Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
Adesso Dico La Mia
In tanti in questi giorni hanno detto di tutto di più sull’ennesima “disgrazia” che questa volta ha colpiti il reatino e l’ascolano con una significativa escursione in Umbria e nel maceratese, mietendo il numero di morti in cronaca, solo perché la concentrazione di umani, da quelle parti, è bassa come in tutti i piccoli centri che si rispettino. Da Renzi ad altra feccia raccolta dai miei collaboratori, (ad esempio: Abbassare la magnitudo dei terremoti per non risarcire? E’ solo l’ultima bufala di internet. Commento di Mario: “Cambia poco: Visto che tanto lo stato quanto gli enti locali non possiedono niente di loro, alla fine paghiamo sempre noi”!), su quest’inutile sito si è detto di tutto, tralasciando però la cosa che andrò a criticare oggi, atteso che sia pur non terremotato, io sia stato sfollato due volte e quindi posso dire la mia in merito senza vanti.
Già dal terremoto del Friuli, poi da quello che ha distrutta l’Irpinia a nostre odierne spese, fino ad arrivare a quanto accaduto all’Aquila, passando per il piagnisdèo di San Giuliano di Puglia, cosa ancora attuale, ascoltando i discorsi dei cosiddetti Esperti, ho sinteticamente notato che l’italiano d’ogni risma pretende la botte piena e la moglie ubriaca; in sostanza, si vorrebbe ambire a mantenere in vita i centri storici così come sono stati costruiti, (ovviamente senza la relativa e periodica manutenzione, cosa che accade anche a Gambatesa), pensando che poi questi borghi così “belli” abbiano il dovere di non cadere, procurando la distruzione che tira con sé il numero di morti che più gli aggrada. Mi sono riferito al borgo nel quale vivo perché mi è capitato di dovermi ricostruire casa nel centro storico, facendolo per altro a mie spese e senza l’aiuto di nessuno, anzi, con il dover scendere a compromessi con quello Stato che ora si erge a difensore di chi sta soffrendo oggi per il recente terremoto, per cui, pur di accelerare i tempi della ricostruzione della casa dei miei genitori, ho dovuto pagare di tasca mia e senza l’aiuto di un qualsiasi 455. Mi è stato imposto di costruire con tutti i criteri antisismici che la burocrazia italiana impone ed io ho eseguito, quasi svenandomi; peccato che l’abitazione in questione sia nata e tutt’oggi è sita fra case costruite una addosso all’altra, generalmente abbandonate ed in qualche caso pericolanti, sotto un palazzo alto diverse decine di metri, struttura che non riceve manutenzione dai proprietari da decenni.
Io credo che la Madonna della Vittoria ci ha protetti e ci protegge, avendoci data come base per la costruzione di buona parte del paesello una distesa di tufo; per questo, fino ad oggi non è caduto niente. Se però la Madonna e con lei anche San Bartolomeo dovessero decidere di non volerci più proteggere, magari facendocelo sapere con un bel terremoto, mi chiedo e ti chiedo: sarebbe possibile ritrovare qualche briciola della casa ricostruita con i più moderni sistemi antisismici, sotto un palazzo delle proporzioni di quello che si erge maestoso sull’abitazione in questione, struttura che collasserebbe senza tanti complimenti?
Per chiudere dunque, constatato che già si cercano i capri espiatori di colpe di un sistema incancrenito e corrotto, satanassi che poi verranno regolarmente condannati senza dover scontare pena alcuna, (vedi San Giuliano di Puglia duemiladue), auspico che gli Esperti Opinionisti che si affannano a consigliare a chi si è rotti gli zebedèi di sentire per forza da ogni dove tali non richiesti consigli, magari per trarne legittimo vantaggio su qualche fesso che ancora crede alle loro chiacchiere da esperti, la smettano di essere responsabili con le loro “esperienze” della sempre verde epidemia di elefantiasi dello scroto che inesorabilmente colpisce chi ha chiaro che la natura, di quelle chiacchiere e di argomentazioni simili, se ne frega bellamente, operando secondo schemi duri da far comprendere a chi, se solo tornasse all’antico e costruisse in modo più moderno, forse a quest’ora sarebbe meno responsabile di tragedie come quella odierna, disgrazie sulle quali questi Esperti campano, mentre i disgraziati a loro volta muoiono.