Di Vittorio Venditti
Una Pagina Locale D’Alta, Vera Vergogna
Pensavo si trattasse di uno scherzo: “In piazza c’è un tavolino che raccoglie firme contro l’arrivo di immigrati presso la casa del tuo omonimo”; ciò è quanto mi ha detto verso le sèi di stasera Donato Codianni, (lo spazzino per ora licenziato e regolarmente pagato), venendomi a prendere per la solita uscita per la birra pomeridiana: Ma che è realmente successo? Pare che già da stamattina, Telemolise abbia riferito del fatto che Vittorio Venditti, (l’impresario edile), ha affittata la sua abitazione sita ai margini di Gambatesa a chi si occupa della gestione e dell’ospitalità di gente che viene in Italia, molto probabilmente per non restarci; la cosa ha dato fastidio a chi ha voluto proporre il problema ai gambatesani ed io non mi sono lasciata scappare l’occasione per metterci bocca. I Fatti:
Come capita quasi ogni sera, sono uscito verso le sèi con Donato e questo, come detto, mi ha comunicata la “rivolta” del paese di cui sopra. Siamo andati al bar Trasce e Jsce e verso le sette pomeridiane, ecco che arrivano i “protestanti” a chiedere l’appoggio degli astanti, richiesta fatta a gran voce a tutti, tranne che a me. Tutto bene: Io non avrei firmato nemmeno sotto tortura!
Qual’è il problema?
Pare che si tratti di una questione di confine!
In buona sostanza, pare che chi sta raccogliendo le firme contro gli immigrati che dovranno risiedere in via del Mulino, lo faccia perché queste Persone andranno ad abitare vicino a casa di chi si prodiga per la raccolta delle firme in questione. Insomma: Una pura e stupida faccenda personale.
Che fastidio dà chi viene ad abitare vicino casa tua se chi fa paura ce lo hai in casa?
Nei giorni scorsi hanno rubato a casa di Gennaro Venditti, (l’edicolante), e non è detto che si tratti di ladri importati dall’estero!
Tornando al tema: Io, Donato ed altri, abbiamo evitato di firmare e di abbassarci a livello d’ignoranti.
Tu: Cosa avresti fatto, oltre ad evitare di scattare foto per comprovare tal limite d’alta vergogna?