Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti
Ovvero: L’Invidia Sociale Che Alza La Testa E Parla Di Democrazia
Con una buona settimana di ritardo anche noi c’immergiamo nel tema “Trump” per parlarne e sparlarne secondo quanto più ci aggrada; non possiamo però farlo senza tener conto di quanto si è detto fino ad oggi in tutte le salse, magari per prendere in giro chi lo merita.
Visto che viviamo in una terra che normalmente conta quanto il due di spade quand’è briscola denari, proprio per rimarcare il valore della cosiddetta nostra regione in tutto e per tutto, ecco un valido collegamento, utile per una sana derisione, non del nuovo inquilino della casa Bianca, ma di chi pensa che forse il Nostro si debba occupare e preoccupare di un Potere al quale ho data la P Maiuscola come premio di consolazione: Quando la Procura di Campobasso indagò su Donald Trump: quel filo sottile che unisce la città agli Stati Uniti, poche ore dopo l’elezione del 45esimo presidente, stupidaggine così commentata dalla nostra Mina Vagante: “Pure le pulci hanno la tosse…”.
Io credo di aver già espresso il mio pensiero su quanto sopra, per cui passo ad un fatto estemporaneo che ci fa capire che anche in America c’è chi prova a barare: Usa 2016, elettore di Hillary si presenta da Madonna per il sesso orale. Anche qui Mario dice la sua: “Tra l’ingoiare tutto E il rimangiarsi tutto a optato per la seconda soluzione”. Il fatto è che ha vinto Trump! Glie ne vogliamo fare una colpa?
Passando a qualcosa di più serio ma altamente stomachevole, ecco un trio, (oserei dire quasi una Triade), di notizie al giusto livello di vergogna:
1°: Ora l’Europa teme di finire sepolta sotto le urne. Dal clima alla Nato: ecco i nodi aperti con gli Usa.
2°: Governo cinese: perdite iPhone con Donald Trump.
3°: Michele Serra: “Donald Trump ripugnante, esultano i fascisti di tutto il mondo”.
Commento di Mario:
“È’ quando ci sono tutti questi allarmismi che si può stare tranquilli. Comunque, sono questi personaggi che mi fanno godere per la vittoria di Trump. Poter vedere un comunista rosicare è qualcosa che non ha prezzo. È solo per questo motivo che non auguro a questa gente di morire, altrimenti io come faccio a divertirmi?
So di essere più ripugnante di Trump, ma, come disse il grande Ettore Petrollini, “me ne fregio””.
Più sinteticamente di Mario, Me ne fregio! Aggiungo però che se la sinistra più becera oggi rosica, ciò può essere un buon viatico per far sì che costoro capiscano che a chi vota, di sinistra o destra che sia, non frega più niente delle collocazioni, spesso derivanti dal voler additare il Prossimo, tipico di certa gente ignorante che staziona in tutto l’arco costituzionale, (parlando di Italia), ma che il popolo che si è stufato pure di votare, (citato sopra), pensa ai fatti suoi e lo fa notare, magari chiedendo quei cambiamenti che in minima parte vengono proposti dal prossimo referendum che si svolgerà in Italia e nel mondo il prossimo quattro dicembre, tema del quale tratterò domani e dopodomani a modo mio. Sì, farnetico di quel popolo che magari non parla in faccia ma sa farlo bene su fessbook, suscitando le reazioni seguenti, in questo caso se ci riferiamo a Trump:
1°: Zuckerberg: Facebook non ha fatto vincere Trump.
2°: Trump, Facebook ha contribuito alla vittoria.
Questa strana contraddizione mi ricorda tanto la storia di una ventina d’anni fa, quando a vittoria di Berlusconi avvenuta, tutti si affrettavano a prenderne le distanze…
Pensavo che accadesse solo in Italia…
Chiudiamo con qualcosa che in Italia non accadrà mai: “Trump mai candidato”, giornalista perde la scommessa e mangia il suo articolo. Se lo facessero anche i blasonati d’Italia avremmo un risparmio in termini di carta di giornale e di pagine web pari ad una manovra finanziaria… tutto ciò, rimetterebbe d’accordo Trump e quella parte dei suoi avversari che fanno dell’ecologia la loro bandiera, togliendo altro consenso alla Clinton ed a chi ha pensato che alla massa d’America potesse piacere più il vecchio che il nuovo, che che ne dicano i benpensanti di turno che ce l’hanno con chi ha vinto legittimamente ed ora dovrà guidare un paese che si dice paladino della democrazia e che cerca di esportarne i suoi frutti a cannonate e bombe in tutto il mondo, dimenticando che è proprio fra le mura domestiche che la democrazia per l’appunto sta sparendo, nonostante la presenza di manifestanti che non possono venir identificati come antagonisti o individui di colore, ma generalmente bianchi lavoratori appartenenti alla media borghesia, quel ceto che verrà regolarmente schifato da chi lo ha promesso in campagna elettorale e per propri indiscutibili interessi sarà così politicamente scorretto da mantenere la promessa solennemente pronunciata. Di Trump dicono ogni malignità e la maggioranza dei votanti americani ha spiegato quanto sia diverso il modo di pensare e di applicare la democrazia fra Stati che si dicono democratici e che democraticamente non accettano un verdetto così chiaro.
E’ L’Apoteosi Dell’Invidia Sociale!
Quell’Invidia che fa rosicare chi non fa parte dello stato nel quale si è votato.
Quell’Invidia che fa sparlare intellettuali e giornalisti che se possono dire la loro è solo perché appartengono ad una corporazione che li fa sfogare, dirigendone il pensiero, pena la fame.
Quell’Invidia che ora si scatenerà contro chi fa notare quanto sopra, proprio a questi accoliti dei poteri forti, nemmeno tanto occulti.
Chi vive realmente nel fascismo?