Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Infatti Oggi Tutti Pensano Ad Altro: Perché Non Dovrei Farlo Io?
Già rientrando a casa dopo la mezzanotte, come accade ogni anno in questa data, una volta piacevolmente attesa, oggi davvero pallosa, ecco che ci si avvicinano, oltre agli amici, persone che normalmente non ti guardano neanche in faccia. Perché lo fanno? Ma per farci gli auguri! Come se oggi fossimo nati noi…
In tanti anni io ho farneticato su questa festa, prima offeso da cristiano per il modo nel quale viene trattato il festeggiato riproposto sopra in foto, poi da non credente, proprio per la pallosità di una festività che definire falsa vuol dire attenermi al detto per il quale “a Natale siamo tutti più buoni”, aggiungo io, per poi tornare ad incazzarci il giorno di santo Stefano per via della cattiva digestione e dei mancati rutti di anguille e capitoni ingurgitati, alla faccia dei problemi altrui.
Quest’anno, quasi per emulare il vecchio Adamo, il cui vero errore è stato quello di legarsi esclusivamente ad Eva, dopo aver ricevuto il regalo che lo scorso anno mi fece il nostro fotografo di fiducia, vale a dire la foto che vedi, apprezzando di vero cuore, ti mostro il dono che la Mina vagante mi ha fatto giungere nei giorni scorsi, accompagnato dal suo breve pensiero: Più il nostro quoziente intellettivo è alto e meno crediamo in Dio: gli atei sono più intelligenti dei credenti; “Come si spiegherebbe altrimenti il dominio di Santa romana Chiesa e delle sue consorelle”?
Mario ha toccato il punto ed io non metto bocca, avendolo fatto già talmente tante volte che la cosa risulta di per sé ridondante. Aggiungo però che se l’intelligenza è la capacità di adattarsi alle situazioni che la vita ci propone, noi oggi dobbiamo lasciarci scivolare le ventiquattro ore in questione, pensando a ciò che di bello queste ci possono offrire. E’ in tal senso che oggi, così come accadrà domenica prossima, io posso dichiarare al mondo di sentirmi felice: In quanto domenica infatti, non potendo godere del giorno di riposo imposto dalla cristianità perché coincidente con l’omologo che ci viene richiesto di osservare fin dall’antico testamento, per questo vengo risarcito con il pagamento del doppio dello stipendio, cosa non rubata ad altri, ma imposta dal contratto di lavoro che mi lega a chi mi dà da mangiare.
Dunque, Se è valido il sunto del proverbio che recita: “Si lavora e si fatica per la panza e per la Fica”, dovendo assolvere a quanto in oggetto e facendolo stando bene attento a non rispettare religioni o regole simili, nell’augurarti un egual Vantaggio, ti invito a considerare Festa Intelligente il risultato raggiunto.
E scusa se è poco!