Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Sergio Sassani E Antonio Venditti
C’Era Anche gambatesaweb
Si decide a volte di passare un pomeriggio diverso dalla solita routine; nulla di male dunque se si accetta per una volta l’invito di trasferirsi nella vicina Riccia per assistere alla festa dell’uva, quest’anno giunta all’ottantacinquesima edizione. L’occasione mi viene proposta come ogni anno da mia sorella Giacinta ed io, forse perché non avevo altro da fare, accetto di buon grado.
Verso le tre pomeridiane di una domenica ugiosa, mi unisco al resto della famiglia e partiamo. Dopo una mezz’oretta arriviamo là dove saremmo rimasti fino a sera per assistere alla festa: di seguito “Base Sassani”. La casa, al centro della cittadina, appartiene al compagno di mia sorella; da quella posizione si può assistere alla sfilata che però questa volta aveva in sé delle incertezze, date dalla situazione meteo che minacciava pioggia. Come Dio ha voluto, siamo stati fortunati e poco dopo le cinque, ecco che s’inizia a vedere qualcosa per via salemme.
Aprono la sfilata gli sbandieratori, provenienti da Torremaggiore.
A seguire, il gruppo folcloristico di Circello,
poi quello di San Polo Matese
seguito da chi veniva appositamente da Miranda
e per chiudere, il gruppo ospite: quello di Riccia.
Prima di vedere i carri però, non poteva mancare il gruppo che noi abbiamo definito “del pifferaio”, atteso che fra questi suonatori, spiccasse la presenza di un piffero solista che se l’è cavata davvero bene!
Come in ogni festa che si rispetti, non poteva mancare la presenza degli organizzatori che disponevano del loro carro.
Entrando nel vivo della sfilata, ecco il carro della Contrada Acciarelli, a detta di chi ha poi vista la premiazione, il carro vincente. In quel frangente, mi sono sentito salutare dal mio amico Romano, il quale, addetto alla sicurezza, non mi ha potuto concedere l’onore di bere un bicchiere con me.
Sì, perché la particolarità di questa manifestazione, consiste nel fatto che i carristi fraternizzino con la folla, offrendo loro cibo e bevande a volontà.
Stessa cosa accade per le case disponibili, per cui capita che la gente ed in qualche caso i carristi stessi si fermino a gustare ciò che la casa propone.
Base Sassani non è stata da meno, per cui, oltre agli amici invitati, un gran numero di persone ha visitato il posto e la tavola ben imbandita da mia sorella e famiglia.
La manifestazione andava avanti, ma purtroppo ciò che si voleva esorcizzare è inesorabilmente accaduto.
E’ iniziato a piovere copiosamente, per cui i carri che normalmente passano e restano quasi fermi per una buona mezz’ora fra canti e balli sempre più immersi fra le braccia di Bacco, questa volta hanno dovuto sfilare in maniera veloce per raggiungere il luogo dove la sera avrebbero patito il giudizio e la relativa premiazione.
Noi nel frattempo eravamo ben acquartierati presso Base Sassani e non ci curavamo tanto della pioggia, quanto del fiume… di birra e di vino che stavamo implacabilmente ingurgitando.
Il vino, di varia provenienza, era buono e scendeva giù che era un piacere.
Non da meno è stata la birra: L’altro pomeriggio ne abbiamo consumati venti litri!
Questo carro aveva pensato di correre ai ripari e per noi è stato impossibile identificarne la provenienza.
Ovviamente ciò non valeva per tutti!
Fra gli altri, c’è stato anche chi ha voluto mostrare la triste attualità, presentando un lavoro dedicato a quanto accaduto in Francia recentemente.
Non poteva mancare poi il carro di Antonello Moffa e dei Luridos in generale, con la loro comicità, leggera e sempre simpatica.
Un altro carro si è presentato a noi, ormai visibilmente in pelle,
prima che chiudesse la sfilata un lavoro che ha parecchio anche di gambatesano!
Alle sèi e mezza dunque si è chiusa la sfilata sotto la pioggia, maltempo che però non ha fatto paura alla moltitudine che, fedele a Bacco ed i suoi angeli, si muoveva fra le strade di Riccia come se nulla stesse accadendo.
Per chiudere, avrai notato che ho volutamente evitato di parlare di politici, premi e quant’altro non serve a dimostrare che una manifestazione, nonostante le difficoltà oggettive imposte dal cattivo tempo, è riuscita in tutti i sensi, ciò, grazie al lavoro dei cittadini, unici e veri protagonisti, sempre e comunque.
Andrà meglio l’anno prossimo!