Di Galileo Casimiro
La legge di bilancio ha introdotto, a partire dal 1° gennaio 2017, un incentivo per tutte le aziende private che assumono lavoratori in unità produttive delle Regioni del Sud. L’incentivo viene riconosciuto a quelle aziende che assumono lavoratori di età compresa tra i 15 e i 24 anni da avviare con contratto di apprendistato professionalizzante e lavoratori che hanno un’età superiore a 25 anni e che sono privi di un’occupazione da almeno sei mesi.
La misura dell’incentivo consiste nella “soppressione” dei contributi a carico del datore di lavoro con un massimale di Euro 8.060,00 annui.
Condizione essenziale è che il rapporto di lavoro sia a tempo indeterminato.
La legge è già operativa e pertanto le aziende possono sicuramente avviare lavoratori beneficiando dell’agevolazione, ma devono comunque provvedere al pagamento per intero dei contributi dovuti fino a quando non verrà emanata dall’INPS la circolare attuativa che indichi le modalità di accesso al beneficio e i codici di decontribuzione nonché le modalità di recupero dei contributi già pagati.
Va segnalato che l’accesso al beneficio è subordinato alla presentazione di una domanda esclusivamente in via telematica e l’INPS provvederà alla concessione del beneficio fino ad esaurimento fondi.
Va segnalata a tale proposito una criticità molto importante di questa disposizione legislativa.
La dotazione finanziaria è stata disposta in maniera diversificata a seconda se si tratta di Regioni “meno sviluppate” e Regioni “in transizione”.
Alle prime (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) è stata assegnata una dotazione finanziaria complessiva di Euro 500.000.000 e alle seconde (Abruzzo, Molise, Sardegna) una dotazione finanziaria di Euro 30.000.000.
Ogni singola Regione appartenente al gruppo delle “Regioni in transizione” potrà usufruire di una dotazione quindi di soli 10.000.000 di Euro (contro i 100.000.000 di ogni singola Regione del gruppo “meno sviluppate”) che in sostanza consentirà un avviamento al lavoro di circa 1250 unità.
Si ritiene precisare che la norma, così come in analoghe disposizioni incentivanti, subordina il riconoscimento dell’incentivo ad una situazione di “regolarità” , non solo contributiva, dell’azienda destinataria; di rispetto in generale di tutta la normativa in materia di lavoro, di sicurezza ecc. ecc.
Le aziende private quindi, per poter beneficiare materialmente del beneficio dovranno attendere l’emanazione della circolare INPS che indichi i modi e i tempi per la presentazione della domanda di accesso ai benefici.
Va da ultimo precisato che il beneficio rientra nel cosiddetto regime “de minimis” e quindi bisogna fare attenzione a non superare le soglie stabilite dalla normativa; tuttavia la disposizione prevede che è possibile superare i limiti stabiliti dal “regime de minimis” solo nel caso in cui l’incentivo riguarda lavoratori che incrementano i livelli occupazionali rispetto alla media dell’anno precedente.