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Gambatesa: Case A Un Euro

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Antonio Venditti, Salvatore Di Maria E Giovanni Abiuso

In Attesa Di Probabili Crolli

Oggi, per iniziare male la settimana, mi sarei dovuto occupare di un altro tema tutto gambatesano che però tengo in caldo per i prossimi giorni. Torno invece su qualcosa già trattata qui quasi cinque anni fa, quando l’amministrazione era diversa, non si offendeva per ciò che scrivevo su queste lerce pagine, ma ci presentava sempre e comunque gli stessi problemi che nella scorsa campagna elettorale chi ci governa oggi pensava di risolvere abbassando i prezzi di mercato delle abitazioni ad un euro.

Casa Carminale Di Sotto

Le foto ed i documenti però te li ripropongo affinché tu ne prenda atto ancora una volta come se fosse la prima, (aggiungendo che i nuovi scatti verranno messi in rete con la prossima farneticazione),

Casa Carminale Di Sotto: Trave Pericolante

magari pensando in qualche modo e secondo il tuo potere, di agire per scongiurare ciò che nessuno vorrebbe che accadesse, per poi, una volta successo il fattaccio, magari esporsi in prima fila per versare quelle lacrime di coccodrillo, proprie dei politici che devono campare sulle altrui disgrazie.

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Tutta questa storia, iniziai a trattarla ad inizio luglio duemiladue, circa tre mesi prima che mio fratello convolasse a nozze ed andasse ad abitare stabilmente al civico tredici di vicolo primo San Nicola, casa ricostruita da zero dalla mia famiglia, così come accaduto poco più sopra, sempre in quel periodo e con tutti i problemi dati da un’amministrazione ostile.

E ciò non fu colpa del sole cocente!

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Già allora, quando ancora non esisteva questo fastidio, per dirla col benpensante di turno, rompevo gli zebedèi a chi non faceva il suo dovere, atteso che il controllo del territorio, da tempo a Gambatesa sia diventato un’opzione spesso dimenticata. Per ottenere la documentazione che ti ripropongo a seguire, fui costretto a diffidare il municipio, servendomi di uno studio legale.

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Allo stesso modo, fui costretto a servirmi di uno studio tecnico per poter arrivare ad ottenere i nomi dei proprietari della casa che è sita di fronte a quella di mio fratello, nomi che ti rimetto in un’unica soluzione per un’eventuale tua acquisizione:

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Come vedi, lo scritto non è molto diverso dal precedente che ho lincato; ma diversa, sarà la risposta della nuova amministrazione?

Tu sai che io sono garantista fino a ricevere le più dolorose supposte; anche in questo caso ho voluto raggiungere questo scopo prevedibile, ma sono stato aiutato involontariamente proprio da mio fratello tonino, il quale nei giorni scorsi, vista un’imminente caduta massi dalla casa in questione, ha fatta presente la cosa al municipio, ente che per la verità ha inviata una ditta a risolvere il pericolo imminente, ne più ne meno che ciò che fece l’amministrazione Di Renzo nel duemilaquattro. Mio fratello però non si è fermato qui: Incontrando Marco Abiuso, (forse perché l’altra era troppo impegnata ad offendersi per ciò che scrivo io), ha richiamato il tema, invitando il vicesindaco a prendere i dovuti provvedimenti. Marco ha risposto chiedendo informazioni a Tonino su come si potesse fare per avvisare del problema i vigili del fuoco e mio fratello, di rimando, ha spiegato che un intervento dei suoi colleghi sarebbe servito solo a chiudere vicolo primo San Nicola, obbligando chi vive nelle case agibili a trovare un altro indirizzo ove trasferirsi. A questo punto, mio fratello ha fatto presente che l’eventuale trasferimento sarebbe stato posto a carico del municipio e di conseguenza Marco ha fatto spallucce…

Potrei continuare a raccontarti ciò che mi ha riferito mio fratello, ma siccome la cosa sa di minestra riscaldata, io torno a quanto più volte paventato da Luca d’Alessandro, (schiattarella), ben prima che questo fosse eletto al consiglio comunale in seno alla lista “Gambatesa Partecipa”: L’acquisizione e cessione delle case in rovina del centro storico, così come vedi nel titolo di questa farneticazione, ovvero sulla pagina d’apertura del sito istituzionale del municipio del paesello.

Dov’è finito quest’ulteriore proposito, ben copiato da altre situazioni che alla fine hanno fatto un colossale buco nell’acqua, se non si considera quanto accaduto diversi anni fa a Castropignano (CB)?

Marco Abiuso, a mio fratello che protestava molto più civilmente di me, ha semplicemente risposto che il municipio non è in grado e non ha potere per acquisire de facto le abitazioni lasciate in abbandono: Dov’è dunque la volontà di ristrutturare le abitazioni fatiscenti del centro storico che si dice di voler valorizzare?

Sarà che non si agisce, atteso che fra le abitazioni in questione ve ne sia una di proprietà di un componente della giunta municipale?

La casa in questione te la mostrerò in una prossima puntata di questa nuova saga; ora mi interessa solo aggiungere qualcosa per la nostra amministrazione, la quale non sa che la famiglia Venditti, già in diverse occasioni, è dovuta intervenire a proprie spese e con il lavoro dei componenti della famiglia medesima, per riparare danni al vicolo primo San Nicola, problemi che creavano infiltrazioni d’acqua nella casa che è sita ai civici cinque, sette e nove. Similmente, questa famiglia di spendaccioni, pur di vedere un minimo di decoro reale, ha operato allo stesso modo in altri luoghi ove insistono le proprietà di questi cittadini in disgrazia, gente che però ora dichiara pubblicamente di essersi stancata di sostituirsi a chi crede che il centro storico si salvaguardi a chiacchiere.

PROVVEDETE A RIPARARE QUANTO DENUNCIATO!!!

ve lo chiedo ancora una volta civilmente, non volendo aspettare che succeda qualcosa di esiziale per le vostre negligenze.

A tal proposito, mi preme ricordare quanto accadde nel millenovecentonovantanove, quando segnalai alla procura della repubblica di Campobasso che nello stabile I. A. C. P. di via prima traversa Aldo Moro in Gambatesa, esistevano perdite di gas, riconducibili alla cattiva manutenzione del palazzo stesso; l’allora sostituto procuratore Nicola D’Angelo, per mezzo della locale stazione dei carabinieri, mi rispose in sintesi che la procura non poteva agire, in assenza di accadimenti: vale a dire, finché non ci fosse scappato il morto, cosa che avvenne puntualmente il ventiquattro aprile dell’anno successivo come in cronaca. Il morto ci fu e disgraziatamente per qualcuno non fui io, nonostante fossi presente quella mattina di pasquetta in uno di quegli appartamenti. Nel millenovecent’ottantaquattro, qualcosa di non molto dissimile accadde proprio in vicolo primo San Nicola ed anche allora ne venni fuori indenne.

Non c’è due senza tre?

Se dovesse accadere, pregate Dio che mi prenda con sé; dovessi infatti restare in vita, questa volta di morti ce ne saranno parecchi, non nella mia famiglia, ma fra coloro che predicano bene e razzolano male e se volete querelatemi pure:

Servirà solo a far sì che ricordi meglio di applicare questa promessa!