Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Marco Frosali E Mario Ricca
(Foto), Presa Dall’Enews 450 Di Matteo Renzi
Ce La Faremo? IO DICO DI “SI”!
Siamo quasi all’epilogo per fortuna, atteso che ormai il tema stia sviluppando un’elefantiasi dello scroto senza precedenti. Gli zebedèi fiammanti però, non devono assolutamente distoglierci dalla concentrazione necessaria a raggiungere l’obiettivo che dovrà vederci scalzare ogni refrattaria forma di conservazione di un politicame che predica bene e razzola male. Ma guardiamo in generale ed in particolare cosa è successo in questi ultimi giorni.
Il generale vede da una parte i falsari della credulità popolare, (Referendum, la pagina su Wikipedia: “Renzi cade il 4 dicembre”. Ma dopo 60 secondi la modifica scompare, notizia così commentata da Marco: “Era un indeciso…”!), mentre dall’altra, quella forma di fantapolitica che serve a vendere più copie, (Referendum, Renzi si dimette prima del voto del 4 dicembre, pezza così commentata dalla Mina Vagante: “C’è chi di fronte ad un’ipotesi del genere reagisce esultando oltre che insultando. Premettendo che a me L’attuale capo del governo non sta simpatico, razionalmente credo che non ci siano attualmente alternative valide per sostituirlo. Tra un cancro e un raffreddore io preferisco quest’ultimo”), cose che farebbero prevedere una larga vittoria del “NO”.
Il particolare di paese invece è un po’ più intrigante e per una volta più serio. Sabato sera infatti, presso il bar Pallons, mi sono trovato di fronte ad un numero di giovani che con una civiltà degna di nota, propugnava le ragioni del “NO”; il manipolo era accompagnato dal capo dell’opposizione al municipio, quel Pasquale Abiuso, (pucin), che io vedo immerso in quel modo di far politica, solo perché deve contrastare “quella”, dirigente della compagine oggi al governo nel borgo, che come già detto, ha espresso un suo pensiero per il “SI”. Va rimarcato che con il gruppo a me contrario, abbiamo avuta una discussione lunga e pacata, a tratti anche simpatica, a dimostrazione del fatto che se si vuole, si può tranquillamente parlare di politica, magari davanti ad un fiume di birra, cosa che rende coloro che trattano il tema, sicuramente maturi, sicuramente democratici.
Situazione ben diversa, è stata invece quella che ho subito passivamente domenica pomeriggio, questa volta presso il bar Trasce e Jsce, dove ho ascoltato senza intervenire gente di una certa età che dichiarava di votare “NO” perché solo in questo modo si potrà evitare che altri immigrati arrivino a Gambatesa. Non sono intervenuto, non tanto per ragioni di buona educazione, quanto perché io sono contrario all’accanimento terapeutico, per cui, se uno è stupido, difficilmente può essere recuperabile e quindi, in questo caso, è meglio perdere un voto che la faccia, costretto a ribassarmi a produrre davvero chiacchiere da bar, al cospetto di chi, visibilmente avvinazzato, pensava solo di provocare per poter contare qualcosa di più, sapendo benissimo di non contare niente.
In definitiva: Io sono per il “SI” e credo di essere in ottima e numerosa compagnia; chi la pensa diversamente da me ha il diritto di esprimere la propria idea e se lo fa in maniera seria, diventa anche autorevole e da tenere in considerazione. Scartati gli stupidi di cui sopra, gente che vota di pancia perché non ha cervello, (assecondando nei fatti il discorso di Beppe Grillo), considero il gruppo di giovani incontrato sabato sera al bar pallons una buona speranza per la politica futura; mi sia consentito però dire che quella speranza, nonostante tutto, dovrà venir scremata e di conseguenza potrà dare il Meglio di sé, magari proprio a seguito della vittoria di un “SI”, sofferto ma desiderato, necessario per poter avere in futuro buoni governanti, ad un prezzo rispetto ad oggi altamente scontato.
PERCIO’, DOMENICA: VOTA “SI’”!!!