ricordo della sua nonna scomparsa. “Quando sono salita sul podio in Sud Africa ho alzato gli occhi al cielo e ho dedicato le mie vittorie alla mia nonna che non c’è più. Le ormai è in cielo e mi manca tantissimo, mentre io ora sono qui e devo vivere la mia vita e puntare decisa sui miei obiettivi sia come donna sia come atleta”.