Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Salvatore Di Maria
(Foto), Di Giuseppina Moffa, Donato Codianni, Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Da Vittorio Venditti
Come? MA CON LE ARMI CHE FANNO LORO PIU’ PAURA!!!
Quest’edizione straordinaria non è, come sembrerebbe, dedicata al terremoto del centro Italia, alle cui popolazioni va comunque tutta la nostra solidarietà di persone che hanno assaggiati certi disagi e non sono stati aiutati da nessuno, ma ad altri modi di difendere la propria dignità di cittadini italiani ed in qualche caso di combattere per riavere ciò che è stato rubato a questa serie di persone, terremoti che se ben tenuti da conto, fanno più danni e soprattutto riescono a scalfire monoliti finora ritenuti sacri ed inviolabili. I fatti:
Stamattina, uscendo di casa come al solito verso le sette meno un quarto, mia madre ha notato ancora una volta il mastello lasciato aperto da Giovanni Abiuso, quello che una volta chiamavamo amichevolmente Johnny e che ora apostrofiamo in modo dispregiativo con il nome di Has Fidanken. Il camioncino era passato da poco ed a me la cosa suonava strana, atteso che normalmente presso l’inizio di via San Nicola la raccolta avvenga non più tardi delle sèi, massimo sèi e un quarto. Scendendo per via San Nicola dunque, incontriamo il camioncino suddetto e mia madre bussa educatamente al finestrino del lato guida, dove la persona che sto trattando era intenta a lavorare. Mia madre fa notare il disagio creato ancora una volta dal modus operandi secondo il quale i mastelli vengono restituiti aperti ai cittadini e Has Fidanken, con aria quasi beffarda dice: “E’ capitato solo stamattina…”; mia madre legge in quelle parole così proposte quasi un modo per dire: “dì e fatti in culo” e fa notare la cosa al lecchino che risponde: “Io t’ho mandata a fanculo? OOOOOOO!!!”.
Io non ho ovviamente proferita parola, atteso che il problema “mastelli aperti” l’abbia trattato in talmente tante occasioni che ormai il tedio per te che leggi è arrivato a crearti un callo protettivo. Ho tirata mia madre per un braccio e le ho detto di finirla, tanto quello ed il suo collega, come si comportano con la cittadinanza, così tengono casa loro. Mia madre ha detto che avrebbe fatta presente la cosa a “quella”, andando al municipio non appena ne avesse avuta occasione: “voglio proprio vedere se caccia anche me!”.
Mia madre ce l’ha a morte con quella perché lei mi ha cacciato dal municipio, ma mia madre non sa cosa sto preparando per dimostrare a quella che l’odio, non necessariamente debba sfociare in aggressioni fisiche, atteso che ciò faccia parte di antiche concezioni di vendetta, abbondantemente superate da ciò di cui parlerò dettagliatamente lunedì prossimo.
Ma… Perché tanto ritardo questa mattina nella raccolta dei rifiuti?
Io non avevo pensato a quanto sto per raccontarti. Qualche minuto dopo il battibecco fra mia madre ed Has Fidanken, chiamo al telefono Totore per farci quattro risate in merito e lui mi dice: “stamattina ho dovuto spalare della neve rimasta e sono arrivato al magazzino con mezz’ora di ritardo. Ho trovati i due lecchini nel camioncino e questi sono partiti per il loro giro solo dopo aver visto a che ora io mi sono presentato. Insomma: Mi stavano spiando, credendo di farmi paura”. Io ho consigliato al mio amico di fermarsi e comunicare immediatamente al datore di lavoro quanto accaduto per fregare sul tempo la leccheria e Totore ha eseguito come segue: “Buon giorno, volevo avvisarvi prima che i due lecchini vi dicono una cosa per un’altra, visto che mi hanno spiato invece di lavorare. Sono arrivato mez’ora dopo perché in quella mezz’ora ho spalato la neve in una via che si trova vicino al magazzino e siccome la pala che ho usato per spalare è la mia come pure la scopa, ogni giorno me le riporto a casa”, intendendo con ciò che certo lui non lascia incustodito il suo materiale. Per altro, va detto che la pala che usa Totore, gli è stata gentilmente regalata da mia madre durante la nevicata del duemiladodici…
Insomma: Questi pretendono che non si racconti niente e ce lo fanno capire in tutti i modi.
Sarà per questo che dopo aver visto cosa farà mia madre, se mai incontrerà “quella” che probabilmente per difendersi le dirà che “Tuo figlio m’insulta tutti i giorni dalle pagine del suo blog”, per altro facendo un buco nell’acqua, atteso che mia madre non sappia nemmeno accendere il computer… sarà per questo che lunedì ti svelerò come intendo continuare a combattere contro chi fa delle parole la sua arma, spuntata contro chi evidentemente sa usare le parole meglio di chi si firma col roboante titolo di AVV.?