Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti
Siamo Sicuri?
Continuiamo a restar fuori dal paesello anche perché ieri è stato proprio ciò che ho fisicamente fatto. Oggi trattiamo ancora una volta di ciò che ci dà soddisfazione provenendo dall’Urbe esaminandone più di una sfaccettatura dei fatti, prendendo un po’ per quello che sono, i protagonisti di quanto vado a raccontare.
Marra arrestato a Roma. Raggi: ‘Abbiamo sbagliato’. Ira di Grillo.
Commento di Mario:
“La logica forcaiola giustizialista e manettara dei pentastelluti considera i tre gradi di giudizio una semplice formalità, un semplice avviso di garanzia significa essere colpevoli.
Come mai questi comunisti, (perché se gratti un grullino è un comunista che viene fuori), travestiti da bipedi con un cervello non seguono il loro verbo e si dimettono in massa?
Questa è la reazione a caldo che si ha leggendo la notizia, ma se nel giro di qualche secondo si recupera la lucidità, è facile dare una risposta alla domanda.
Ti precedo Vittorio, me la canto e me la suono da solo e rispondo:
perché sono comunisti dentro”.
E va beh, o Mario, ma se tu mi precedi, la prossima volta farnetichi da solo! Io aggiungo però qualcosa di fresco: Come detto, ieri non sono stato in paese e la cosa è del tutto relativa, atteso che poi le notizie che m’interessano mi vengano fornite dal “Segreto Di Pulcinella”, dai miei amici o da quei quattro fessi che bivaccano in municipio. Ieri sono stato a Roma a verificare il cambiamento epocale imposto dalla giunta Raggi e da chi la comanda e questo è il risultato.
TUTTO COME PRIMA!!!
Però una cosa la devo dire: Andando e tornando, ho stranamente trovate illuminate le gallerie site in Molise, cosa che non ho potuto riscontrare nei trafori che insistono in Roma.
Ma la Raggi, in forza del suo cognome, non le potrebbe illuminare per la gioia degli automobilisti locali e non?
Ovviamente, non con le luci di Natale!
Ma perché limitarci? Roma è anche altro:
Ministra Istruzione, Adinolfi contro Fedeli: «Non ha neanche la maturità».
Commento di Mario:
“Questa, mente da stupida pensando che avere una laurea conseguita nell’università itaGliana putrida di sessantottismo costituisca nota di merito e la mette nel profilo. Dice che se perde il referendum va a casa e poi accetta la nomina da ministro dell’istruzione, (qui se ci riferiamo al gruppo per intero); in realtà lo ha detto anche la Boschi, ma da erotomane sessista non me la prendo più di tanto perché nonostante la giovane età si può dire che e una politica di razza. Chiedo venia… una politica itaGliana di razza.
La Fedeli quindi è stupida, è un cesso, ha un passato da cigiellina, è comunista. Se emana fiatella da monitor e casse quando si vede e si sente, non solo la si potrebbe considerare il clone della Boldrini, ma nel prossimo Zingarelli si potrebbe mettere la sua foto sotto la parola difetto”.
Se perde, lascia la politica. Siccome ha vinto, (il quaranta per cento dei suffragi di chi ha votato non è certo una sconfitta se lo si paragona ai numeri di chi ora si divide), mi chiedo il perché Questa, (e mi riferisco alla Boschi che per altro se lo può permettere più di tanti sgorbi che si dicono “parlamentari”), dovrebbe lasciare la politica, lei che solo con la sua presenza permette a noi italiani di essere presentabili al consesso mondiale?
Tornando però alla Fedeli, (non so quanto di nome ma tanto di fatto), va detto che Roma ne ha partorita un’altra delle sue: Se ogni ministero viene dato per tradizione a chi dichiara che nella vita normale ha fatto tutt’altro lavoro che non sia contemplato dai compiti assegnati al dicastero conquistato, in questo caso abbiamo raggiunto il clou, assegnando il ministero della pubblica istruzione ad un’asina, per cui lo abbiamo trasformato nel ministero della pubblica distruzione, cosa ovviamente gradita a massoneria inglese e resto dei padrini fondatori dell’italietta che meritiamo.
Certo poi che se questa storia viene denunciata da Adinolfi, colui che rappresenta la parte più bigotta ed inutile della Caput Mundi, c’è seriamente da riflettere!
Tutto questo succede a Roma, quella Roma che viene definita “Città Eterna”, probabilmente per quanto vi accade, immutabile e fisso esempio di come si può continuare sfacciatamente a vivere, pur sembrando morti perché mancanti di un sia pur minimo cambiamento, quella Roma da me odiata e nello stesso tempo amata perché a suo tempo vissuta mio malgrado, Urbe che ogni volta che vi metto piede mi restituisce quelle emozioni che solo lei sa dare, vecchia capitale che comunque resta viva, alla faccia del tempo e di chi cerca di distruggerla con i propri capricci di uomo che comunque non le sopravviverà.
Ma nel sottotitolo ho detto: Siamo Sicuri?
No, il resto infatti succede da altre parti, come ad esempio a gambatesa.
Ma di questo, sparleremo domani!