Integrazione Sociosanitaria: Regione Molise “Buon Esempio”
19 Gennaio 2017
Gambatesa: Combattiamo La Leccheria… E Non Solo!
20 Gennaio 2017
Mostra tutto

La Buona scuola: ‘NCHE SENSO!!!

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Stefano Venditti

Appendice

Matteo Renzi

Certo che la politica è strana: Quando Renzi era al governo si parlava di Buona Scuola e venivano presentate soluzioni epocali per la ricostruzione dell’italica istruzione, dopo quasi un secolo di stabilità e monotonia che sconfinavano nella obsolescenza. Defenestrato Matteo, ecco che i buoni propositi lasciano spazio alla faciloneria di chi predica bene e razzola male. Ma che è successo?

Gruppo Di Asini

Esame maturità, basterà la media del 6 per essere ammessi. Per fortuna che Mario non ha avuto il fiuto di acchiappare questa pezza: Sarebbe stato un terremoto, con tutto il ribadito rispetto per coloro che purtroppo il sisma lo stanno patendo sulle loro già martoriate spalle. Si ritorna al “Lo pretendo perché è un mio diritto!”, senza voler considerare che prima dei diritti, in questo caso non si sa quanto sacrosanti), bisognerebbe ottemperare ai doveri, cosa che detta all’italiano medio, fa storcere a quest’ultimo il naso anche nel caso nel quale quest’organo sia così imponente da far provincia. La qualità e quantità dell’istruzione digerita dagli studenti patrii è bassa e quasi sempre non per colpa loro. Come dico spesso, ricordando la lezione basilare che mi fu impartita a suo tempo durante il tirocinio magistrale, quando uno studente non rende o solo non è interessato, la ragione, o colpa che sia, va ricercata in chi impartisce l’istruzione che deve venir assimilata; in altre parole: se lo studente è asino, la colpa è dell’insegnante che non lo sa guidare.

Evito dunque di scatenarmi a dovere sullo stigmatizzare certe carriere di docenti che marinavano la scuola quando erano a loro volta alunni, disinteressati alle lezioni di chi non le sapeva impartire, pretendendo però con forza quel sèi politico che poi li avrebbe portati ad acquisire il tanto sospirato Diploma e la conseguente Laurea con lode “comprata”, insegnanti oggi schifati dagli attuali studenti che apprendono quel nulla imparato da chi si lamenta perché spesso è precario e non ha il posto fisso, magari ricercato a botta di raccomandazione. Oggi si cerca di tornare a giustificare il sèi di compromesso perché diversamente, non solo non si troverebbe onestamente un lavoro e lo si dovrebbe rubare con la complicità del compare politico, ma sarebbe difficile uscire anche dal diplomificio con il pezzo di carta in mano, purtroppo un po’ duro da usare in bagno, cartoncino da incorniciare che però risulta alla fine più utile a chi ha contribuito a che venisse assegnato, esclusivamente per dare una parvenza di giustificazione al non lavoro durato anni, spreco di “energie” pagato obbligatoriamente dai contribuenti secondo l’articolo tre della Costituzione della Repubblica italiana, (furbetti esclusi), che ovviamente ha prodotto il naturale e giusto nulla.

Ben vengano dunque gli episodi come quello del quale abbiamo già trattato in almeno due puntate del “Barile Raschiato”, fatto che ha un epilogo davvero strano; Se non si può combattere chi sta vincendo, meglio farselo amico e regolarsi come segue: Lo studente che vendeva abusivamente snack a scuola condannato a lavorare al mercato, notizia così commentata da Mario: “Questa è la fotografia di un Paese socialista; è la fotografia di una scuola statale discarica sessantottarda, impiegatificio e votificio che indottrina, reprime la libera iniziativa individuale, che ha il doppio del corpo docente rispetto alla media europea e che produce gli studenti peggiori. A quelle capre cattosocialiste maleodoranti di collettivismo e malate di speranza, auspicando una loro dipartita volta a fare cernita e pulizia, suggerisco di confrontare le percentuali di promossi anno dopo anno agli esami detti di maturità e l’analfabetismo funzionale”.

Che ti avevo detto? Se la Mina Vagante fosse entrata in possesso della pezza precedente, sarebbe esplosa come non mai!
A proposito poi della “Condanna”, io mi chiedo come mai il “Condannato” ancora perda tempo stando appresso ad una scuola che non gli serve, optando per quel lavoro ora imposto, vero obiettivo da raggiungere per chi sa come portarlo avanti con reale profitto, fine naturale della ragione stessa per la quale si lavora…

Tirando le fila del discorso, a me dispiace solo per il fatto che ho dovuto tediarti nuovamente con la farneticazione ripetuta di un delirio già sgorgato da ciò che resta del mio cervello, non più di due giorni or sono. Ciò perché sono davvero stufo di offendere la tua intelligenza riproponendoti ovvietà come l’argomento “scuola italiana”, fritto e rifritto per quell’innato desiderio di sperare in un valido cambiamento, voglia che alberga in me in quanto ottimista per natura.

Non resta dunque altro da fare che affidarci al buon vento che ci deve guidare per permetterci di continuare a vivere in questo mare tempestoso e da buon Ulisse spero che tutto ciò sia estraneo alla volontà di chi fino a ieri ci ha spronati a far meglio per il futuro delle prossime generazioni; sarebbe davvero triste dover scoprire che mentre si dicevano tante belle parole, dietro le quinte si preparava a tutti noi il piatto che ci stanno servendo, indigeribile e davvero traditore di ciò che resta della nostra speranza di vedere in futuro italiani ed italiane che si comporteranno davvero come Veri Uomini e Vere Donne, alla riscossa di una reputazione che al momento resta davvero sotto i piedi del resto del mondo.