Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Nel Parco Giochi?
A suo tempo, descrissi il parco giochi del Toppo come una discarica, atteso che vi venisse depositato ogni ben di Dio dal punto di vista dei rifiuti. Fu un azzardo? Nei giorni scorsi, attingendo a quel pozzo di San Patrizio che risponde al nome di www.comune.gambatesa.cb.it, ho recuperata la [download id=”1099″ format=”2″], che ci dice senza ombra di dubbio che verrà installata una compostiera comunale proprio nel luogo sopra citato.
Va bene che l’amministrazione municipale con la raccolta differenziata così come da Questa concepita sta cercando di riportare Gambatesa al tempo nel quale in casa si tenevano anche gli animali, cosa che non può avvenire oggi solo perché in molti casi le bestie si identificano con gli uomini, (prova ne sia la puzza che si può sentire entrando in ogni abitazione che per prima cosa presenta i mastelli che giornalmente servono a conferire i rifiuti, oggettini che fanno bella mostra di sé magari in cucina), da qui però ad istituzionalizzare il connubio fra rifiuti e resto della vita ce ne passa!
Ricordo a me stesso che il parco giochi è stato dato in concessione a Marco D’Antonio, (a ciavl), il quale, se la mente non m’inganna, gestisce la Cantinella vagabonda, un’impresa che si occupa di cibo, offerto in modo originale e ricercato, spesso proprio dal parco giochi. Voglio sperare che la ricerca che ci viene così ben mostrata dal lavoro di Marco e della moglie Michela, nulla abbia a che vedere con l’installazione di un simile obbrobrio! Avrei qualche difficoltà a mangiare in prossimità di un dispositivo che riceve l’immondizia del paese; sarebbe come vedere la pubblicità di pannolini ed assorbenti tout court durante il pranzo o la cena…
Altro è poi sapere quanto costa tutto quel giocattolo: Prendendo spunto da un raro articolo postato su gambatesablog.info, gestito dall’addetto culturale ed alle comunicazioni di “Gambatesa Partecipa”, quel Luca D’Alessandro, (schiattarella), che tante soddisfazioni ci dà, vengo a sapere: “… e, ultima in ordine di tempo, la predisposizione di una compostiera di comunità, recentemente finanziata per circa 160.000 € dalla Regione Molise.”, qui l’articolo completo. Capisco che l’amministrazione sia guidata da una donna che dice di tenere al decoro e per questo, ad esempio, ha installati vasi di fiori a iosa e quant’altro possa abbellire il paesello, ma non pensavo che si arrivasse a costruire una compostiera con oro. Tempestata di diamanti, smeraldi e lapislazzuli, come se fosse il trono della regina d’Inghilterra, (chiedo scusa per l’esempio, ma se si parla di monnezza siamo in tema), vanto da mostrare nel mondo durante le prossime manifestazioni!
Monsignò, ma di che ti fai, prima di scrivere quei rarissimi articoli che ogni tanto ci fai l’onore di espettorare?
A chiudere, staremo a vedere come andrà a finire, ma ci sarà davvero da ridere se disgraziatamente a rimetterci per questi “arrangiamenti fuori concerto”, sia una coppia di giovani gambatesani che nonostante i tempi, ci ha messa la faccia ed anche altro per potersi creare un lavoro autonomo, oggi presente alla luce del sole, vero vanto di quella gambatesa che sa crescere senza leccare il culo a chi che sia.