Di Marco Frosali
1921-2016: 95° Anniversario Moto Guzzi
Domenica 11 Settembre…l’ultima giornata del raduno inizia coi botti!
Dopo una nottata relativamente tranquilla in cui i tappi del Barone hanno fatto egregiamente il loro lavoro ammutolendo quasi del tutto Sgam-One, ecco che il dispettoso decide di fare la voce grossa sfoderando un ‘DO di retto’ che lo avranno sentito anche sull’altro ramo del lago di Como e che ha provocato la migrazione anticipata dei cigni e delle anatre presenti!
Per fortuna che era quasi ora di svegliarci e ho perso poco tempo utile per riposarmi!
Scesi nella sala dell’albergo a fare un’abbondante colazione, notiamo che anche gli altri motociclisti si stanno preparando alla partenza.
La partenza l’avevamo prefissata alle 10 per cui, verso le 9.30 ci raggiungono Rosario e l’Avvochèto…
…ma tra una cosa e l’altra arriviamo alle 10.20!
Raggruppate le moto sul lungo lago, scattiamo la foto di gruppo…
…e alle 10.30 possiamo partire. Ma i 2 Falconi di Fernando e del Barone, forse spaventati dal boato provocato dall’assolo di Sgam-One non vogliono saperne di mettersi in moto! Dopo vari tentativi si decide di cambiare le candele, visto che le moto erano ingolfate!
Poiché Fernando e il Barone avrebbero fatto 2 giorni di viaggio come all’andata assieme a Renzo e Sgam-One, io l’Avvochèto, Rosario e Luigi ci congediamo e partiamo verso le 11 dato che avremmo dovuto fare tutta una tirata fino a Roma.
Imboccata la SS342 anziché la SS36 giungiamo a Milano e da qui imbocchiamo l’autostrada.
All’altezza di Parma il gruppo si scinde ulteriormente: l’Avvochèto, Rosario e Luigi lasciano l’autostrada per poi proseguire lungo la SS56 della Cisa e, una volta giunti a La Spezia, continuare sull’Aurelia.
Dopo esserci salutati ad una piazzola prima del casello di Parma, io e Sara proseguiamo per altri 40 km e usciamo al casello di Modena Nord, dove imbocchiamo la SS12 in direzione Abetone…ma passiamo nel piccolo centro di Maranello: quale migliore occasione di fare un giro al museo Ferrari?
Pagato il biglietto (15€) posso entrare ad ammirare le bellezze esposte…solo che con un po’ di rammarico scopro che quello era il museo della squadra corse, mentre le vetture d’epoca erano esposte a Modena.
Poco male…sempre di motori si tratta!
Oltre alle classiche berline…
…erano presenti anche numerosi esemplari che hanno partecipato a gare automobilistiche…
…e a campionati di F1 di ogni epoca!
C’è poi una sala dedicata ai vari trofei vinti nel corso degli anni…
…quella dedicata ai vari piloti che hanno gareggiato con la squadra corse della Ferrari e i modellini dei loro bolidi…
…e anche una sezione in cui sono esposti alcuni motori dei vari modelli i quali, visti da vicino, sono davvero enormi!
C’è anche un motore completo accoppiato al cambio…
…che in foto non sembra, ma il tutto era più lungo di Sara!
Erano presenti anche pezzi singoli…
…anch’essi molto grossi rispetto a quelli di una normale vettura: certo con tutta quella potenza c’è bisogno di ingranaggi massicci e freni molto potenti!
Passo così a visitare l’ultima sala, dove sono riprodotti sia il muretto (sala controllo) che il pit-stop di un gran premio di F1..
…e dove sono presenti anche 2 sterzi con una miriade di pulsanti: chissà che succede se si preme quello sbagliato!
Terminato il giro, comunque molto interessante nonostante volessi vedere qualche pezzo d’annata…
…mi dirigo verso l’uscita passando per lo shop del museo (‘cci loro che prezzi per dei gadget) e vado a riprendere al parcheggio la mia ‘Rossa di Mandello’!
…mii
Avrà anche la metà delle ruote, un sesto dei cilindri e un ventesimo della potenza di una Ferrari, ma a me va bene così!
Alle 14.30 si riparte da Maranello e, procedendo lungo la SS12 iniziamo a salire in altitudine, fino a raggiungere il passo dell’Abetone a quota 1400 slm alle ore 16. Qui mi fermo al baretto di un ristorante dove prendo un panino con guanciale della zona (‘bbono!), una bottiglietta d’acqua e un caffè, e dove ho uno scambio di battute con un pensionato seduto davanti all’ingresso: “Che sei Ungherese o di Ascoli Piceno?” mi domanda facendo riferimento alla targa di Sara e all’adesivo del viaggio dello scorso anno. Purtroppo mi tocca dargli la delusione: “Nessuna delle 2! Sono di Campobasso, ma vivo a Roma!”
Nel frattempo chiamo i miei per avvisarli che sono a metà percorso, ma mio padre mi mette in preallarme: a Roma sta facendo un nubifragio e le strade sono allagate! Ma avendo controllato il meteo sono sicuro che lo sgrullone entro sera sarà bello che finito, così mi riavvio e inizio a discendere verso Pistoia…ma per una decina di minuti l’acqua la prendo lo stesso, costringendomi a fermarmi nei pressi di una casa dove indosso il mio strabiliante impermeabile giallo fosforescente con Sara in equilibrio precario sul cavalletto laterale: un posto migliore non l’avevo trovato!
Adesso spero solo che qualcuno non mi scambi per Pikachu e mi metta sotto!
Giunti nei pressi di Pistoia, ci dirigiamo verso Prato dove tolgo l’impermeabile visto che il tempo è nettamente migliorato e da qui, dato che erano le 18 e mancavano ancora 300 Km all’arrivo considerato che a breve avrebbe fatto buio e che il rischio di trovare cinghiali lungo la Cassia era elevato, decido di riprendere l’autostrada e percorrere i km restanti fino a Roma sempre a velocità di crociera di 100-110 Km/h.
Breve sosta a Sinalunga per il rifornimento e i consueti complimenti a Sara (una famigliola con auto targata Milano che ha un V50 II e un pensionato a bordo di una station wagon), percorriamo gli ultimi 170 Km in poco meno di 2 ore e alle 21 in punto siamo a casa, trovando le strade asciutte e in buone condizioni: fortunatamente lo sgrullone delle 16 non ha lasciato nessun danno!
Stavolta siamo stati davvero epici ad affrontare un viaggio di circa 1400 Km in 3 giorni (Sgam-One, Renzo, Fernando e il Barone in 5 giorni) solo per vivere insieme le emozioni che si provano ad un grande raduno come quello di quest’anno! Evento a cui hanno preso parte un numero compreso tra 20 e 25 mila guzzisti (fonte organizzatori) provenienti da ogni parte d’Italia, d’Europa e anche del mondo, ma tutti con un’unica passione: la Moto Guzzi!
Abbiamo anche potuto apprezzare l’organizzazione di un piccolo paese come Mandello del Lario in cui tutti hanno contribuito, nel loro piccolo, alla perfetta riuscita dell’evento fronteggiando un numero di visitatori di circa 5-6 volte superiore al numero degli abitanti!
E le nostre Guzzi?
Sono state tutte impeccabili, soprattutto i 2 Falconi!
Anche la compagnia ormai è risaputo: quando c’è da girare, vedere posti interessanti e, soprattutto, mangiare…non ci tiriamo indietro!
Con la speranza di assistere al centenario, stavolta abbiamo onorato alla grande il 95o e possiamo essere fieri di dire “Noi c’eravamo”!
Al prossimo giro!