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Pocket Money

Di Raffaele Salvione

Il Pocket Money: Questo Sconosciuto

2,50 euro questa è la diaria giornaliera che viene data ai migranti, in contanti.
35 euro al giorno per vitto, alloggio e gestione dell’accoglienza.

Il costo medio per l’accoglienza di un richiedente asilo o rifugiato è di 35 euro al giorno. Gli enti locali che decidono di partecipare al bando Sprar (Sistema di protezione e accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo), hanno l’obbligo di presentare un piano finanziario che deve essere approvato dalla commissione formata da rappresentanti di enti locali (comuni, province e regioni), del ministero dell’Interno e dell’Unhcr. I 35-40 euro, sono ormai una sorta di costo standard che viene erogato anche per i centri di accoglienza non Sprar gestiti dalle prefetture. Questi soldi servono a coprire le spese per il vitto, l’alloggio, l’affitto e la pulizia dello stabile, ma anche a pagare lo stipendio alle persone che ci lavorano.

E allora come mai ci sono grandi problemi nell’assistenza sanitaria ai migranti che arrivano in Italia ma ormai anche nella regione Molise, denunciate dai Medici che volontariamente si dedicano alla loro assistenza?

Ecco, di seguito, il documento dell’ Ordine dei Medici di Campobasso:

Commissione Ospedale-Territorio, Continuità assistenziale e Reti per l’Emergenza
Verbale della Riunione del 12 ottobre 2016

Componenti Presenti: De Vincenzo, Fatica, Pilone, Tilli
Presenti anche i dottori: Patrizia Campanelli, Giuseppe De Gregorio, Elio Gennarelli

Il Presidente OMCeO, Referente della Commissione suddetta, illustra il tema all’ordine del giorno, criticità dell’ assistenza ai migranti nella Regione Molise, e legge le mail inviate dalle dottoresse Filomena Gallo e Paola Di Rocco con disamina delle criticità riscontrate nei loro ambiti lavorativi.
La dottoressa Campanelli fornisce ampia documentazione sulla materia in esame, sulle disposizioni aziendali e sulle difficoltà terapeutiche da lei stessa riscontrate nel corso di una epidemia scabbiosa.
Segue ampia discussione e individuazione di criticità per: non chiara individuazione di responsabili aziendali e dipartimentali nel percorso di assistenza ai migranti, mancanza di protocolli regionali, difficoltà nell’approvvigionamento di farmaci e nell’esecuzione di esami specialistici, assenza in Molise di responsabili sanitari nei centri di accoglienza, non palesi accordi tra ASReM e Prefetture.
Si decide di inoltrare una nota di chiarimenti e sollecitazioni al Direttore Sanitario ASReM per le sole competenze ordinistiche, di interesse della Salute pubblica.
La seduta è aggiornata alla prossima convocazione.

IL Referente della Commissione
Dott.ssa Carolina De Vincenzo

Numeri da capogiro. Ed è caos immigrazione in tutta Italia ma, ormai, anche nella nostra regione, dove nessuno ne parla, facendo sembrare che va tutto bene, in nome di un finto buonismo che fa comodo a chi sfrutta abilmente la situazione. L’emergenza è ora routine. Un pastrocchio all’italiana, dove ci si fa in quattro ma senza cercare rimedio.
Scabbia (per chi non lo sapesse sono i pidocchi!), sporcizia, intere aree urbane diventate off limits per i residenti, e… telefonini! Telefonini di ultima generazione sempre carichi!!!
L’Italia è accogliente, ma con questi numeri è un caos e le strutture sono al collasso.

La situazione nazionale:

malgrado la macchina dell’accoglienza sia ben oleata, gli Hotspot sono ko. Quello di Pozzallo ospita più migranti di quanti non potrebbe. Stessa storia a Lampedusa, con oltre 1700 persone a fronte di 450 posti. Qui si è diretta la nave «Asso 25» con 1273 immigrati inizialmente destinati a Palermo. Una deviazione decisa per abbreviare il viaggio per via di tensioni tra i passeggeri di diverse etnie, non sempre «amiche» fra loro. E la più grande delle isole Pelagie è in emergenza. In 24 ore si è richiesta assistenza medica per 2800 migranti e Palermo ha inviato un rinforzo di 4 medici. Il via vai di immigrati dai pronto soccorso si aggiunge al flusso di italiani che chiedono la separazione delle corsie, sia per non vedersi scavalcare dopo la fila, sia per non venire a contatto con malattie, magari non gravi, ma potenzialmente contagiose. Basti pensare che ben 133 immigrati di uno sbarco a Pozzallo avevano la scabbia. A Palermo ieri ne sono arrivati 1067, tra Pozzallo e Augusta 1500, a Messina 1000. A Brindisi 708, tra cui due cadaveri. A Taranto 1078. A Cagliari 617. Qui è stato allestito un campo di accoglienza e la prefettura ha indetto una nuova gara per individuare delle strutture. Non mancano tensioni nei centri di accoglienza. Al Cpa di Caltagirone alcuni ospiti si ribellano aggredendo due operatrici, minacciandole con cocci di vetro e vandalizzando i locali. Volevano subito il pocket money. Le operatrici hanno riportato distorsione cervicale, trauma cranico minore e stato d’ansia reattivo. La prognosi è di una decina di giorni.
Resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine sui possibili business legati all’immigrazione. Tra questi la Squadra mobile di Palermo ha scoperto matrimoni fittizi tra stranieri e italiani per fare ottenere il permesso di soggiorno dietro il pagamento di 7mila euro. L’italiano destinato a sposare la donna è indagato a piede libero. Sono stati accertati almeno altri due matrimoni fittizi.
Intanto a un anno dall’efferato omicidio dei coniugi Solano di Palagonia (Catania) le figlie ancora chiedono giustizia.

Domanda:

vi piacerebbe stare tutto il giorno senza fare niente, col pranzo assicurato, con un Iphone 7 in tasca?