Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Donato Codianni, Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Da Vittorio Venditti
Per La Serie: “Se Non Mi Vanta Mamma, Mi Vanto Io!”
“Ci vediamo oggi pomeriggio all’Auditorium Maestro Donato di Maria alle ore 18:00, per l’ultimo CONSIGLIO COMUNALE DELL’ANNO. Per l’occasione verrà effettuato il resoconto dell’attività svolta a metà mandato! L’appello alla partecipazione è rivolto in particolare ai giovani affinché si interessino della gestione e dell’amministrazione del proprio paese.” E’ questo il messaggio recapitato dall’amministrazione municipale tramite WhatsApp ai concittadini che hanno accettata questa forma d’invito in formato elettronico, appello successivamente corretto nell’orario, spostato mezz’ora più tardi. Il tema non poteva essere più chiaro: Ricordare ai gambatesani l’operato dell’attuale amministrazione a partire dal suo insediamento ed esigerne il ringraziamento, come se chi risiede, paga le tasse o vive semplicemente qui, fosse per imposizione divina Has Fidanken, Chupa o lecchini simili, al servizio della politica che invece ed a sua volta dovrebbe essere al servizio dei cittadini.
Va bene che derivate dai D’Amico, ma forse i tempi sono cambiati, magari a dispetto del cambiamento da voi predicato… A vostro comodo!
Io, e non poteva essere altrimenti, ho evitato l’appuntamento come si fa con la peste, non tanto perché mi è sembrato non del tutto pubblico, cosa che si nota dal fatto che una manifestazione del genere, se veramente la si fosse voluta indirizzare a tutta, ma proprio tutta la cittadinanza, la si sarebbe dovuta proporre ben prima, come da me già descritto a suo tempo con la proposta del quesito che ripeto: Gambatesa. Secondo Anno Di Amministrazione: E L’Incontro Con La Cittadinanza?, vale a dire come si era fatto l’anno prima, nei tempi e nei luoghi descritti qui, quando ancora si poteva credere che si potesse parlare di cambiamento con il nuovo governo.
Io non me ne sono stato con le mani in mano, ben ricordando che “quella”, poco più di sèi mesi fa, per poter compiere indisturbata una delle azioni che andrò a descrivere ed a ricordare, mi ha cacciato dal municipio con la capacità e la professionalità, tipiche di un’avvocata che sa fare bene il suo mestiere e per questo, come già espettorato nel precedente link, lascio a te ogni giudizio in merito. Sarei potuto andare a sentire lo sbrodarsi di chi sa che se non fa così non se la caga nessuno, ma ho preferito riprendere il mio corposo blocco di appunti che mi servirà a fine mandato, (se ci arriveranno…), per estrapolare qualche chicca, in attesa di utilizzare il faldone in modo serio e fornito di particolari, non appena se ne presenterà la giusta occasione. Ho detto però che non me ne sono stato con le mani in mano, per cui, mentre mi era diventato chiaro il perché non si facesse festa fra la rappresentazione del presepe vivente e ciò che accadrà stasera, ho raccattati i messaggi che mi sono stati girati da un gruppo di agenti de “Il Segreto di Pulcinella”, missive che mostravano come l’addetto culturale ed alle comunicazioni della compagine al governo presentasse l’operato di tal gruppo, là dove i gambatesani che sognano non si rendono conto che gambatesa che vive nel mondo reale è ben altro. Da quei messaggi, prendo pochi argomenti, proprio per evitare di sprecare proiettili utili a seguire, e ne risparlo con il nostro farneticare del passato in tema.
1°: “FAI MARATHON”. qui quanto scrissi per evitare di ringraziare in anticipo per qualcosa non più importante della normalità.
2°: Marchio DE. CO.: qui finii di trattare almeno per ora dell’argomento “Tarallo Gambatesano”, dove dissi implicitamente ed in sintesi che finora l’unico vero Tarallo vivo e vegeto è stato chi, (un solo esercente), ob torto collo, ha accettato di sottoporre i propri prodotti, (buoni a prescindere), ad un marchio che stando a quanto si dice da secoli, non ha ragione di esistere perché è superfluo, (per non dire artefatto e quindi falso), dalla capa alla coda, per dirlo secondo il lessico del regno delle due Sicilie.
