Di Valentina Bonaccio
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) possono essere considerati, ad oggi, una delle più frequenti manifestazioni psicopatologiche dell’adolescenza e della prima età adulta. Ad affrontare questa complessa tematica, con i ragazzi del Liceo Scientifico “A.Romita” e I.I.S. “S.Pertini” di Campobasso, saranno le psicologhe Dott.ssa Luigia Primiani, Dott.ssa Mariangela Lepore e la Dott.ssa Valentina Bonaccio.
Mercoledì 12 ottobre 2016, martedì 18 ottobre 2016 e mercoledì 19 ottobre 2016 sono le tre mattinate dedicate all’informazione e alla prevenzione dei DCA nei due istituti molisani. L’iniziativa rientra all’interno del calendario del “Mese e del Benessere Psicologico”, progetto promosso dall’Ordine Nazionale degli Psicologi Italiani e coadiuvato dall’Ordine degli Psicologi della Regione Molise.
L’intervento, “Abitare il corpo: storie di adolescenza, malessere e cura”, si pone come obiettivo ultimo quello di promuovere un’informazione consapevole sui disturbi dell’alimentazione e sulla loro azione patologica che compromette significativamente la salute psico-fisica e il funzionamento psico-sociale della persona.
Gli incontri dei prossimi giorni fanno seguito ad un’importante ricerca avvenuta attraverso il rilevamento di dati statistici all’interno di molte delle scuole superiori della citta’ di Campobasso e provincia, che hanno evidenziato l’elevato tasso di presenza di disturbi alimentari tra i giovani molisani, ma anche la grande disinformazione rispetto agli stessi. I dati raccolti andranno a confluire nella ricerca dell’osservatorio nazionale sui disturbi alimentari promossa dall’Associazione “Pollicino e centro crisi genitori”, con sede a Milano, le cui referenti per il centro-sud sono le Dott.sse Primiani, Lepore e Bonaccio.
La crescente diffusione dei DCA, insieme alle complicanze mediche e agli elevati tassi di mortalità, impongono infatti una decisa opera di ricerca e prevenzione clinica e sociale, che può avvenire solo attraverso la conoscenza delle problematiche legate al proprio territorio e nel contempo attraverso la costruzione di una rete nazionale, che consenta il confronto tra diversi specialisti al fine di affrontare al meglio i molteplici e complessi aspetti legati ai disturbi alimentari.