Di Vittorio Venditti
(Audio), Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Vittorio Venditti
Così Se La Può Prendere Solo Con Me!
La gallina non è un animale intelligente. Lo si capisce, aggiungo io: Da come frega la geeeeeeeeente! E’ questa la sintesi di quant’è accaduto a donato Codianni e Salvatore Di Maria che si sono fidati della parola di una gallina-viccia, in italiano tacchina. I fatti:
Ricorderai che lo scorso anno per tener pulita Gambatesa a ferragosto, si fece ricorso ad ECOALBA che chiese al buon Totore di lavorare anche la domenica, con tutti gli annessi e connessi derivanti dal mobbing di Chupa che evito di riproporti anche in link, tanto è il basso livello da raggiungere. Quest’anno, “quella”, volendo modificare la resa del lavoro prestato da chi è a lei inviso, ha ritenuto di acquistare i famosi voucher, tanto disprezzati dalla C G I L che ha pensato di chiederne l’abolizione via referendum. E’ successo che i miei amici hanno voluto collaborare ed al termine del programma previsto, dieci ore per Totore e quattro per Donato, i Nostri abbiano chiesto lumi su come operare, atteso che si stesse vivendo in prossimità di ferragosto. Quella, con aria affabile, ha rassicurati gli spazzini: “Se fate ore in più, segnalatele ai vigili urbani in maniera da regolare i conti al termine dell’emergenza”, dove per emergenza si è inteso l’aumento della popolazione, dovuto ai vacanzieri nel frattempo sopraggiunti ed ora tornati ai luoghi di residenza. I lavoratori di cui tratto, un po’ per collaborazione, un po’ perché si sono fidati di chi già li stava da tempo fregando, hanno accettata la proposta senza ribattere. A lavoro concluso, dovendo esigere il dovuto, Donato si è trovato di fronte un biglietto che gli pagava due delle quattro ore, mentre Totore, più ribelle e quindi da punire, ha ricevute dieci delle diciotto ore lavorate.
Caporalato?
Salvatore, vista l’antifona, ha incontrata, (senza di me), “quella” per chiedere conto del disguido, atteso che sia Rosario Conte, sia i vigili urbani, della cosa potessero sapere esclusivamente quanto riguarda il loro ufficio. Stando al racconto di Totore, la tacchina che si crede leonessa, dopo una breve discussione senza arte ne parte, ha concluso, proponendo al mio amico di dare soldi a quest’ultimo di tasca sua, cosa ovviamente rifiutata dallo spazzino fregato, visto che questo ha ribadito di accettare il compenso pattuito, esclusivamente secondo quanto previsto dalle Leggi vigenti.
Ne Totore, Ne Donato hanno ricevuto più nulla di ciò che spetta loro.
La fame è così grossa?
Andando ad analizzare la perdita di danaro patita dai miei amici, va detto che un voucher vale dieci euro, e rende in contanti sette euro e cinquanta; ne deduco che se Totore ha perso ottanta/sessanta euro, a Donato, l’ammanco complessivo è stato di venti/quindici euro. Il “Risparmio” che lascio al tuo giudizio, è stato complessivamente di cento/settantacinque euro.
Come classificare tale comportamento?
Da dire che Totore, dopo aver rifiutati i soldi proposti come alternativa di rimborso, si è sentito dire: “Sì, tanto adesso lo so come andrà a finire”, Considerando che il mio amico avrebbe data la stura a quanto stai leggendo.
E… La canzone posta in testa a questa farneticazione?
Io considero che chi fa politica, pure se la cosa è a legittimi e personali fini, debba essere in grado di prevedere che non è ne bello, ne necessario, arrivare a simili bassezze di risparmio, neppure se ciò fa parte del progetto di allontanare chi non lo si vuol più vedere per liberare posti per i propri leccapiedi. Chi è stata, (purtroppo anche da me), eletta per governare Gambatesa, vive in un mondo tutto suo, ambiente talmente piccolo ed inutile che più che creare beneficio a chi vi alberga, visto dal mondo reale, impone sotto l’incoscienza della stupidità dei soggetti incriminati, a questi poveracci solo fastidio. Se ne sta accorgendo anche il popolino, atteso che ieri alle dodici, tolti i partecipanti al concorso sui “balconi fioriti”, opportunamente convocati per far numero, nessuno ha presenziato a tal premiazione perché in tanti erano in attesa dell’estrazione dei biglietti vincenti di cui alla farneticazione precedente. In merito, va detto che durante la chiamata a raccolta dei pochi che davano retta a Luca D’Alessandro e compagni, quest’ultimo, visto me in attesa di annunciare il risultato dell’estrazione di cui sopra con il mio megafono, mi ha chiesto: “Me lo presti?”, ricevendo da me il diniego di chi, cacciato da loro, non può far altro che ripagarli con la stessa moneta, alla quale vanno aggiunti futuri interessi. Totore ha ovviamente vissuta la scenetta e mi ha riferito che al mio “No”, la scema ha dato il meglio di sé, mettendosi a ridere, come una scema per l’appunto, seguita da chi mi aveva chiesto il “prestito”, non so se per livello d’intelligenza equiparata a chi lo governa o per effettiva capacità d’intelletto personale.
A chiudere: oggi stesso, andrò ad onorare quanto dovuto per due contratti da me firmati l’altro ieri, del valore complessivo di quarantatremila euro, atti messi nero su bianco con la fiducia accordatami da chi solo oggi, ripeto, riceverà i relativi assegni a conguaglio; Al municipio di gambatesa, oggi governa una che ha mostrata al mondo la faccia di chi ha rubato con l’inganno cento/settantacinque euro. Lascio al tuo giudizio la foto posta in testa a questo mio scritto, pregandoti di riflettere e considerare a tempo perso se sto maltrattando in maniera leggera, (potrei dare di più, parafrasando Morandi, Ruggeri e Tozzi), una “caporala” di pessima qualità o una che muore di fame e che per non darlo a vedere cerca di mostrare ciò che lei ritiene di aver fatto per il borgo in questi due anni, credendoci solo lei e chi l’aiuta.
Sai come andrà a finire, sapendo di questa farneticazione: SEI DAVVERO LIMITATA!!!