Di Neuromed
Un viaggio nella scienza, un confronto sul futuro,
una prospettiva per i giovani:
è la Notte dei Ricercatori Neuromed
Mercoledì 28, giovedì 29 e venerdì 30 settembre l’Istituto di Pozzilli
apre le sue porte per offrire a tutti una visione globale del cammino della ricerca scientifica,
tra la meraviglia e le applicazioni pratiche
È un lungo cammino, quello che la mente e la società umana hanno percorso nei millenni. Un cammino scritto nelle pietre, nelle antiche strutture, nelle menti degli uomini, e oggi nei computer. È proprio su quei sentieri che l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), partecipando per la terza volta alla Notte Europea dei Ricercatori, vuole accompagnare i cittadini.
“Conoscere per capire, capire per fare bene, fare bene per essere utile alla società e a noi stessi” con queste parole il Direttore Scientifico di Neuromed, professor Luigi Frati sintetizza lo spirito di una manifestazione che unisce scienza e servizio alla comunità.
“Assieme a centinaia di altri Centri di Ricerca e migliaia di scienziati europei, – commenta poi Erberto Melaragno, Presidente I.R.C.C.S. Neuromed – Neuromed partecipa così ad un grande sforzo di divulgazione e dialogo promosso dalla Commissione Europea fin dal 2005. Per una scienza che non sia mai isolata, ma che parli con la gente.”
Al di là delle ricadute positive per la vita di tutti, la ricerca scientifica è prima di tutto avventura del pensiero, strumento di conoscenza e pilastro di qualsiasi società democratica. Sarà così il dialogo il protagonista delle tre giornate dedicate alla scienza e all’incontro con i giovani e i cittadini. Scienziati impegnati a parlare, ascoltare, rispondere a domande, spiegare il proprio lavoro. In altre parole: essere tra la gente.
Con il suo Parco archeologico, Neuromed aprirà uno spiraglio sulle antiche radici di questo territorio. Radici che oggi rappresentano un modo per riflettere sulla strada percorsa. E sulla stessa terra calpestata dai popoli antichi, popoli che avevano pochissimi mezzi contro le malattie, oggi sorgono strumenti che cercano risposte in grado di salvare e migliorare tante vite umane. Strumenti, tecniche, idee nuove, questo è il fulcro degli incontri con i ricercatori e delle visite nei laboratori. Senza dimenticare quei concetti di base della ricerca scientifica che, da Galileo in poi, hanno disegnato il mondo in cui viviamo. Scienza non solo come tecnica e risultati, ma come visione globale di una società che punta alla verità e al dialogo senza pregiudizi. Una sfida quanto mai attuale per il mondo moderno.
Un mondo, quindi, che spesso viene visto come distante dalla vita di tutti i giorni, ma che invece è parte fondamentale della società moderna. E per avvicinare ancora di più, per ampliare l’esperienza verso la tecnologia, quest’anno Neuromed ospiterà BAOTAZ, reduce dal successo ottenuto alla triennale di Milano. Si tratta di una installazione interattiva dedicata all’interconnessione, alla comunicazione, al “sentire” sulla propria pelle la grande rete Internet e i sentimenti che la muovono. Un modo per estendere i propri sensi, da provare su se stessi.
Come tradizione, la Notte dei Ricercatori spazierà anche verso il cielo, con telescopi a disposizione del pubblico. L’astronomia, un campo apparentemente così lontano dalla medicina, parla la stessa lingua della scienza, e parla di scoperte, di idee sbagliate, di ripensamenti e di successi.
La manifestazione è stata presentata ieri nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Centro Servizi dell’I.R.C.C.S. Neuromed. Presenti Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed, Edoardo Romoli, Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Neuromed, Emilia Belfiore, Responsabile Ufficio Ricerca e Sviluppo I.R.C.C.S. Neuromed. Ad approfondire le attività e il percorso scientifico ideato per l’edizione 2016 due ricercatrici dell’Istituto di Pozzilli: Milena Cannella e Francesca Biagioni.
In dettaglio: mercoledì 28 e giovedì 29 vedranno protagonisti gli studenti. Un piccolo passo dalle aule di scuola al laboratorio. Un aiuto verso la comprensione di come nasce un’idea scientifica, come la si mette alla prova, come diventa verità condivisa. Tutto ciò che avviene prima che quell’idea possa finire su un libro. Sarà anche l’occasione per riconoscere l’impegno diretto degli studenti che, grazie al progetto “Let’s stem”, hanno affrontato il tema delle differenze di genere nelle professioni scientifiche e tecnologiche. Promosso dalla Fondazione Neuromed, il progetto ha visto la creazione di brevi video da parte dei team scolastici.
Saranno il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, e la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, Anna Paola Sabatini, ad annunciare i vincitori, che potranno seguire un periodo di formazione presso i laboratori del Parco Tecnologico Neuromed e del Polo di Innovazione Tecnologica Cyber Brain.
Venerdì 30, poi, Neuromed aprirà le sue porte a tutti i cittadini, a partire dal pomeriggio. Anche qui, protagonisti i ricercatori e il loro incontro con la gente. Magari dagli adulti arriveranno domande più complesse, forse più pratiche rispetto a quelle degli studenti.
Infine, nella stessa giornata i rappresentanti degli I.R.C.C.S. italiani impegnati nelle neuroscienze si daranno appuntamento a Pozzilli per una tavola rotonda dal titolo “La rete I.R.C.C.S. delle neuroscienze e della riabilitazione: una piattaforma per l’Europa”. Un dialogo su temi strategici per disegnare il futuro della ricerca scientifica neurologica in Italia, con uno sguardo attento al ruolo del nostro Paese nell’Unione Europea. “Sarà una grande giornata di dibattito – ha detto Emilia Belfiore – che conferma il crescente posizionamento strategico del Neuromed in un campo così in rapido sviluppo come quello delle neuroscienze.”
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La Notte dei ricercatori Neuromed vede il Patrocinio del Parlamento Europeo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, del Ministero della Salute, della Regione Molise, della Provincia di Isernia e del Comune di Pozzilli.
“Il progresso della civiltà ha bisogno di cultura – ha affermato Mario Pietracupa, Presidente della Fondazione Neuromed, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento – e per cultura intendiamo sia la scienza che la letteratura, l’archeologia, l’arte, insomma una visione complessiva. I nostri rappresentano ‘i nuovi ricercatori’, atipici rispetto al passato. Sono attenti al mondo, sono aperti verso i malati e verso la gente.”
“Questa è un’iniziativa straordinaria – ha detto Edoardo Romoli, Direttore Sanitario I.R.C.C.S. Neuromed – che conferma il nostro ruolo come Centro di eccellenza per la stretta integrazione tra ricerca clinica e didattica. Un concetto ormai diffuso è quello ‘si viene curati meglio dove si fa ricerca’ ma con la Notte dei Ricercatori andiamo oltre perché entriamo nel rapporto anche con l’etica della scienza.”