3°: NONNO TAXI E CESTINI PER IL PAESE. Ora il benpensante di turno dirà che io voglia in qualche modo rabbonire “quella”, magari per paura; quando uno è cretino o limitato, (a Gambatesa abbiamo parecchi esemplari del genere), la pensa così; io dico invece che quando c’è da dire di bene va detto, magari anche di chi si ritiene nemico. E’ in quest’ottica che mi permetto di ricordarti quanto scrissi qui e qui riferendomi ai due argomenti, opportunità che però, stando a “Vox Populi”, sono passate inosservate, con quel silenzio così assordante che non mette certo in bella mostra gli abitanti del borgo…
Sempre restando buoni, va detto che è stata abbellita piazza municipio, ma non è stato eliminato il vezzo tutto italiano, per non dire della fazione al governo, oggi come prima e forse a seguire, di far rispettare le Leggi ai nemici, per contribuire ad interpretarle in favore degli amici, dei lecchini e dei portaborse di chi crede di comandare, vedi parcheggi in loco. Va aggiunta un’altra bella azione che non si trova là dove si “sogna”, vale a dire ciò che è accaduto in paese e che io ho riportato qui a proposito della regolamentazione dell’apertura dei bar.
Ma perché essere buoni con chi non lo merita?
Torniamo cattivi!
4°: gambatesa Just Love It. Per la serie: “Come fare i froci col culo degli altri”.
Sto sparlando della mappa che invita i forestieri che volessero visitare Gambatesa a percorrerne le strade, magari fermandosi presso le attività commerciali segnate su tal cartina. Sarà pur vero che l’idea è partita dagli amministratori, ma va ricordato per giustizia che i danari per la creazione di tal documento, sono stati in massima parte, (perché anche loro pagano le tasse dalle quali il municipio per l’appunto ha presa la sua porzione di soldi), sborsati dai commercianti, (non la totalità di quelli operanti nel borgo), che ora risultano in bella vista sul manifesto del quale ho appena trattato.
5°: “IO RICICLO”, Io invece ho casa come sessant’anni fa. Bypassando per ora a piè pari la via che congiunge Corso Roma al tornante di Contrada Carestia sulla statale diciassette, (via dove per altro sono tornati a scorrazzare i cani già da me segnalati qui la scorsa settimana e perciò rinnovo l’invito a prendere provvedimenti prima che lo faccia io a modo mio), torno per l’ennesima volta sul problema “Raccolta Differenziata”, mal gestito e da chi come noi ha voluto, già risolto, fregandocene delle idealistiche cazzate proposte da chi “sogna” il morto e frega il vivo, ciò per evitare di sottostare ai tante volte denunciati miasmi che specialmente durante i periodi caldo/umidi come in estate, si creano nelle abitazioni di chi vorrebbe viverle civilmente, puzza che per rispettare un modo tutto “loro” di concepire le tradizioni, dovrebbe riportarci indietro di sessant’anni o anche prima, quando nelle case si viveva in promiscuità con gli animali, buona parte del capitale degli abitanti, non solo di Gambatesa. A ciò va aggiunto quanto si dice a proposito della Compostiera, (tema con il quale ho presa per il culo per parecchio l’amministrazione), e dell’eco/compattatore, argomenti che non rimetto in link perché forieri di prossime farneticazioni, stupidaggini che si dimostreranno tali a breve e sulle quali intendo camparci e per parecchio…
Basta Così?
NOOO!!!!!!!
Noi ci portiamo il lavoro avanti e supponiamo ciò che non si è detto, per incompletezza dell’opera compiuta. L’“onestà” dell’amministrazione prevede infatti che non si divulghi, magari per scaramanzia, il lavoro non ancora terminato: Questi “Bravi Governanti” infatti, visto il momento di crisi, hanno pensato, (se fossero fascisti, oserei dire “Arditamente”), di risolvere il problema “Disoccupazione”, ovviamente e legittimamente in favore di chi va loro a genio. Il discorso è fritto e rifritto e mettere i link significherebbe riproporre mezzo archivio; fatto sta che fra gli spazzini, dallo scorso settembre, (anche grazie all’acquisto dei poteri sindacali), è stato assunto un nuovo operatore ecologico, altamente servizievole ed a dire di chi non sa niente, “un gran bravo lavoratore”, prima operaio presso altre ditte che per allontanarlo hanno dichiarata la riduzione delle commesse ed ora sono più floride che mai.
