Aboliamo Il Natale

Di Mario Ricca

Magari…

A Natale siamo o dovremmo essere tutti più buoni; un concetto talmente ipocrita al cui cospetto, le demagogie prodotte in quantità industriali dall’idealistame e dal moralistame, diventano parole sincere.

Essendo totalmente indifferente all’aspetto religioso, l’atmosfera di queste giornate, mi rattrista più di un monologo di Pierluigi Bersani…
Ma il solo motivo per il quale detesto queste giornate, è che non ho almeno fino ad ora, attività che mi permettano di lucrare su coloro che in questi giorni fanno sfoggio di tanta “generosità” per poi lamentarsi dei rincari e della “crisi”…

Tornando però all’ipocrisia di cui sopra, perché spalancare i “cuori” in quel giorno?

La mia intelligenza che ribadisco è spicciola minima e essenziale, da questa atmosfera si ritiene assai insultata!

Ma perché interrompere la routine quotidiana dal momento che dopo si torna a sbranarci come prima?

Secondo me essere più buoni nel giorno di natale, deve essere una cosa talmente faticosa, che in tempi non sospetti, è stato dichiarato festivo anche il giorno successivo, per dare la possibilità a coloro che sono stati buoni di recuperare le forze per rientrare in piena forma nella giungla.

Chi mi conosce, sa che sono ossessivamente schematico e che non amo essere sottratto alla mia pigrizia abitudinaria, pertanto, il prossimo 25, sarà per me un giorno come gli altri.
Quest’anno anzi sarà anche peggio, perché capitando di domenica, Natale non mi dà la possibilità di sfruttare a mio vantaggio la giornata “lavorativa “.

In barba a tutte le ipocrisie, e con strafottente e sincero cinismo, auguro a ognuno per il 2012 e successivi, che possa realizzare qualunque desiderio, l’importante è che niente cozzi contro i miei interessi.

Vivete E Lasciate Vivere.