Di Raffaele Salvione
Le Emoji…O Meglio: Le Faccine
Chi Non Le Usa Alzi La Mano
Le faccine hanno cambiato il modo di comunicare. Invadono i social e sono sempre più elaborate. Non puoi fare a meno di utilizzarle nei tuoi messaggi?
Non preoccuparti, sei in buona compagnia. Sono oltre 6 miliardi le emoji scambiate ogni giorno su smartphone. Non sembra proprio una moda passeggera, anzi potrebbero diventare un esperanto in grado di unire lingue e culture diverse.
Nelle email compaiono di meno, ma trionfano, invece, su whatsapp e facebook. Come nella vita un sorriso crea rapporti più distesi e predispone al dialogo, anche nei messaggi usare espressioni felici contagia positivamente e mette di buon umore.
Occhio, però, alle insidie.
Le faccine introducono nel messaggio le cosiddette intenzioni comunicative, ciò che nei rapporti diretti trasmettiamo attraverso le espressioni facciali, la gestualità e la voce. Non bisogna confondere le intenzioni comunicative con le emozioni. In molti casi quando sorridiamo non stiamo provando un’ emozione positiva, ma stiamo cercando di suscitare un’ impressione positiva in chi ci ascolta. Se qualcuno mi manda tante faccine potrei pensare che non è sincero e avere difficoltà a capire cosa vuole dirmi. Il segreto per essere credibili? Usarle con moderazione.
Le emoji sono sempre più dettagliate e sofisticate. Questo da un lato può generare fraintendimenti sul vero significato di ciò che si vuole esprimere, dall’altro apre la possibilità di stabilire una conversazione “cifrata”. Molti fidanzati già si scambiano messaggi fatti solo di faccine, realizzando scenette che solo loro possono capire!!!
Torneremo ai geroglifici egiziani?
In fondo… sono corsi e ricorsi storici. Non abbiamo inventato niente di nuovo.