Com’è stato possibile questo “prodigio”?
Come si fa con le pen drive cinesi, là dove s’inseriscono nuovi dati che entrano al posto dei più vecchi che vengono inesorabilmente cancellati; insomma: licenziando chi c’era prima, come per altro previsto dalla promessa elettorale fatta prima delle elezioni del duemilaquattordici.
Perché non aggiungere questa perla alla collana di successi?
Semplicemente perché dopo un primo tentativo, non è stato possibile finire il lavoro cacciando anche Totore…
Come finirà la storia?
Quanto succederà, lo vedremo a breve, magari dopo le loro maidunate e la ripresa delle nostre. Resta però una domanda che sorge spontanea da chi, osservatore, ha osservato per l’appunto che ieri pomeriggio i bar erano pieni di gente, così come la piazza di gambatesa; molti erano rintanati in casa perché faceva freddo e tanti concertavano per capodanno. Tolti i pochi minorenni e qualche lattante, se i gambatesani sono “a pieno carico” circa mille e cinquecento, cani, (dei quali per oggi non parlo), gatti, ciucci e porci, (per gli ultimi menzionati non è davvero periodo per mettersi in mostra uscendo allo scoperto), anche considerando la presenza di occasionali turisti ai quali sicuramente non frega niente della vita politica locale, tolti porta/borse o scodinzolanti tali, in quanti, oltre ovviamente ai “Protagonisti Celebranti”, erano presenti a cotanta Autocelebrazione, valida per chi, diversamente, visti i ridotti numeri di cui allo scorso referendum, non saprebbe quanto, ovvero come contare?
Io nel frattempo mi consolo per il non poter fare la squadra domani per l’assenza di Marco Frosali che giustamente, prima di considerare di onorare una Tradizione, da cotanta amministrazione formata da plurilaureati che spesso fanno i rompicoglioni per telefono non avendo acquisito Mercato con i loro pezzi di carta, Tradizione ormai sporcata e svestita del suo distinguere la gente di Gambatesa, (vedi quanto accadrà oggi pomeriggio ed ancor di più domani sera quando le “pecorelle” invece di prepararsi a fare i lupi, vanno a farsi “benedire” dal lupo travestito da pastore), deve pensare a come campare durante il resto dell’anno, proponendo l’odierna maidunata e facendolo senza andare a casa di “quella” che non merita chi la disprezza dopo esser stato a sua volta disprezzato. Sì, la facoltà di essere finalmente slegato da stupide quanto ipocrite religioni che perdonano chi dichiara di non odiare il proprio nemico, mi regala la libertà di odiare chi lo ha fatto verso di me e soprattutto nei confronti di chi è stato derubato dei propri diritti, aggiungendo l’opzione di augurare ogni male a quella bestia, brutta ed inutile al normale genere umano, schifo di donna che deve restare al suo posto per punizione, in attesa degli eventi che ne determineranno la cacciata, non come lei ha fatto d’imperio con me, avvocato di chi mi aveva chiamato, ma nella maniera più vergognosa che si deve applicare nei confronti di chi si reputa tronfia e gonfia come un pallone, per questo destinata inesorabilmente a schiattare, (come si dice di Erode), sotto il peso della propria coscienza.
“L’appello alla partecipazione è rivolto in particolare ai giovani affinché si interessino della gestione e dell’amministrazione del proprio paese.”, aggiungo con sufficienza io: sperando che per una volta si riesca a cambiare seriamente, ma sapendo bene che da sempre e per sempre l’uomo è lupo verso gli altri uomini, con la variante proposta da questa congrega che oggi ci “amministra”, variante che fa di costoro degli autentici sciacalli, spazzini secondo la più vera e crudele tradizione della selezione e della lotta per la sopravvivenza, non certo basata su quei metodi naturali e rispettosi della natura, tanto da loro sbandierati, ma sul peggiore dei metodi che loro negano di utilizzare:
Il ricatto e la schiavizzazione del Prossimo… Non Ossequiante!